E’ stato il salone delle feste del Castello dei Clavesana di Rezzo a ospitare il convegno “Le Vie del Sale tra Provenza, Liguria e Piemonte”, che ha visto la partecipazione di importanti relatori e amministratori delle province di Imperia, Cuneo e Nizza. L’iniziativa è stata del sindaco di Rezzo, Renato Adorno, che ha voluto riportare l’attenzione sulla necessità di promuovere il territorio, riscoprendo i percorsi dell’antica Via del Sale.
Allo stesso tavolo amministratori liguri, piemontesi e francesi
Il convegno è stato organizzato dal Comune di Rezzo, in collaborazione con la Commissione Cultura, con il patrocinio dell’Ente Parco Naturale Regionale delle Alpi Liguri e delle Regioni Liguria e Piemonte. Fra i relatori, Laurence Navalesi, assessore alle Politiche Transfrontaliere di Nizza, Andrea Zanini, docente di Storia Economica dell’Università di Genova, la Emidia Lantrua, esperta conoscitrice della collezione di riproduzioni cartografiche esposte nel Comune di Mendatica, lo storico Giampiero Laiolo e Rinaldo Adorno, laureato in Scienze del Turismo.
Presenti, fra gli altri, il vicepresidente della Regione Alessandro Piana, gli assessori regionali al Turismo, Gianni Berrino e all’Urbanistica, Marco Scajola, numerosi sindaci del territorio, fra cui quello di Imperia, Claudio Scajola e l’europarlamentare Marco Campomenosi.
Poste le basi per un gruppo di lavoro fra Enti, volto alla promozione del territorio, per incrementare il turismo lungo l’antica Via del Sale
Nel corso del convegno, si sono poste le basi per la nascita di un gruppo di lavoro fra Enti, al fine di mettere in atto azioni concrete di promozione territoriale.
Spiega il sindaco di Rezzo, Renato Adorno: “L’obbiettivo di un amministratore è quello di progettare e guardare al futuro, perché non è possibile non avere visione del domani. In questi anni Rezzo è passato alle cronache per tanti brutti quarti d’ora, ma abbiamo tantissime belle cose da far vedere e vogliamo assolutamente recuperare tutto il nostro territorio e le nostre bellezze. Oggi penso sia stata posta la pietra miliare in questo senso”.
Sottolinea il vicepresidente della Regione e assessore alle Politiche agricole Alessandro Piana: “Attraverso i bandi europei si possono intercettare finanziamenti cospicui e unire più territori. Inoltre come Regione abbiamo la possibilità di finanziare opere per il recupero di antichi percorsi dell’entroterra, un tempo usati per lo scambio di merci e che oggi possono essere sfruttati a fini turistici, con la speranza che, una volta affidati per la manutenzione a soggetti pubblici o privati, nascano intono a questi sentieri una serie di strutture ricettive, che possano garantire un certo sviluppo occupazionale e magari convincano i giovani a investire nell’entroterra”.
L’assessore regionale al Turismo Gianni Berrino dice: “La Via del Sale e i sentieri dell’entroterra rappresentano il motivo per cui i paesi siano stati costruiti in determinati modi e si possono raggiungere a piedi o in bicicletta, agevolmente, creando attrattività anche attrattiva per i turisti stranieri. Si possono percorre infatti valli bellissime, con vestigia storiche molto importanti e scoprire paesi molto belli, che sono rimasti assolutamente autentici, rispetto al passato”.
Marco Scajola annuncia nuovi finanziamenti ai Comuni, per la riqualificazione urbana
Sottolinea l’assessore regionale all’Urbanistica Marco Scajola: “Lo sviluppo passa e deve passare attraverso l’entroterra, realtà straordinaria, tipica della Liguria e soprattutto qui a Ponente bisogna lavorare in questa direzione. Presto inizieremo in Commissione l’iter per il nuovo Piano territoriale regionale, che serve a dare sviluppo all’entroterra, attraverso collegamenti e infrastrutture, ma con la tutela del paesaggio. Bisogna dare opportunità, però, a chi vuole vivere nell’entroterra e a coloro che vogliono venire per turismo. La prossima settimana finanzieremo i primi Comuni, moltissimi dell’entroterra, nell’ottica della riqualificazione urbana e ci auguriamo che abbelliscano ulteriormente i nostri paesi e li rendano più vivibili e più appetibili, ponendoli in stretto collegamento con la costa”.
Rinaldo Adorno: “Fare sinergia per creare un sistema unico e funzionale e ridare opportunità ai piccoli borghi”
Spiega Rinaldo Adorno, laureato in Scienze del Turismo con una tesi incentrata proprio sulla Via del Sale: “Dobbiamo riscoprire le vie del sale sotto un’0altra chiave, che è quella turistica e quindi utilizzare queste vie per generare un volano turistico e dare una nuova opportunità ai quei paesi che sono stati emarginati, in quanto le vie importanti oggi passano nelle grandi città e non più nei piccoli borghi. E’ importante creare tantissime sinergie sia tra piccoli comuni, ma anche tra province diverse, regioni diverse e tra nazioni diverse, perché l’unione fa la forza e noi liguri, che siamo ricchi di piccoli borghi dobbiamo riuscire a stringere tante sinergie, per creare un sistema unico e funzionale“.