Presidio dei lavoratori e dei sindacati della Riviera Trasporti di Imperia davanti al Tribunale, questa mattina, in occasione dell’udienza di ammissione dell’azienda al concordato preventivo, passaggio fondamentale per evitare il default finanziario e per permettere lo sblocco dei crediti per permettere il pagamento degli stipendi.
La crisi della Rt, lo ricordiamo, è precipitata dopo che il decreto ingiuntivo depositato dalla società Arriva Italia Srl, per un debito pari a 3.2 milioni di euro con la Rt, ha portato all’emissione, da parte del Tribunale di Imperia, di un pignoramento presso terzi, segnatamente la Provincia di Imperia, pari a 800 mila euro, corrispondenti alla quota mensile che l’ente versa a Rt per l’espletamento del servizio di trasporto pubblico, pagamento degli stipendi compreso. Situazione che, conseguentemente, ha generato forti malumori sfociati in una protesta lo scorso 6 ottobre e il corteo spontaneo del 28 ottobre, giorno dell’incontro in Prefettura con i sindacati di Riviera Trasporti per le procedure di raffreddamento.
Imperia: crisi RT, presidio dei lavoratori davanti al Tribunale, parla Fabrizio Ioanna – Filt CGIL
Cosa vi aspettate dalla giornata di oggi?
“Dopo l’incontro avuto in Prefettura, l’appuntamento che aspettavamo è quello di questa mattina per lo sblocco degli stipendi e dei conti correnti.
Abbiamo fatto un presidio per mettere un po’ di pressione pacifica all’istituzione che questa mattina deve prendere una decisione importante.
Se non ci sarà questo sblocco la situazione potrebbe degenerare e andare addirittura verso il fallimento.
Siamo in attesa di questa notizia, speranzosi che sia più che positiva”.
L’ultimo stipendio pieno risale ad agosto?
“Si, lo stipendio con le competenze non è stato percepito a settembre, c’è stato uno stipendio mezzo pieno di ottobre. Siamo indietro di uno stipendio e mezzo.
Siamo metà di novembre e ci era stato garantito che avremmo avuto un ulteriore anticipo, che ad oggi non ci è stato ancora comunicato”.
Se la situazione non si dovesse sbloccare in tempi brevi?
“Noi come sindacati abbiamo in piedi la procedura ufficiale, che è quella con la Prefettura. Siamo convocati il 10 per espletare la seconda fase di raffreddamento.
La manifestazione spontanea dell’altro giorno chiaramente è dovuta all’incertezza e alla rabbia pura dei colleghi.
Chiaro che se gli esiti saranno negativi, succederà ancora qualcosa. Spero che non succeda”.
Dalla cittadinanza avete ricevuto manifestazioni di solidarietà?
“Sinceramente al passaggio dei bus con le trombe e i clacson che suonavano, abbiamo avuto anche degli applausi della gente fuori. Sì l’utenza è dalla nostra parte.
Capisce bene che non è colpa o responsabilità da parte dei dipendenti della RT la situazione”.