Questa mattina al Palasalute di Imperia sciopero di alcuni dipendenti come forma di protesta contro l’introduzione dell’obbligo di green pass a partire da oggi, 15 ottobre, sul posto di lavoro. Tra gli scioperanti anche Annarosa Rossetto, 56 anni, logopedista.
Imperia: Palasalute, sciopero contro green pass obbligatorio. Parla logopedista
“Oggi sciopero – spiega Annalisa Rossetto – Ho avuto il Covid a marzo e quindi ho sviluppato una normale immunizzazione naturale e, per questo, ai primi di settembre ho ricevuto dal servizio di Igiene Pubblica una comunicazione di assolvimento dell’obbligo vaccinale fino a 12 mesi dalla guarigione.
Ai colleghi vaccinati, pochi mesi fa, il green pass è stato allungato a 12 mesi proprio mentre in Israele si parlava di terza dose perché i vaccinati da più di 6 mesi stavano ammalandosi di nuovo. Una decisione scientificamente ridicola e pericolosa dal punto di vista sanitario per gli stessi operatori e per i pazienti.
Il G.P. dei guariti, i soggetti probabilmente immunizzati più validamente, invece è rimasto fermo a 6 mesi.
Così sono ufficialmente riconosciuta ‘sicura’ per me e per i miei pazienti ma da oggi, non avendo il Green Pass perché sono passati più di 6 mesi dalla mia malattia, non posso lavorare senza fare tamponi ogni 48 ore perché la politica si è inventata uno strumento vessatorio privo di basi scientifiche.
Chiedo alla comunità scientifica di alzare la voce contro un provvedimento che di scientifico non ha nulla, che impedisce a persone sane di lavorare come hanno fatto in questi ultimi mesi, che ricatta studenti e lavoratori per ottenere il cedimento di chi è dubbioso o spaventato o contrario in coscienza a questi vaccini (a torto o a ragione ai fini morali di un ricatto conta poco), che discrimina tra chi ha entrate garantite come pensionati o fruitori di reddito di cittadinanza e chi deve andare al lavoro per vivere dignitosamente, che, come succede nei regimi dittatoriali, mette i cittadini a controllare i loro colleghi o sottoposti, che aumenta la divisione e le tensioni sociali.
La campagna di vaccinazioni ha superato ľ80% della popolazione vaccinabile e il 90% dei soggetti più a rischio: abbiamo un obiettivo o si mira ad un impossibile 100% per tenere i cittadini sotto un controllo perenne?”.