23 Novembre 2024 23:28

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23 Novembre 2024 23:28

IMPERIA. CONSIGLIO COMUNALE, FOSSATI (IMPERIA RIPARTE): “GO IMPERIA NON E’ NECESSARIA ED E’ POTENZIALMENTE DANNOSA”

In breve: Fossati "Il nome è veramente assurdo. Ma tant’è, il capogruppo di Imperia Cambia ha testualmente detto 'il bambino è nostro e lo chiamiamo come vogliamo', non capendo che il 'bambino' è dei cittadini e della città"
Giuseppe Fossati
Giuseppe Fossati

IMPERIA – A seguito del consiglio comunale di martedì 15 luglio, e delle importanti pratiche in esso affrontate, il consigliere di Imperia Riparte Giuseppe Fossati ha inviato una nota stampa a commento. Chiare le critiche al progetto GO Imperia:

Le pratiche più significative nel consiglio comunale di ieri erano tre. Quanto alle modifiche allo statuto della Imperia Yacht, trasformata in una sorta di multi utility dalla nuova denominazione GO Imperia, ho evidenziato come quanto proposto non fosse necessario, opportuno e, soprattutto, fosse potenzialmente dannoso.

Non necessario perché la Imperia Yacht già era in grado, per statuto, di assumere la eventuale gestione del bacino di Porto Maurizio. Non opportuno, perché  le modifiche sono raffazzonate, confuse e scoordinate tra loro. Potenzialmente dannoso perché creare un “mostro a più teste” che può gestire di tutto, da attività prettamente commerciali, a servizi pubblici, alla refezione scolastica, è contrario alla logica di “purezza” dell’oggetto sociale dettato dalla evoluzione normativa, in particolare per le società pubbliche.

Da ultimo, sarà un dettaglio, ma il nome è veramente assurdo. Ma tant’è, il capogruppo di Imperia Cambia ha testualmente detto “il bambino è nostro e lo chiamiamo come vogliamo”, non capendo che il “bambino” (ossia al società) non è di nessuno, ma è dei cittadini e della Città.

La sinistra direbbe: una visione “padronale” della cosa pubblica.

Quanto al conferimento alla GO Imperia della possibilità di gestire il bacino di Porto Maurizio mediante affitto ed eventuale successivo acquisto dell’azienda dal Fallimento della Porto di Imperia (quindi a pagamento, anche piuttosto salato) ho espresso apprezzamento perché finalmente l’Amministrazione, se non altro, si è mossa dal torpore, dalla passività e dall’attendismo che sino ad ora ha avuto sulla vicenda portuale.

Ho peraltro evidenziato come manchi assolutamente un piano industriale che attesti la sostenibilità economica dell’operazione: l’affitto d’azienda, per canoni e costi conseguenti (assunzione delle decine di dipendenti della Porto di Imperia s.p.a., canoni demaniali, spese di gestione, ecc), costerà, a spanne, dai 300.000,00 ai 400.000,00 euro al mese. Si parla di 4/5 milioni di euro all’anno.

La Go Imperia ha un capitale sociale minimo (€ 10.000,00), non ha beni che consentano un adeguato accesso al credito, non ha un management con competenze specifiche, non ha professionalità adeguate nel suo organico. E’ vero che, teoricamente, potrà incassare i canoni per chi utilizzerà i posti barca esistenti, ma, chi pagherà, quanto pagherà, quando pagherà? Gli incerti incassi saranno adeguati a coprire i costi, quelli, sì, certi e mensili? Ho presentato un emendamento che subordinasse l’affitto e l’acquisto dell’azienda ad una adeguato piano industriale, da sottoporsi al previo esame del consiglio comunale.

E’ stato rigettato dalla maggioranza, inspiegabilmente, anche perchè se la Go Imperia va a gambe all’aria, trattandosi di società in house, il socio Comune ed i suoi cittadini pagano i debiti che potrebbero essere a sei zeri.

Terza pratica di rilevo era l’adesione all’Agenzia Regionale per il trasporto pubblico. Posto che è stata ideata dalla Regione per coprire i buchi del trasporto pubblico di Genova ed “uniformare le tariffe”, ho evidenziato e chiesto, con un emendamento, che l’adesione non possa comportare per la Città di Imperia ed i suoi cittadini maggiori costi, oneri e aumenti tariffari.

Inspiegabilmente, visto che il Consiglio Comunale di Imperia deve tutelare la Città di Imperia ed i suoi cittadini, la maggioranza ha respinto l’emendamento.

Se vi saranno maggiori costi, oneri o aumenti tariffari i cittadini di Imperia sapranno chi ringraziare“.

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