Il Castello dei Doria di Dolceacqua ha ospitato la presentazione di “Lucrezia”, il passito di Cantine Maixei. Una novità nel già ricco e prestigioso panorama vinicolo della cantina di Florcoop, che si lega a filo doppio alla tradizione.
Sottolinea il sindaco di Dolceacqua Fulvio Gazzola: “Questa tipologia di vino rappresenta una novità e una piacevolissima sorpresa per il nostro territorio. E’ un vino molto buono. A livello turistico e promozionale, tutto questo aiuta moltissimo il territorio. Il turismo si è evoluto anche grazie al prodotto tipico e il Rossese, il vermentino e il Pigato aiutano a far crescere questo territorio. Lucrezia è il nome della ragazza legata alla leggenda dello jus primae noctis e alla michetta che è il nostro dolce tipico e sono stati fantastici a dare questo nome a un vino forte e irriducibile proprio come la giovane che non si concesse al signorotto del paese”.
L’evoluzione di Florcoop, dai fiori all’olio e al vino, per scommettere sul territorio
Spiega il presidente di Florcoop Gianfranco Croese: “Florcoop nasce storicamente come cooperativa dei fiori, che è l’attività principale, ma negli anni, a seguito della fusione con cooperative dell’agroalimentare, sta sviluppando quest’area. Con la fusione con Riviera dei Fiori e Frantoio Sociele Dol.Va.Pre, ha creato queste due nuove attività legate all’olio e al vino. Oggi presentiamo “Lucrezia”, che deve essere considerata un’ulteriore eccellenza, da proporre a chi viene a visitare il nostro territorio. Speriamo di far sì che, attraverso la coltivazione di terreni del luogo, si possa portare qualche giovane a svolgere questo lavoro. Florcoop ha circa cento dipendenti e sul settore agroalimentare stiamo facendo un grande lavoro e cerchiamo anche terre da coltivare, puntando a migliorare le nostre produzioni e puntando sui giovani“.
L’enologo Fabio Corradi sottolinea: “Lucrezia è un vino ottenuto da uve passite e non ha una denominazione. Le uve sono Vermentino, Pigato e un goccio di Moscatello di Taggia. Volevamo fare un vino molto bevibile, da abbinare con la michetta di Dolcecaqua, con i formaggi e con il foi gras, che fosse appunto fresco e bevibile. Abbiamo cercato questa soluzione e speriamo di averla trovata. Lucrezia nasce dalla volontà di legarci ancora di più a Dolceacqua, con la leggenda di questa ragazza che non volle cedere alla regola dello jus primae noctis e per questo si lasciò morire. L’etichetta è di Francesco Musante, che è un pittore genovese importante“.