Sarà presentata sabato 6 novembre, alle 11.30, la Collezione Musicale Senardi, donata alla città di Imperia dal produttore discografico e direttore artistico imperiese Stefano Senardi. Per l’occasione saranno presenti Mauro Pagani e Luca De Gennaro, due grandi personalità del panorama musicale italiano.
Imperia: Collezione Musicale Senardi, sabato 6 novembre l’inaugurazione della in Biblioteca
Stefano Senardi, come aveva annunciato a ImperiaPost nel dicembre del 2020, ha donato al Comune di Imperia oltre 20 mila pezzi del suo patrimonio musicale, che potrebbero anche aumentare. Un’immensa e preziosa raccolta di materiale, composta da dischi, riviste, biglietti di concerti, cimeli e molto altro, che renderanno la biblioteca di Imperia la terza in Italia per ampiezza di collezione musicale.
Com’è nata l’idea?
“L’idea mi è venuta tornando a vivere a Imperia dopo tanti anni – racconta Senardi a ImperiaPost – e constatando quanto materiale importante e bello ho raccolto in 50 anni di passione e, poi, di carriera nella musica. Materiale che conservavo prima a Milano e poi nell’ufficio che avevo qua in via Amendola. Nella vita, poi, arriva il desiderio di alleggerirsi, sia per godere meglio di ciò che si ha, sia per condividere con le altre persone, specialmente i giovani. Da qui la mia volontà di donare, in comodato d’uso gratuito, gran parte della mia collezione alla città di Imperia.
Il sindaco di Imperia Claudio Scajola ha accettato immediatamente la mia proposta e gli sono grato per la velocità e l’entusiasmo con cui ha accolto l’idea.
Dell’archiviazione si sta occupando la biblioteca, per cui ringrazio la direttrice Silvia Bonjean e Marco Vincenzi, laureato al DAMS che si sta occupando dell’archivio. È un processo graduale, per cui non so bene quando potrà terminare. Sto progressivamente passando alla biblioteca un po’ di tutto quello che riguarda la mia vita con la musica, dischi, cassette, riviste, biglietti, pass, quadri, cimeli. Credo che si potrà fare il punto la prossima estate. Secondo Vincenzi, sembra che la biblioteca di Imperia possa già essere considerata la terza in Italia per raccolta di musica”.
Domani, all’inaugurazione saranno ospiti Mauro Pagani e Luca De Gennaro.
“Sì. Alla presentazione, alle 11.30, oltre al Sindaco di Imperia Claudio Scajola, l’assessore alla Cultura Marcella Roggero e alla direttrice della biblioteca Bonjean, ci saranno Mauro Pagani e Luca De Gennaro, che faranno da garanti per la collezione Senardi, insieme agli altri soggetti appena nominati e a me. Li ho scelti perchè, oltre a essere cari amici di lunga data, sono due grandi personalità del mondo della musica italiana e si bilanciano per competenze e serietà professionale, il primo più come artista e il secondo nel mondo della comunicazione.
Inizieremo proiettando il video di ‘Domani’. Abbiamo scelto questo brano perchè, oltre a essere stato scritto da Mauro, nella versione originale, quella cantata da lui, fu pubblicata anni fa con la mia etichetta NuN. Inoltre, è una canzone simbolo che mostra come la musica possa trasformarsi in un gesto di solidarietà verso chi ha bisogno. Nel 2009, è stata interpretata da 56 tra gli artisti più importanti della musica italiana per il progetto ‘Artisti uniti per l’Abruzzo’. La nuova versione del brano, prodotta da Mauro insieme a Jovanotti e Giuliano Sangiorgi, ha permesso di raccogliere un milione e duecentomila euro, somma che è stata devoluta per la ricostruzione del Conservatorio Alfredo Casella e della sede del Teatro Stabile d’ Abruzzo dell’Aquila”.
Qual è l’obiettivo della sua donazione?
“Quello che vorrei è che questo gesto fosse rivolto alla cittadinanza e soprattutto agli studenti, dai più piccoli ai più grandi, collegandosi con tutte le entità interessate partendo dalla Liguria e spingendosi fino a quelle nazionali e, perchè no, internazionali. I primi passi ovviamente saranno fatti verso le realtà vicino a noi, i vari festival musicali e televisivi, dal Festival di Sanremo al Premio Tenco, e altre iniziative fino alla Casa dei Cantautori, ente che ha costituito la Regione Liguria con la collaborazione di Dori Ghezzi, la presidentessa della fondazione De Andrè.
Ritengo che uno dei capisaldi della conservazione della specie umana sia la conservazione della memoria e non c’è posto più adatto della biblioteca, nata per custodire la cultura, per custodire la storia della musica. La musica ha un grande potere, quello di tenere insieme le persone, lo abbiamo visto specialmente in questo periodo difficile della pandemia. La musica ha un potere terapeutico oltre che di condivisione.
Al giorno d’oggi siamo abituati ad ascoltare la musica attraverso internet e le piattaforme digitali. La rete è invasa da milioni di canzoni, ma allo stesso tempo, ci sono tantissimi pezzi che in rete non sono più rintracciabili, che sono custoditi da grandi appassionati su prodotti fisici. Ad esempio versioni particolari di alcuni brani, duetti, concerti. Molto materiale fuori catalogo per motivi di mercato, appeal o mode che cambiano.
Nella sala della collezione in biblioteca ci saranno 4 punti di ascolto per permettere a chi lo desidera di fruire di tutto questo materiale, in larga parte difficilmente reperibile in altri modi”.
Ci sono già idee per eventi e iniziative legate alla collezione?
“Sì, l’idea è partire dal fondo musicale della biblioteca per organizzare iniziative, ascolti guidati con critici competenti, con personalità importanti della musica, fino a festival, mostre e rassegne. Mi piacerebbe che fosse un punto di partenza, dato che la collezione è affidata al Comune perchè e purchè venga valorizzata. Io mi metterò a disposizione.
Abbiamo già pensato ad alcuni incontri dalla metà di novembre a inizio anno per proiettare quattro puntate del documentario che ho realizzato con Sky Arte, ’33 giri – Italian Masters’, dove si analizzano album fondamentali della musica italiana.
La mia intenzione è rendere la città un polo importante di attrazione per gli appassionati di musica e per i giovani. Il prossimo anno vorrei concentrarmi sulla canzone d’autore, rivolgendoci soprattuto alle scuole, partendo da due serate su Fabrizio De Andrè e Giorgio Gaber, coinvolgendo Dori Ghezzi, la figlia di Gaber, Dalia, e Paolo Dal Bon, presidente fondazione Giorgio Gaber”.