All’origine dell’omicidio avvenuto a Ventimiglia, nella frazione di Roverino, ci sarebbe il presunto furto di un telefonino, che la vittima avrebbe sottratto al suo aggressore, generando la violenta reazione di quest’ultimo.
E’ quanto emerge dalle indagini dei carabinieri che nel cuore della notte hanno portato al fermo di Polizia giudiziaria di un sudanese, connazionale della vittima, che ha ammesso le sue responsabilità. L’uomo, di 35 anni, attualmente rinchiuso nel carcere di Sanremo, lunedì sarà sottoposto a interrogatorio di garanzia.
La lite fra i due stranieri ripresa anche da alcune telecamere di sorveglianza
I carabinieri hanno ricostruito la vicenda anche grazie ai filmati di alcune telecamere di sorveglianza posizionate nella città di confine. Dai filmati risulterebbe che la lite fra i due sudanesi sarebbe cominciata in via Cavour, per concludersi poi sotto il cavalcavia di Roverino. Qui l’omicida avrebbe colpito più volte il rivale con un coltellino, forse senza nemmeno essersi reso conto di averlo ucciso.
L’autopsia sul corpo della vittima chiarirà ulteriormente le cause e le modalità del decesso.