24 Dicembre 2024 14:06

24 Dicembre 2024 14:06

Imperia: il Comune non concede magazzino e dopo anni si interrompe progetto AIFO nelle scuole. “Iniziativa di notevole valenza sociale e ambientale. Grande rammarico”/Il caso

In breve: Progetto avviato nel 2006. Raccolti e riciclati quintali di alluminio

A.I.FO. Imperia e l’Associazione “Garabombo l’Invisibile”, Botteghe del Commercio Equo e Solidale, con grandissimo rammarico, comunicano l’interruzione di un progetto nel quale hanno creduto molto: la raccolta dell’alluminio a scopo educativo, ambientale e umanitario realizzato nei tre Istituti Superiori del Polo Tecnologico Imperiese ininterrottamente dal 2006.

Progetto avviato nel 2006. Raccolti e riciclati quintali di alluminio

Spiega Susanna Bernoldi, responsabile A.I.FO. di Imperia: “E’ un progetto nazionale ideato dal CIAL, Consorzio Italiano Alluminio, sospeso solo per il Covid e realizzato grazie anche alla collaborazione della dirigenza, di molti docenti e soprattutto del personale ATA. Il progetto ha avuto una forte valenza educativa attraverso gli incontri di presentazione sul tema riciclo ed ambiente organizzati ogni anno nelle prime classi del Polo ed una forte valenza ecologico-ambientale attraverso il recupero e il riciclo di quintali di alluminio, nonché una altrettanto significativa valenza sociale, in quanto il ricavato della raccolta corrisposto dal CIAL è sempre stato destinato a progetti A.I.FO. di riabilitazione su base comunitaria per persone con disabilità, dapprima in Pakistan e successivamente in Mongolia”.

L’interruzione è dovuta al venir meno di un magazzino nel quale stoccare l’alluminio raccolto, concesso a titolo gratuito dal Comune

“Follereau ha sempre creduto tantissimo nei giovani e noi di AIFO Imperia, che dal 1990 svolgiamo attività formative ed educative nelle Scuole di ogni ordine e grado, crediamo fortemente nell’importanza di rendere i ragazzi uomini e donne coscienti e consapevoli di ogni loro scelta e quindi anche ConsumAttori responsabili, protagonisti di piccoli gesti che hanno però una valenza universale nella difesa del pianeta. Ma, elemento indispensabile del progetto è sempre stato uno spazio ove poter stoccare per 2-3 anni i sacchi di alluminio raccolti nelle scuole e ritirati dai volontari. Nei primi anni il progetto è stato possibile grazie all’accoglienza, in alcuni suoi locali, da parte del Centro Sociale La Talpa e l’Orologio; in seguito, il materiale è stato raccolto in un capannone messo a disposizione dal Comune”.

“Da un anno, però, dovendo essere sgomberato questo spazio, si era alla ricerca di un altro adatto. Abbiamo sperato a lungo che l’Amministrazione potesse reperirne un altro idoneo, chiaramente a titolo gratuito, in quanto riteniamo il progetto un servizio alla comunità. Purtroppo, non è stato possibile. Ringraziamo tutti coloro che hanno camminato al nostro fianco: Cial, Centro Sociale, Comune, Dirigenti e personale Ata del Polo Tecnologico Imperiese e, naturalmente, tutti i giovani che hanno partecipato al progetto. Possiamo sperare che possa essere reperito uno spazio e si possa riprendere questa piccola-grande attività educativa e ambientale”. 

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