23 Dicembre 2024 11:16

23 Dicembre 2024 11:16

Imperia: Rt, stop alla protesta. Ripartono i bus dopo il summit in Prefettura. “Stipendi? Confidiamo nello sblocco delle somme pignorate”/Foto e Video

In breve: Torneranno a circolare dopo le 15 gli autobus in provincia di Imperia.

Sono tornati a circolare poco prima delle 15 gli autobus in provincia di Imperia, fermi da questa mattina per protesta. Questa la principale novità che arriva dalla Prefettura, dove questa mattina si è tenuto il tanto atteso summit tra sindacati e Riviera Trasporti per fare chiarezza sul mancato pagamento degli stipendi e sul futuro dell’azienda che, lo ricordiamo, è alle prese con una profonda crisi finanziaria che l’ha portata a presentare al Tribunale richiesta di ammissione allo strumento del concordato per evitare il fallimento.

Una crisi che si è concretizzata con il mancato pagamento degli stipendi. L’ultima retribuzione piena è di fine agosto. Ottobre è stato pagato in due tranche (a singhiozzo), mentre settembre, ad oggi, non è stato saldato. Per questo motivo nella mattinata di oggi i lavoratori hanno indetto un’assemblea straordinaria bloccando di fatto il servizio di trasporto pubblico in tutta la provincia, con i bus fermi in deposito.

All’incontro in Prefettura erano presenti il Prefetto Armando Nanei, i rappresentanti sindacali della Rt, Fabrizio Ioanna (Cgil), Marco Ghersi (Cisl) e Enrico Parodi (Uil), il presidente della Rt Giovanni Barbagallo e i vertici dell’azienda, e il Sindaco di Sanremo Alberto Biancheri. Assente, inspiegabilmente, il presidente della Provincia (principale socio di Rt) Luigino Dellerba, sostituito dalla consigliera delegata Marina Avegno. 

Imperia: Rt, stop alla protesta. Ripartono i bus dopo il summit in Prefettura, le interviste

Giovanni Barbagallo

“Ci siamo chiariti, non tanto per il pagamento degli stipendi che sono stati effettuati nel mese di ottobre, con il pagamento di un acconto del 40%, mancava il restante 60%, quanto per il futuro e le strategie da mettere in atto con Provincia e Comuni per dare fiducia a utenti e lavoratori e prospettive alla società di sopravvivenza e rilancio. Il piano concordatario che verrà presentato dovrà contenere una serie di impegni che gli enti proprietari dovranno ottemperare.

Gli stipendi? Noi confidiamo che nei prossimi incontri che avremo ci sia lo sblocco di quelle che sono le somme pignorate, che ci permetteranno di pagare gli stipendi e di avere le risorse da mettere nell’acquisto di pezzi di ricambio e gasolio che ci consentiranno di dare meno disagi all’utenza. Il mese di settembre è pignorato. Il mese di ottobre abbiamo dato un acconto del 40% e ora il saldo. Contiamo che nell’udienza del 5 di novembre si sblocchi la situazione. 

Il piano concordatario che servirà a soddisfare i creditori dovrà contenere una serie di iniziative che rilancino la società. Non sarà sufficiente solo il piano concordatario, ma anche la conferma da parte della Provincia dell’affidamento in house, il rinnovo della concessione a Rt che scade a marzo del prossimo anno, un leggeremo aumento delle somme trasferite dalla Provincia alla società, un aumento della partecipazione azionaria degli enti locali.  Tutte iniziative che rendono credibile e sostenibile il rilancio della società. Questo è un servizio pubblico essenziale che deve dare risposte all’utenza.

Azioni di responsabilità? Io sono qui da 20 giorni e non compete a noi, consiglieri di amministrazione, fare queste considerazioni. E’ chiaro che la situazione attuale si protrae da molto tempo. Non è una cosa recente, ma visibile già dai bilanci di molti anni fa. Un accumulo, che con il Covid, si è aggravato, peggiorando una situazione finanziaria già precaria”.

Fabrizio Ioanna, Cgil

“Abbiamo sospeso le procedure di raffreddamento, in base a promesse e accordi scritti che hanno sancito finalmente che il percorso dell’affidamento in house del servizio è quello che la Provincia perseguirà per il prosieguo dell’azienda. Questo aiuterà i Commissari per il concordato, perché senza questa garanzia anche noi avevamo il sospetto e la paura che il concordato non stesse in piedi. Ci siamo dati tempo sino al 10 novembre in attesa della udienza che ci sarà in Tribunale per lo sblocco dei conti correnti, con la promessa che appena sbloccati questi conti si chiederà ai Commissari, in via del tutto straordinaria, di saldare gli stipendi che ancora devono essere pagati. Con questi impegni, scritti, possiamo stare leggermente più sereni di questa mattina”.

Marco Ghersi, Cisl

“Quella di questa mattina è stata una protesta spontanea dei lavoratori. Non è stata organizzata dai sindacati, noi ce la siamo trovata, vista la situazione di ieri, con gli stipendi che arrivavano a pezzetti, qualcuno lo prendeva e qualcuno no. Su questa incertezza i lavoratori si sono sentiti di fermarsi perché non avevano certezze che arrivasse lo stipendio. In più, con tutte le problematiche che c’erano in piedi, con agosto e settembre non pagati, si è aperta una crisi.

Noi avevamo questo incontro in programma per le 10. Siamo venuti qui dal Prefetto, con i lavoratori che ci hanno seguito, in protesta, perché siamo in una situazione davvero difficile. Speriamo che ora il Tribunale sblocchi queste somme, perché dalla decisione del Tribunale dipende la vita di Rt. Se non ci sbloccano le somme, Rt non può andare avanti e non c’è servizio. Perché se non abbiamo lo sblocco dei conti non si possono pagare gli stipendi, il gasolio, l’ordinaria gestione. Speriamo e siamo fiduciosi che questa cosa venga fatta e che vengano pagati anche gli stipendi pregressi non pagati. Stamattina ci hanno dato garanzie anche sugli stipendi di settembre, che temevamo finissero nel concordato. Sembra che ci sia una procedura per sbloccarli dal concordato”.

Enrico Parodi, Uil

“A farci stare più sereni il fatto che questa mattina è stato scongiurato il fallimento o almeno così è stato detto ed è stato confermato il percorso in house, che ci garantisce 5-10 anni di vita davanti”.

Prefetto Imperia Armando Nanei

“Ho potuto constatare uno spirito estremamente costruttivo. Si può dire che non c’è stata una parte e una controparte, ma ci sono state delle parti che cercano l’avvio di una soluzione di questo problema. Non è una questione semplice, è complessa. Ci sono comunque tutte le premesse per fare bene. Adesso aspettiamo alcune scadenze molto importanti e quindi siamo fiduciosi che la cosa si possa incanalare nella giusta strada”.

Alberto Biancheri (Sindaco Sanremo)

“E’ stata una riunione importante, quello che è l’interesse di tutti è portare avanti la società. C’è questa questione degli stipendi, come è stato chiarito da tutti i partecipanti, si terminerà di pagare quelli di ottobre. Come Comune di Sanremo, riteniamo sia arrivato il momento di crederci anche da parte di tutti gli altri Comuni. Noi chiediamo che in questa società entrino a far parte anche gli altri Comuni più rappresentativi della provincia.

Ci vuole anche un aiuto concreto da parte della Regione e allo stesso tempo serve un piano economico per capire come poter uscire da questa situazione. Di pari passo si andrà all’affidamento in house. È stata una riunione con un clima teso, ma allo stesso tempo collaborativo da parte di tutti. In questi anni i lavoratori della RT hanno fatto grandi sacrifici e questa manifestazione di oggi è fatta per portare all’attenzione questo problema.

È un problema molto critico, quando una persona fa fatica a prendere lo stipendio, è una cosa terribile. Su questo dobbiamo dare tutti noi delle risposte il prima possibile. Aspettiamo adesso il 5 novembre il Tribunale che dia delle risposte e allo stesso tempo anche il piano economico, su cui i Commissari stanno lavorando, per far partire il concordato. Si parla anche di azioni di responsabilità? Non ne abbiamo parlato. Da parte mia non c’è nessun problema ad andare a votare. Il problema è che tanti consigli di amministrazione saranno già in prescrizione. Da parte mia non c’è nessun problema su questa linea”.

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