23 Dicembre 2024 05:19

23 Dicembre 2024 05:19

Imperia: in consiglio il caso Aurelia bis, parla Sindaco Scajola. “Con equilibrio risolveremo i problemi. Ecco il primo tratto da finanziare”

In breve: Discussa la mozione del Pd. Il consigliere Luca Lanteri ha illustrato un'ipotesi di progetto per ridurre al massimo l'impatto ambientale e i costi dell'opera.

Semaforo verde, questa sera, in consiglio comunale, alla mozione presentata dal gruppo consiliare del Partito Democratico per chiedere all’amministrazione comunale retta dal Sindaco Claudio Scajola di farsi parte attiva con Anas per adottare la variante al progetto originario dell’Aurelia Bis in particolar modo per quel che riguarda il tratto di Oliveto (dove è molto attivo un Comitato Spontaneo).

“Analizzando attentamente il progettohanno spiegato i consiglieri Fabrizio Risso e Enrica Chiarini – studiando la sua storia e avendo la possibilità di audire uno dei referenti del comitato spontaneo Borgo Oliveto, zona interessata dal tracciato e dallo svincolo del progetto, abbiamo riscontrato diverse problematiche, stante il progetto attuale, soprattutto in tema ambiente oltre che fortemente impattante sul piccolo Borgo di Oliveto”.

Nel corso del dibattito hanno preso la parola il Sindaco Claudio Scajola, che si è detto concorde con la mozione, spiegando i passaggi necessari per arrivare a un progetto definitivo, finanziato, e il consigliere di Cambiamo Con Toti Luca Lanteri, che ha illustrato un’ipotesi di progetto per ridurre al massimo l’impatto ambientale e i costi dell’opera.

Imperia: Aurelia Bis, il caso in consiglio comunale

Claudio Scajola

“Stamattina presto, venendo da un sopralluogo sul cantiere di via Balestra, mi sono trovato, come tutti, ad affrontare le difficoltà di ingresso a Imperia. Difficoltà che da anni incontrano coloro che vengono a lavorare a Imperia. Tutti sappiamo che la nostra litoranea è l’unico tracciato possibile per entrare in città. Una variante per il traffico che sia moderna e alle spalle della città è fondamentale per un vivere civile.

L’ipotesi progettuale originaria nasce da uno stanziamento del Governo che in quegli anni fu necessario per iniziare a progettare l’opera. C’era l’amministrazione Sappa, Lanteri era assessore all’urbanistica.

Credo che un esempio sia esemplificativo della situazione attuale. Quando venne progettato lo spostamento a monte della ferrovia trovammo un accordo sul tracciato che ci permise una immediata cantierizzazione da parte delle Ferrovie dello Stato. In quell’occasione ci fu anche la possibilità di finanziare la tratta Andora-Finale, ma sul tracciato ipotizzato iniziarono discussioni a non finire per il passaggio nella piana di Albenga. Anche oggi ci sono polemiche di associazioni sull’ultima ipotesi progettuale della Andora-Finale. Il progresso non si può fermare, lo si può semmai rendere compatibile. Voi pensate che Ministri e Parlamentari, quando si parla di investimenti così importanti, cambierebbero il tracciato di una grande opera perche sul territorio non sono d’accordo?

Veniamo a noi. Cosa abbiamo fatto come amministrazione. La Giunta ha approvato nel luglio 2020 il progetto originario dell’Aurelia Bis. Di corsa ci siamo mossi su Roma. Devo dire che il lavoro fatto da questa amministrazione ha trovato un consenso forte a livello ministeriale e anche parte di tutto il Governo e del Parlamento. Ci siamo trovati, va detto, per onestà, in una situazione favorevole, visto che la Presidente della Commisione Trasporti della Camera è Raffaella Paita che, all’epoca della progettazione dell’Aurelia Bis era assessore regionale e aveva proposto le varianti oggi oggetto di discussione. Non solo, il presidente della Commissione Lavori Pubblici della Camera è Edorardo Rixi, di Genova. In più ho trovato grande correttezza nel Ministro Giannini.

Non immaginavo che tra le 45 opere del Decreto del Governo Draghi sarebbe stata inserita anche l’Aurelia Bis di Imperia. E’ stata una lieta notizia. L’Aurelia Bis non potrà però essere finanziata con i soldi del Pnrr perché non finanzia opere infrastrutturali. Ora, dunque, bisogna inserire stralci del progetto dell’Aurelia Bis nel piano Anas. Io non sono convinto che avremo i 640 milioni necessari per tutta la tratta, ma credo che potremmo riuscire ad avere qualche buon risultato.

Uno dei motivi per cui ho voluto fare il convegno, a Imperia, con tutti i commissari delle grandi opere che interessano il territorio, è proprio quello di tenere alta l’attenzione.

L’amministrazione condivide la mozione del consigliere Risso. C’è il problema di come muoversi. Noi abbiamo approvato quel progetto nella versione originaria perché potessimo essere inseriti nel decreto del Governo Draghi. Non potevamo fare correzioni in quella fase. Quando il Commissario dell’Aurelia Bis avrà i poteri, suggerisco di stare tranquilli e fermi. Ci impegnamo come amministrazione a fare il meglio. Noi spiegheremo al Commissario che non c’è soltanto il problema di Castelvecchio e Oliveto, ma quello di Caramagna e del Prino. Dobbiamo risolvere questi problemi in fase esecutiva, con buon senso e equilibrio.

Detto questo, nel momento in cui avremo chiari i poteri del Commissario e avremo una parte del finanziamento, ritengo che il primo e più urgente lotto che abbiamo è quello a ponente, perché è l’ingresso piu complicato sulla città di Imperia”.

Luca Lanteri (Cambiamo con Toti)

“Ho seguito personalmente il progetto dell’Aurelia Bis nelle fasi iniziali. A quel tempo l’Anas aveva lineaa guida molto stringenti, con l’obiettivo di realizzare un’infrastruttura di respiro regionale. L’Anas traduceva questo interesse eliminando le interferenze con la viabilità ordinaria, tanto che ad ogni intersezione erano previsti svincoli a quadrifoglio che costano tanto, hanno un grande impatto ambientale e una scarsa fruibilità perché lunghissimi. 

Per l’Aurelia Bis, invece, dobbiamo pensare a un percorso attrattativo soprattutto nelle tempistiche di percorrenza. I criteri Anas, negli anni, si sono ammorbiditi. Dovremo cercare di avere un minore impatto ambientale e minori costi.

Come? Cercando di abbassare l’Aurelia Bis e, per farlo, la ricetta vincente sono le rotonde. Ad esempio, arrivando da Diano Marina, sarebbe necessaria una rotonda in corrispondenza di via Santa Lucia e via Diano Calderina. L’Aurelia Bis, per chi arriva da Diano, sarebbe da imboccare in quel tratto.

Lo svincolo di Imperia Est dovrebbe essere il più basso possibile per passare da Oliveto a una quota bassa e dare il minor impatto possibile. Lo stesso problema ce l’avremo anche sul Rio Baitè e sul Rio Artallo. Anche a Caramagna dovremo cercare di passare a raso, con una rotonda, per arrivare poi allo svincolo di Imperia Ovest, dove sarà necessaria un’altra grande rotonda per drenare il traffico. 

Occorre lavorare attentamento per trovare un’intesa con Anas. Il Sindaco, avendo fatto il Ministro, saprà cosa fare. Se diminuiamo l’impatto ambientale e i costi, potremo arrivare a soluzione progettuale vincente”.

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