“Rivieracqua e RT restino pubbliche. Se non c’è unità, sarà ci sarà uno scontro con Scajola”. Queste le parole del Sindaco di Sanremo Alberto Biancheri, a margine del summit in Prefettura sul caso Riviera Trasporti (clicca qui), in riferimento alla sua discesa in campo come candidato alla presidenza della Provincia, arrivato a seguito dello stesso annuncio da parte del Sindaco di Imperia Claudio Scajola.
Elezioni provinciali, parla Sindaco Sanremo Alberto Biancheri
“Dopo una giornata di questo tipo credo che chi farà il presidente dovrà avere ben chiaro quello che sarà il futuro della nostra società, cosa ne sarà di RT, cosa vogliono fare i Comuni di questa provincia per continuare questo servizio pubblico. Tutti noi parliamo sempre di quanto bene vogliamo alle nostre partecipate, ma è anche il momento di dare delle risposte concrete. A mio avviso i Comuni devono aumentare le quote all’interno della società. Dobbiamo avere un piano economico. Io credo che il servizio pubblico sia la soluzione migliore.
Stesso problema lo abbiamo per Rivieracqua. Abbiamo fatto una scelta circa un anno fa che a mio avviso va rivista. Abbiamo chiesto che un privato entrasse, dobbiamo fare degli approfondimenti, chiesti dal consiglio di amministrazione per capire se può essere pubblica al 100%. Dobbiamo essere consci e convinti di quello che sarà il futuro. L’entroterra e l’ambiente sono i temi della provincia e dovrebbe nascere un confronto con tutti. La Provincia come è strutturata oggi, è vero che c’è la politica, ma sono i Sindaci che fanno parte della Provincia e sono i Sindaci che dovrebbero fare una condivisione su tutto questo.
Oggi ho letto tramite l’Ansa che il Sindaco Scajola legittimamente si candida a presidente della Provincia. Io nei giorni e mesi scorsi più volte ho provato ad avere un contatto per avere un confronto sui temi che ho detto. A questo punto mi metto anche io a disposizione per la candidatura della Provincia. A mio avviso in questo momento serve molta unità, ma se non ci saranno i presupposti si andrà a uno scontro se si vuole chiamare così”.