“Abbiamo avanzato al MISE la richiesta di contributo di circa 300 mila per terminare l’opera”. Questa la nuova azione, a seguito di un incontro con la Regione Liguria, del Sindaco di Pompeiana Vincenzo Lanteri per tentare di sbloccare la situazione del Lago “San Bernardo”, il bacino artificiale che si trova nel cuore del SIC (Sito di Interesse Comunitario), sulla collina alle spalle del paese, la cui realizzazione è iniziata nel lontano 2005, ma non è mai stata portata a termine.
I lavori, che nel frattempo avevano suscitato le critiche da parte di associazioni ambientali e del WWF, si interruppero al momento del riempimento dell’invaso, quando si scoprì una grave falla nell’impermeabilizzazione che ha reso di fatto il lago inutilizzabile.
Una problematica che ha generato ulteriori problemi, sia a livello legale tra il Comune e l’azienda che ha costruito invaso, sia con il Mise, che, vista la mancata realizzazione dell’opera per cui erano state finanziate le risorse, ha chiesto le somme indietro (circa 600 mila euro).
A distanza di 16 anni dall’inizio dei lavori, ora il neosindaco Lanteri si è attivato per provare a portare a termine l’opera.
Pompeiana: caso lago artificiale, il Sindaco Lanteri scrive al Ministro Giorgetti
“La settima scorsa – spiega il Sindaco Lanteri a ImperiaPost – si è svolta la video conferenza con la Regione Liguria, in particolare con un funzionario dell’assessorato di Alessandro Piana, con il quale abbiamo approfondito ulteriormente la vicenda, aprendo un canale di comunicazione che penso sarà proficuo. Da questo contatto, ne è scaturita l’idea di interpellare, attraverso un’emailufficiale da parte del Comune di Pompeiana, direttamente il Ministero Mise, nella persona dell’attuale ministro Giancarlo Giorgetti, descritta come una persona estremamente sensibile e attenta ai bisogni del territorio.
Ho provveduto immediatamente a redigere l’email, nella quale ho descritto la cronistoria della vicenda e ho aggiunto a integrazione una considerazione come neosindaco, con la speranza di attivare un canale di comunicazione. Abbiamo avanzato la richiesta di contributo di circa 300 mila per terminare l’opera, una cifra che non è così enorme in confronto all’importanza dell’opera, che ha una valenza sovracomunale, dato che, considerata come bacino antincendio, può interessare tutto il territorio e i comuni circostanti.
Ci auguriamo che il ministro Giorgetti consideri in modo costruttivo il nostro caso e ci metta nella condizione di poter procedere all’ultimazione dell’opera che in realtà è già stata realizzata quasi per intero, manca l’atto finale che comprende l’impermeabilizzazione del fondo e il collaudo.
Attendiamo novità fiduciosi, forti dell’attenzione dell’assessorato di Piana che ci appoggia in questo frangente delicato, con la volontà di approfondire le dinamiche oltre tutta la questione giudiziaria. L’esigenza prioritaria è quella di finire l’opera e rimarginare questa ferita nel territorio”.