Entro fine anno la nuova tariffa unica provinciale (si parla di 0,60-0,70 centesimi) stop al socio privato in caso di voto contrario dell’assemblea dei Sindaci, via libera alla ristrutturazione del debito dopo la revoca del concordato.
Queste le principali novità interenti Rivieracqua e il servizio idrico provinciale illustrate questa mattina in conferenza stampa dal presidente del sodalizio Gian Alberto Mangiante, affiancato dall’ex Sindaco di Diano Marina e consigliere di amministrazione, Giacomo Chiappori.
Imperia: Rivieracqua, le strategie societarie dopo al revoca del concordato
“Rivieracqua guarda avanti e anche con l’ottimismo che ci ha caratterizzato negli ultimi tempi – ha dichiarato a ImperiaPost Mangiante – Lo stesso decreto del Tribunale ha una impostazione del tipo ‘Rivieracqua adesso è cresciuta, ha sotto controllo il proprio debito’. Adesso non sono più compatibili , per motivi che prescindono da Rivieracqua, le tempistiche del concordato con il concordato stesso. Rivieracqua può camminare da sola.
Noi volevamo intraprendere un percorso che traguardasse un pagamento quasi integrale dei nostri debiti e la realizzazione di tutte quelle ambiziose tesi e progetti, che erano la realizzazione di un gestore unico che, come il Tribunale dice, è un gestore già in grado di produrre utili”.
Ingresso del socio privato? Bisogna fare un po’ di chiarezza. Noi , in questa fase, andremo in consiglio di amministrazione e approveremo l’eventuale ricorso ad una procedura minore, che è la ristrutturazione del debito, ex articolo 182 bis, sesto comma.
Questo perchè vogliamo approcciare al pagamento dei nostri debiti nella misura quasi integrale, rispettando una parcondicio nei confronti di tutti i nostri creditori.
Avremo massima durezza nei confronti della gestione del nostro debito. Tutti pagati, ma nelle misure identiche.
Socio pubblico o privato? Questo è un tema che prescinde dall’impostazione di Rivieracqua. Rivieracqua e il suo CDA, hanno un mandato che è quello del socio privato, sino al 49%. Questo è un tema che sta portando avanti il Commissario, con una gara a livello europeo.
Se in conferenza dei sindaci, o in assemblea, si dovesse ritenere che venga percorsa un’altra strada, quella di mantenere pubblica la società, il consiglio di amministrazione ne prenderà atto e si attiverà in tal senso.
È chiaro che le stesse condizioni che prevedevano l’entrata del privato, dovranno essere ribaltate per il mantenimento del pubblico.
Quella liquidità necessaria per risistemare la posizione debitoria pregressa, dovrà rimanere inalterata”