Sarebbero di natura dolosa, e non accidentale, gli incendi che hanno distrutto, a distanza di pochi mesi due auto parcheggiate in via Cristoforo Colombo a San Bartolomeo al Mare. Il primo episodio il 26 agosto (un Suv della Mercedes), il secondo ieri, 27 ottobre (una Bmw).
A denunciarlo al nostro giornale i proprietari delle due auto, Massimo Piarulli, forte anche di due perizie, una della Mercedes e una dell’assicurazione, e Erika Bertoli. Entrambi, in particolare, raccontano di continui atti vandalici negli ultimi mesi lungo tutta la via e invitano le forze dell’ordine ad indagare.
San Bartolomeo al Mare: la storia di Massimo ed Erika, proprietari delle due auto incendiate in via Colombo in due mesi
Erika Bertoli
“Lavoro in un centro estetico di San Bartolomeo al Mare, in via Colombo. Ieri stavo lavorando quando, alle 13.47, ho ricevuto una chiamata da un conoscente che mi ha detto allarmato: ‘La tua auto sta bruciando’. Così mi sono precipitata a vedere, incredula, e mi sono trovata davanti tre metri di fiamme. Mi sembrava un incubo, la mia macchina si stava disintegrando.
In 10 minuti sono arrivati sul posto i Vigili del Fuoco che hanno spento il rogo. Hanno poi avviato gli accertamenti per stabilire le cause e riceverò a giorni la relazione.
Che si tratti di un incidente mi sembra impossibile, dato che l’auto (una BMW) è del 2018. L’ho comprata l’anno scorso in concessionaria, con pochissimi chilometri, e non ha mai avuto problemi. Inoltre, ieri l’avevo parcheggiata alle 10, prima di iniziare il turno, quindi quando ha preso fuoco il motore era spento da ore.
Non può essere una casualità, poi, che esattamente due mesi fa ha preso fuoco un’altra auto esattamente nello stesso posto. Del rogo ce ne siamo accorti noi del centro estetico e l’abbiamo iniziato a spegnere con i nostri idranti.
Oggi sono andata alla mia assicurazione e domani arriverà il perito per avviare le indagini. Per me è stato davvero un brutto colpo, dato che avevo comprato quest’auto dopo che ho finito gli studi all’accademia e ho iniziato a lavorare a tempo pieno. Era stato il mio traguardo.
Via Colombo è da tempo oggetto di atti vandalici, dalle pietre contro le tapparelle, ai citofoni distrutti, alle righe sulle carrozzerie delle auto, ma ancora non c’è un responsabile. Per questo lancio anche un appello a tutti: chiunque avesse visto qualcosa è pregato di rivolgersi alle forze dell’ordine”.
Massimo Piarulli
“Lo scorso 26 agosto, la mia auto, una Mercedes nuova, comprata da appena tre mesi, è andata a fuoco mentre era parcheggiata in via Colombo – racconta Massimo Piarulli a ImperiaPost – in quell’occasione i Carabinieri, sulla base di quanto stabilito dai Vigili del Fuoco, avevano dichiarato che la causa era da ritenersi un guasto elettrico dell’autovettura.
Dopo l’episodio ho ricoverato il mezzo presso la concessionaria di Albenga e, da Roma, sono giunti i periti della Mercedes che hanno stabilito che l’auto non aveva nessun difetto, ma era stata incendiata. Dopodichè, ho portato l’auto a Varese, dove risiedo, e ho dato l’incarico al perito della mia assicurazione di effettuare altre verifiche. È arrivata quindi la seconda perizia che certifica un’altra volta che la macchina non aveva avuto guasti, ma che era stato appiccato l’incendio dall’esterno.
Io, fortunatamente, ero coperto dall’assicurazione per atti vandalici e, attualmente, sta procedendo la riparazione per danno colposo, ma la riconsegneranno a gennaio.
Tre settimane fa, quando ho avuto la conferma definitiva, ho chiamato i Carabinieri di Diano Marina avvisandoli di quanto dichiarato dai periti, e loro hanno preso atto.
Quando ho letto, però, nella giornata di ieri, la notizia di un’altra auto che ha preso fuoco nello stesso punto, a due mesi e un giorno di distanza, ho deciso di riattivarmi. Ieri ho chiamato nuovamente l’Arma di Diano e ho chiesto un appuntamento telefonico con il Maresciallo. Non è una coincidenza, c’è qualcuno che incendia le auto.
Appena mi sarà possibile andrò a sporgere denuncia qui a Varese. Sono 12 anni che io e la mia famiglia trascorriamo le vacanze estive a San Bartolomeo al Mare, ma adesso non mi sentirei più al sicuro.
Per questo ho deciso di rivolgermi alla Redazione di ImperiaPost – conclude – Questa persona va individuata, è un pericolo”.