Si è tenuto ieri, lunedì 14 luglio, un incontro tra sindacati (Enrico Revello Cgil, Claudio Bosio Cisl, Luciano Gullone Uil) e dipendenti (Francesco Diego e Ivano Dalmasso) della Porto di Imperia Spa, il Sindaco Carlo Capacci e l’assessore al bilancio Guido Abbo per discutere del futuro dei trenta lavoratori della società incaricata della gestione del porto turistico di Imperia, fallita nei mesi scorsi.
Il primo cittadino ha presentato il piano del Comune di Imperia che prevede un affitto d’azienda, con l’assorbimento dei dipendenti nella società multiutility “Go Imperia”. Un passeggio che, se concluso positivamente, salverà il posto di lavoro ai trenta lavoratori, ma con un sacrificio di natura economica indispensabile per non sovraccaricare i costi della “Go Imperia” che dovrò versare nelle casse della Porto di Imperia Spa fallita un corrispettivo di circa 40 mila euro al mese per l’affitto d’azienda.
I sindacati, al termine della riunione, si sono trincerati dietro un “no comment”, ma le facce scure evidenziavano uno scarso entusiasmo. L’alternativa al passaggio nella “Go Imperia”, però, è l’accesso agli ammortizzatori sociali attraverso la Porto di Imperia Spa fallita. Una prospettiva ancora più buia. Le parti si rivedranno nei prossimi giorni per un secondo faccia a faccia, probabilmente decisivo.