8 Novembre 2024 08:28

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8 Novembre 2024 08:28

Imperia: la collezione musicale Senardi è realtà. Per l’inaugurazione ospiti d’eccezione Pagani e De Gennaro. “Cimeli raccolti in 50 anni di amore per la musica” / Foto e video

In breve: La sala, aperta al pubblico questa mattina, ospita oltre 20 mila pezzi del suo patrimonio musicale, che con il tempo aumenteranno ancora.

È stata presentata oggi, sabato 6 novembre, la Collezione Musicale Senardi, donata alla città di Imperia dal produttore discografico e direttore artistico imperiese Stefano Senardi. Presenti per la firma di ufficializzazione, in quanto garanti della collezione, insieme al Sindaco Claudio Scajola e l’assessore Marcella Roggero, Mauro Pagani e Luca De Gennaro, due grandi personalità del panorama musicale italiano.

La sala, aperta al pubblico questa mattina, ospita oltre 20 mila pezzi del suo patrimonio musicale, che con il tempo aumenteranno ancora. Un’immensa e preziosa raccolta di materiale, composta da dischi, riviste, biglietti di concerti, cimeli e molto altro, che rendono la biblioteca di Imperia la terza in Italia per ampiezza di collezione musicale.

Imperia: presentata la collezione musicale Senardi in biblioteca

Stefano Senardi

La sua donazione è realtà, quali sono le emozioni della giornata di oggi?

“Non è stato facile nè semplice prendere questa decisione, ma ho visto l’entusiasmo dell’amministrazione. Mi sono fatto coinvolgere da questa città che sta migliorando e deve migliorare sempre di più. Allora mi sono detto, perchè non mettere a disposizione tutto quello che ho imparato e custodito fino adesso. Lo faccio privandomi di qualcosa, anche se privare non è la parola giusta. Condividere è la parola corretta. La musica è condivisione, coesione, ha un valore terapeutico. Lo abbiamo visto soprattutto in questi due anni. La musica ci può aiutare a rendere migliore questo mondo. Ci siamo un po’ isolati e queste isole devono ricongiungersi attraverso i ponti. La musica può essere un ponte.

Spero che la gente capisca il bene che voglio a questa musica e che la tratti bene come l’ho trattata io fino adesso. Spero che la città di Imperia approfitti di questa collezione e ne faccia buon uso senza rovinarla”.

Un messaggio ai giovani?

“La musica forse non può cambiare il mondo ma può essere utile a viverlo meglio”.

Mauro Pagani

“Sono stati anni in cui evidentemente l’anima dei ragazzi è stata accesa e c’è stata tanta voglia di comunicare, creare. Andavamo a scuola, con il piacere di imparare, ma c’era anche la sensazione di subire il peso di imparare solo quello che aveva fatto qualcun altro. La musica era il terreno sul quale potevamo esprimerci, dire qualcosa di nostro. La cosa è coincisa con gli anni migliori della nostra società. 50 anni in cui siamo stati capaci di sognare e credere che avremmo visto un mondo migliore di questo. Adesso invece dobbiamo affrontare la nostra incapacità vera di cambiare. Gli anni 70/80 eravamo convinti che avremmo visto un mondo migliore di questo, ora dobbiamo muoverci e cambiare il mondo altrimenti questo mondo ci seppellirà”.

Cosa ricorda della registrazione del video “Domani” che abbiamo visto durante la presentazione?

“L’occasione era triste, c’era stato il terremoto in Abruzzo. C’è stata una grande volontà da parte di tutti di partecipare. Si vede dal video che tutti ci credono e lo sentono. Sono orgoglioso perchè probabilmente ho scelto il pezzo giusto, che ha messo tutti nelle condizioni di dire qualcosa in cui si riconosceva. Lavorare con così tanta gente, tutti così bravi, sono bei momenti.

Com’è stato lavorare per anni al fianco di De Andrè?

Lavorare con uno bravo è bellissimo, ma lavorare con il più bravo di tutti è un privilegio che non sempre capita. Abbiamo lavorato 15 anni insieme, abbiamo fatto due dischi, una decina di tournèè. Sono stato fortunato. Ci sono quelli che vivono così intensamente che bruciano la candela dai due lati e lui ha bruciato la candela dai due lati. Mi manca ancora adesso, la cosa che più mi manca è il suo senso dell’umorismo. Passavamo giorni a ridere, battute irripetibile di una profondità incredibile. Una persona speciale”.

Cosa direbbe a un giovane che sta iniziando adesso a muovere i suoi passi nel mondo della musica?

“Studia, ama i tuoi colleghi e stai attento ai discografici, sono pericolosi”.

Luca De Gennaro

“È una meravigliosa iniziativa quella di Stefano Senardi ed è bello che la sua città abbia accolto questa cosa con entusiasmo. Vedo che è tutto ben organizzato e curato con passione. La musica è sempre stata oltre che il nostro lavoro, la nostra passione. È importante tramandarla e che possa rappresentare un accrescimento culturale per tutte le età, anche per chi adesso comincia ad affacciarsi a questo mondo, con la curiosità di conoscere qualcosa che va indietro nel tempo, è un pezzo di storia.

Cinque anni fa, ho realizzato insieme alla Mediateca della regione Puglia un progetto che si chiama MEM, una raccolta della mia storia di accumulatore di riviste musicali da 50 anni a questa parte, tutte le riviste musicali che utilizzavamo per conoscere quello che succedeva nel mondo della musica. Le ho donate a questa struttura che le ha messe a disposizione di tutti. È materiale culturale utilizzabile. È dall’altra parte dell’Italia rispetto a Imperia, ma lo scopo è analogo, ossia quello di tramandare la cultura musicale. Quindi faremo in modo che le iniziative di Senardi e la mia dialoghino”.

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