23 Novembre 2024 04:14

Cerca
Close this search box.

23 Novembre 2024 04:14

Imperia: celebrati in Comune i 100 anni della Questura. Il capo della Polizia Giannini: “Vi ringrazio di cuore. Noi presenti al vostro fianco”/Foto e Video

In breve: Inaugurati i nuovi locali della Questura destinati agli Uffici della Squadra Mobile e presentato il libro "Di memorie. Di valori. I 100 anni della Questura di Imperia".

La Questura di Imperia ha celebrato oggi, 3 novembre, la ricorrenza dei sui 100 anni, un importante anniversario rinviato per motivi connessi all’emergenza pandemica e che costituisce una tappa rilevante per rievocare il ruolo fondamentale che la Questura ha rivestito per lo sviluppo del territorio.

Imperia: Questura celebra i 100 anni

Nell’occasione sono stati inaugurati i nuovi locali all’interno della Questura destinati ad ospitare gli Uffici della Squadra Mobile, situati al piano terra dell’edificio, ristrutturati dal Provveditorato alle Opere Pubbliche con fondi del Ministero dell’Interno, sotto la direzione del Servizio Tecnico Logistico del Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria.

In occasione del centenario è stato inoltre presentato, presso la sala consiglio del Comune di Imperia, alla presenza delle principali autorità, civili e militari, e di una rappresentanza di studenti delle scuole superiori, il libro dal titolo: “Di memorie. Di valori. I 100 anni della Questura di Imperia”, la cui stesura è stata curata dalla dr.ssa Maria Teresa Anfossi (ex dirigente del settore Cultura del Comune di Imperia) e dal dr. Gianni De Moro (storico).

Il volume illustra la storia dell’immobile, attuale sede della Questura, ed il susseguirsi degli eventi che ne hanno caratterizzano l’evoluzione, segnando anche la storia della Polizia di Stato in questa provincia; una storia lunga 100 anni, raccontata con fonti di archivio inedite e con un corredo di fotografie fornito dall’Ufficio storico della Polizia di Stato. Risale al 1919 l’insediamento del primo Questore, come si evince dall’albo dei Questori della provincia.

Il volume esalta l’evoluzione della città evidenziando il ruolo fondamentale che la Questura ha rivestito con le sue trasformazioni, essendo stata prima una scuola, poi una Caserma Militare con il nome “caserma scuola” e successivamente sede della Polizia di Stato e dell’Autorità provinciale tecnico-operativa di Pubblica Sicurezza.

Dopo la presentazione del Volume e gli interventi delle autorità presenti, hanno preso la parola gli studenti che hanno presentato alcuni lavori sul tema legalità e violenza di genere, compresa la lettura della lettera scritta dalla figlia del giudice Paolo Borsellino al padre dopo la sua morte.

Capo della Polizia Lamberto Giannini

“Mi scuso per non essere lì con voi, però ci sarà sicuramente occasione, perché io sono abituato a pensare che quando non si riesce a fare qualcosa che si ha piacere di fare, ci sarà l’aspettativa di farla al più presto e sarà ancora meglio. Sicuramente non passeranno 100 anni.

E’ importante questa ricorrenza e grazie a tutti per quello che si è fatto. Imperia è una terra bellissima, un crocevia di culture e di popoli. Il prezioso lavoro degli uomini e delle donne della Polizia di Stato, ma di tutte le forze di polizia garantisce ogni giorno la sicurezza di chi abita o attraversa questa provincia. Il volume del centenario della Questura di Imperia celebra non solo la data di un importante presidio di legalità e i passaggi più significativi della sua storia, ma celebra una presenza costante a fianco dei cittadini sul territorio. Perché è il territorio il cuore pulsante della nostra nazione, ed è lì, nelle strade, nelle piazze, nelle città, nei confini, dove devono dare il massimo le donne e gli uomini della Polizia di Stato e delle forze dell’ordine.

E quindi devono garantire la loro presenza. E vengono agevolati nel lavoro con queste dotazioni tecnologiche. Avere strumenti utili per sviluppare un sistema di sicurezza sempre più moderno, in grado di prevenire e contrastare il fenomeno criminale, è molto importante. Queste nuove tecnologie all’avanguardia che abbiamo visto, come la videosorveglianza, danno la possibilità di coordinarsi tra forze di polizia. Questo è molto importante adesso, perché la sicurezza delle comunità è un bene primario e lo è ancora di più in questa fase, con una situazione pandemica ancora in atto che ha chiesto uno sforzo enorme a ognuno di noi.

Le donne e gli uomini della Polizia di Stato, delle forze dell’ordine, delle forze armate, non si sono risparmiate. Voglio solo ricordare, solo per quanto riguarda la Polizia di Stato, che noi siamo 98 mila e oltre 11.500 si sono ammalati e contagiati e hanno subito i postumi della malattia. Abbiamo perso 17 tra colleghi e colleghe perché hanno sacrificato il bene più prezioso. E questo è avvenuto quando bisognava stare in strada, garantire e dare vicinanza al cittadino. Per questo è così importante, in questa fase, non abbassare la guarda, ma avere momenti come questo, dove si crea e si rinsalda un legame tra la Polizia di Stato, le Istituzioni, i cittadini, la città. 

La Questura non è solo un palazzo, è un luogo dove si intrecciano la vita delle persone, storie. Dove nel corso dei decenni si sono vissuti momenti drammatici della storia. Le guerre. Dove sempre si è cercato di dare un servizio importante al cittadino. 

Io ringrazio con il cuore per questa celebrazione, perché non qualcosa di meramente formale, ma rinsalda sempre di più un patto che poi viene perpetuato ogni giorno con il lavoro. E a suggello di questo la presenza dei ragazzi, degli studenti, è veramente qualcosa di importante. Perché sono studenti e ragazzi che non si sono limitati ad assistere a una bellissima cerimonia e a sentire informazioni importanti. Ma sono dei ragazzi protagonisti, perché hanno voglia di conoscere e stanno vivendo pagine importanti della nostra storia. Sono ragazzi che stanno affrontando un tema serio, importante, come la violenza di genere. E lo fanno in maniera anche dura, ma con consapevolezza. Questo perché l’obiettivo è quello di parlare, arrivare, dirle queste cose alle forze di polizia, alle istituzioni. Non solo la vittima, ma tutto il sistema che sta intorno. 

E che dire poi del ricordo del giudice Borsellino attraverso le parole dei colleghi e degli studenti. Tutto questo impegno e questa passione mi fanno essere grandemente ottimista e mi spingono a garantire il massimo impegno di noi uomini e donne della Polizia di Stato.

Concludo ringraziando le autorità, il Sindaco, il Presidente della Regione, il Prefetto, il Questore, tutti i cittadini, perché Imperia è una città che sta molto vicina alla Polizia di Stato e alle forze dell’ordine. E’ una città bella, ordinata, una città che chiede sicurezza e legalità, ma lo fa sempre in maniera estremamente garbata, gentile, perché è una città accogliente. E io spero di poter essere li quanto prima per salutare tutti voi”.

Claudio Scajola (Sindaco Imperia)

“E un’occasione importante di collaborazione tra istituzioni. Mi ricordo quando il Questore Pietro Milone aveva proposto di presentare un libro per i 100 anni della Questura, forse influenzato dalle celebrazioni per i 100 anni della città di Imperia. Dispiace che il Prefetto, Cabpo della Polizia, Giannini, non sia potuto venire, ma ci sarà occasione, prossimamente, di averlo nella nostra città.

Oggi abbiamo anche inaugurato la nuova sala di videosorveglianza della città di Imperia, le telecamere garantiscono grandi vantaggi in termini di sicurezza. Noi vogliamo una città bella, accogliente, ma anche sicura. E’ importante portare avanti questo grande spirito di collaborazione e amicizia perché la ripresa da questo momento difficile avvenga con il sorriso”.

Pietro Milone (ex Questore Imperia, oggi Questore di Siena)

“E’ una soddisfazione essere qui oggi, perché posso vedere e toccare con mano l’esito di un lavoro lungo. Questo per quanto riguarda l’inaugurazione degli uffici nuovi della Squadra Mobile, perché per fare questi nuovi dieci uffici ci sono voluti 16 mesi di duro lavoro. Non chiaramente da parte mia, come manovale, ma come regista sicuramente si. E poi il libro, come ha spiegato anche lo storico Gianni De Moro, è un dono alla città, alla Questura di Imperia, perché racconta il primo secolo di vita del più importante presidio dell’ordine e di sicurezza pubblica, e quindi di legalità, di questa città”.

Giuseppe Felice Peritore (Questore Imperia)

“E’ una giornata speciale, perché abbiamo presentato questo libro dove viene rappresentata la nostra attività nel corso di 100 anni, in questa città e in questa provincia. Il libro ripercorre la varie fasi, dall’unità d’Italia sino ai nostri giorni, e noi vediamo che accanto alla storia della città c’è la storia della Questura della Polizia di Stato che è stata sempre accanto a questa città per garantirne il bene della collettività e affinché Imperia progredisse e crescesse. Molto spesso è stato un servizio che ha avuto anche un costo notevolissimo nell’ambito del personale che ha svolto i servizi.

Ma la giornata non è solo celebrativa del passato, ma anche del presente e del futuro. Del presente perché abbiamo inaugurato i nuovi locali della Questura, della Squadra Mobile, in modo tale da avere una maggiore capacità operativa della polizia giudiziaria. Abbiamo anche inaugurato la sala di emergenza e sicurezza del Comune di Imperia con un protocollo d’intesa che ci permetterà di implementare la sorveglianza tecnologica nell’intera città, aumentandone la sicurezza complessiva. Il futuro, perché abbiamo avuto la presenza dei giovani che hanno non solo presenziato, ma hanno presentato dei progetti e dei lavori. Abbiamo visto che ci sono giovani generazioni pronte a cogliere messaggi per essere la classe dirigente del domani e portare avanti delle prospettive di legalità e sicurezza”.

Gianni De Moro

“Io ho curato la parte della descrizione storica. Il tema Questura può sembrare legato solo all’attività di uffici, in realtà per gli uffici passa la vita di una città intera. L’occasione che ci ha dato il Questore Milone ha permesso anche di guardare alla storia locale e cittadina, da un punto di vista completamente nuovo. Un qualcosa di originale” .

Maria Teresa Anfossi

“Io mi sono occupata della parte che riguarda l’edificio, la storia dell’edificio. Iniziando dalla Piazza del Duomo. E’ stato un avvio significativo, con il legale tra il palazzo, la città e la storia cittadina. La mia sezione si intitola ‘il palazzo progetto di città’, proprio per evidenziare come le evoluzioni del palazzo si connettono alla storia cittadina.

Porto Maurizio cerca nuovi spazi, tra il 700 e l’800 e si amplia in Piazza Duomo. Dopo il Duomo, dopo il palazzo del collegio, la Questura diventa un elemento fondamentale nella piazza. Terzo edificio altamente significativo. La storia dell’edificio si snoda tra il primo progetto del 1862, fino alla sua realizzazione che avviene nel 1892. Il progetto viene mandato in gara nel 1887 , proprio in quel mese di febbraio che vide il tremendo terremoto a Porto Maurizio e Oneglia”.

 

Condividi questo articolo: