13 Novembre 2024 10:24

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13 Novembre 2024 10:24

Diano Marina: venerdì 22 ottobre momento di adorazione eucaristica in vista della Giornata Missionaria Mondiale

In breve: "Testimoni e profeti", questo il tema scelto quest’anno per celebrare con rinnovata gioia la Giornata Missionaria Mondiale domenica 24 Ottobre.

“Testimoni e profeti”, questo il tema scelto quest’anno per celebrare con rinnovata gioia la Giornata Missionaria Mondiale domenica 24 Ottobre.

In preparazione alla giornata, venerdì 22 ottobre alle ore 21, presso la chiesa parrocchiale di Diano Marina, si svolgerà un momento di adorazione eucaristica guidata dal vescovo Guglielmo e aperta a tutta la diocesi.

Diano Marina: venerdì 22 ottobre momento di adorazione eucaristica in vista della Giornata Missionaria Mondiale

“Costantemente questo appuntamento vuole alimentare la fraternità universale della Chiesa ossia la comunione con tutte le Comunità Cristiane sparse nel mondo, oltre all’impegno di solidarietà con le Chiese di più recente formazione, con quelle che vivono nei paesi più poveri e con quelle che soffrono persecuzione.

E’ altresi’ conveniente ricordare che tutto il mese di ottobre vanta di questo carattere speciale e deve diventare l’occasione per aiutare le nostre comunità cristiane e i tutti i credenti ad alimentare la propria “missione” nella Chiesa e nel mondo. E’ lo stesso Papa Francesco che richiama fortemente questo essere irripetibile che interessa tutti i battezzati.

Parteciperemo dunque a questo evento non solo sensibilizzando i nostri fedeli durante l’omelia dell’Eucarestia domenicale e con la tradizionale colletta, ma anche con un momento di ADORAZIONE EUCARISTICA guidata dal nostro vescovo Guglielmo e aperta a tutta la diocesi VENERDI’ 22 OTTOBRE ALLE ORE 21,00 PRESSO LA PARROCCHIA DI DIANO MARINA.

Ci lasceremo guidare da alcune meditazioni tratte dalla vita del Beato Charles de Foucauld. Monaco trappista di origine francese vissuto tra il 1858 e il 1916 visse gran parte della sua esistenza nel deserto del Sahara, ai confini con il Marocco, qui iniziò una vita conforme allo “stile di Nazaret”, basata sulla preghiera, sul silenzio, sul lavoro manuale e l’assistenza ai poveri. A Béni Abbès fondò un romitorio, dove accolse i poveri della regione e studiò, per agevolare il lavoro dei futuri missionari, la lingua dei Tuareg.

Si impegnò, inoltre, nella difesa delle popolazioni locali dagli assalti dei predoni. Nel 1916 costruì, intorno all’eremo di Tamanrasset, un fortino per proteggere la popolazione dai predoni. Nello stesso anno, il 1º dicembre, proprio durante un loro assalto, perse la vita il 13 novembre 2005 è stato proclamato beato da papa Benedetto XVI. Sulle sue orme condivideremo insieme la gioia di essere un’unica famiglia missionaria incamminata verso un futuro di fiducia segnato sempre piu’ da questa Presenza Pasquale Trinitaria che rinnova ogni cosa”.

C.S.

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