Domani, venerdì 10 dicembre, sciopero nazionale della scuola. Marco Novaro Mascarello della Flc Cgil di Imperia, tramite una nota stampa, ne spiega le motivazioni.
Imperia: il 10 dicembre sciopero nazionale della scuola. Ecco le motivazioni
“Dopo 2 anni di pandemia il mondo della Scuola sta esaurendo le forze e le energie. Dopo aver lavorato in un ambiente divenuto improvvisamente pericoloso e sconosciuto, mettendo a rischio la propria salute, visto che molti docenti e non hanno contratto il virus e/o subito quarantene per contagi a scuola, alcuni fino a 5 volte, dopo essersi inventati la Didattica a distanza prima ancora che ci arrivasse il Ministero, dopo aver evitato scontri coi banchi a rotelle, il personale scolastico si ritrova ancora una volta preso in giro.
Ma la presa in giro non è solo per chi lavora nelle scuole, ma anche, e principalmente, per gli studenti, loro sì prime vittime non solo del virus, ma anche del disinteresse del governo per la scuola.
E questa presa in giro riguarda tutti coloro che hanno figli o nipoti a scuola. Sono rimaste numerose classi di 28, 29 alunni ed anche oltre. Quindi nessun distanziamento e tutte le difficoltà del caso per poter insegnare a così vasta platea.
Visti i miseri organici dati dal Ministero non sarebbe possibile assumere stabilmente qualche docente in più, per ridurre il numero di alunni per classe? Complimenti governo Draghi.
La normativa emergenziale anti Covid prevede, giustamente, sanificazioni periodiche e quotidiane di aule, bagni e pertinenze; riconoscendo il problema, irrisolvibile con il ridottissimo organico di ogni singola scuola, il Ministero ha autorizzato a questo scopo un certo numero di personale ausiliario in più.
Ma il 30 dicembre 2021 tale personale sarà lasciato a casa: è come al solito necessario risparmiare… Ma è forse finita l’emergenza? Secondo il governo, almeno per la scuola, sarebbe così.
Ma gli studenti non meriterebbero anche una maggiore sicurezza? Quindi pur in presenza di Delta e Omicron, nelle nostre aule avremo meno pulizie e sanificazioni. Più rischi per tutti, ma meno spese per il governo.
Complimenti governo Draghi. I dirigenti scolastici, una volta detti presidi, hanno assunto loro malgrado il compito di dirigente sanitario delle Scuole, vista l’inefficienza ed il ritardo dei dipartimenti di prevenzione delle Asl ed Alisa.
Proprio ora che, tra quarantene, ingressi differenziati, didattica a distanza ecc., sarebbe necessaria una direzione didattica puntuale e precisa, per regolare almeno in parte l’eccezionalità della situazione: ebbene i dirigenti devono invece supplire alla inefficiente catena di comando che dalle disposizioni nazionali mal si traduce nelle applicazioni locali.
Quindi con tutto o quasi sulle loro spalle sono costretti a scegliere costantemente tra la didattica e la sicurezza. Complimenti governo Draghi.
Le segreterie sono sempre più sguarnite di personale e piegate alle nuove necessità emergenziali e finiscono per non poter essere più il Centro organizzativo della Scuola. Complimenti governo Draghi.
I docenti sono sempre più alle prese con una imposizione burocratica di stampo borbonico che sottrae tempi ed energie alla specifica identità della funzione docente: insegnare e curare al meglio il rapporto con gli studenti. Complimenti governo Draghi.
Per questo scioperiamo il 10 dicembre, rinunciando ad una parte di stipendio, proprio per chiedere un cambio totale di rotta al governo: investire sulla Scuola, proteggerla e farla funzionare al meglio. E’ il nostro futuro. Siamo tra le nazioni che meno investono nell’Istruzione e nella Sanità in Europa, con miliardi di tagli negli ultimi anni: è ora di cambiare”.