“Per un mese non ho potuto quasi aprire la porta dello studio e sono stata costretta a chiudere. Ora non so per quanto riuscirò ad andare avanti. Servono tutele“. Questo il grido d’aiuto di Alice Briatore, 31enne, titolare dello studio di tatuaggi “Arcana Cabana Ink” in largo Madre Ranixe, in zona Fondura, a Imperia.
Un’attività, come molte altre della zona (qui il servizio di ieri di ImperiaPost), pesantemente penalizzata a causa delle importanti limitazioni alla viabilità imposte per i lavori di riqualificazione del selciato e della condotta delle acque miste in via Mazzini iniziati a metà settembre.
Situazione che ha portato molti commercianti sull’orlo di una crisi finanziaria, come testimoniato anche dal titolare di Ferrotek Marco Bottaro, che sta registrando perdite del 40%.
Alice Briatore, titolare Arcana Cabana Ink
“Questa è la situazione nell’ultima settimana. I due mesi precedenti sono stata praticamente chiusa dentro il cantiere. La recinzione arrivava fino all’entrata, io non riuscivo ad aprire la porta della mia attività, cosa che non riesco a fare bene neanche adesso per via del parcheggio dei mezzi del cantiere o di mezzi di privati.
Mi sono trovata in grande disagio per quanto riguarda la visibilità e la possibilità di entrare e lavorare. Mi sono trovata con cumuli di sabbia davanti allo studio da dover scavalcare e con il vento che faceva entrare la sabbia. La conseguenza è stata la totale assenza di lavoro e sono dovuta stare chiusa da metà settembre a metà ottobre.
I lavori sono da fare, è giusto, ma bisognerebbe tutelare le attività che risentono di questa situazione. Invece non vengono aiutate. Mettere dei cartelli che segnalano le attività sarebbe stata una cosa doverosa da parte del Comune per aiutarci ad essere visibili. Ieri avete fatto l’articolo e non mi avete visto, significa che sono coperta totalmente. Questa cosa non mi sembra nè giusta nè corretta.
In più ho avuto anche danni strutturali all’interno dello studio. Mi si è formata una crepa a causa delle vibrazioni. Chi paga i danni? Chi paga l’affitto che ho dovuto pagare a fatica in questi mesi?
I clienti si sono totalmente azzerati. Non ho fatto niente per un mese e mezzo. Per la perdita economica bisogna anche contare le spese, tasse, luci, acqua, affitto, che non sono state coperte dal mio lavoro.
Ho aperto lo studio nel febbraio 2019. Causa covid, come tutti, ho avuto una perdita gigantesca. Adesso che si poteva ricominciare, questa situazione è stata la mazzata finale. Non so per quanto ancora riuscirò a sobbarcarmi tutte le spese. È veramente difficile. Per fortuna, avendo messo qualcosa da parte sono riuscita ad arrivare fino adesso. Ma d’ora in poi?
Vie legali? Ci sto pensando. Purtroppo ci vuole una spesa economica che, a causa della situazione, ora non sono in grado di affrontare. Troverò una situazione alternativa, anche se al momento non ne vedo”.
Marco Bottaro, titolare Ferrotek
“Anche noi come il resto dei commercianti della zona stiamo subendo una perdita enorme. Si parla del 30/35% da quando sono iniziati i lavori. I nostri clienti si muovono soprattutto con i furgoni e, venendo a mancare il posto carico/scarico, il passaggio e la mancanza di posteggi, molti non si fermano più.
Per noi è davvero una situazione difficile stare nelle spese, teniamo duro, ma chiediamo a gran voce che questi lavori procedano senza più ritardi, perchè ne va della sopravvivenza di tutte le attività e, di conseguenza, del sostentamento di intere famiglie”.