A partire dal 15 ottobre, venerdì, il green pass diverrà obbligatorio per i lavoratori, pubblici e privati. I non vaccinati, dunque, dovranno organizzarsi per poter continuare a lavorare. Per ottenere la certificazione verde, senza vaccinarsi, dovranno sottoporsi ogni tre giorni a un tampone (la validità è di 48 ore). Il timore è che il Paese non riesca a far fronte a una crescita esponenziale di tamponi a partire dal 15 ottobre. Non solo, le preoccupazioni riguardano anche un possibile collasso in alcuni settori, privati da un giorno all’altro di una fetta di personale (chi sarà senza green pass non potrà prendere servizio).
Solo nell’Asl 1 imperiese, ad esempio, sono circa 40 i sanitari (medici, OSS, infermieri, per i quali vige l’obbligo vaccinale) No Vax che stanno regolarmente lavorando (in “attesa” della sospensione). Come verranno sostituiti nel caso in cui decidano di non munirsi di green pass? Il rischio è che si arrivi, come in altre zone d’Italia, alla chiusura di ambulatori o di altri servizi.
Imperia: green pass obbligatorio dal 15 ottobre, in provincia sono 344 gli operatori sanitari “no vax”
In totale, ad oggi, nel settore sanitario, in provincia di Imperia, sono 1.562 le lettere inviate dall’Asl agli operatori sanitari del settore pubblico e privato non vaccinati per invitarli a vaccinarsi, come da obbligo stabilito dal Governo.
437 operatori hanno deciso di vaccinarsi, già con doppia dose, trasmettendo la relativa documentazione all’azienda sanitaria. 178 sono invece in attesa di “regolarizzazione”, ovvero hanno trasmesso all’Asl i documenti che attestano l’avvenuta somministrazione della prima dose o la prenotazione.
Sono invece 344 gli operatori che, nonostante abbiano ricevuto la comunicazione dall’Asl, hanno rifiutato di vaccinarsi, senza presentare richiesta di esonero.
Ad oggi l’Asl ha avviato 225 accertamenti per la mancata vaccinazione nei confronti di altrettanti operatori sanitari, pubblici e privati.
Di fatto, dunque, ad oggi, sono oltre un centinaio i lavoratori del settore sanitario non vaccinati che stanno regolarmente lavorando. Cosa accadrà il 15 ottobre? In quanti si muniranno del green pass con tampone? E i restanti? Riuscirà il sistema sanitario a locale a far fronte all’eventuale assenza?
Per quel che concerne la sola Asl, le sospensioni (nel settore privato è il soggetto datore di lavoro a provvedere agli eventuali provvedimenti disciplinari), sono al momento 22, mentre sono 40, come detto, gli operatori sanitari non vaccinati che continuano regolarmente a lavorare.
Discorso ulteriormente diverso per gli impiegati Asl del settore amministrativo. Dal 15 ottobre, se non in possesso di green pass, verranno considerati come assenti ingiustificati, con relativa segnalazione al Prefetto.