27 Dicembre 2024 22:14

27 Dicembre 2024 22:14

IMPERIA. SOLIDARIETA’ ALLA RESISTENZA DEL POPOLO PALESTINESE DA PARTE DI NUMEROSE REALTA’ ASSOCIATIVE

In breve: "Vogliamo manifestare insieme a tutto il popolo palestinese, ovunque esso sia ed incitarlo a resistere con coraggio". Organizzato per venerdì 18 luglio un presidio in piazza De Amicis

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IMPERIA – I tragici eventi che colpiscono in questi giorni la striscia di Gaza vedono la solidarietà e il sostegno di numerose realtà associative cittadine: Arci Handala, Comunità palestinese di Imperia, Arci Camalli, Arci Guernica, Unione Sindacale di Base, Coord. Imperiese, C.S.A. La Talpa e l’ Orologio, Sportello diritto alla casa, Gruppo teatrale L’Attrito, Arci provinciale, Compagnia Portuale Maresca, Collettivo Gorilla, Rifondazione Comunista, Garabombo l’invisibile, Legambiente Imperia, Associazione Italia-Cuba (Imperia), CGIL scuola. Venerdì 18 luglio è stato organizzato un presidio in piazza De Amicis per le ore 18.

Esprimiamo il nostro incondizionato sostegno alla resistenza del popolo palestinese che da oltre 66 anni lotta contro soprusi e discriminazioni per la liberazione della propria terra dall’occupazione e per permettere il ritorno in patria dei numerosi profughi. In questi giorni drammatici la comunità internazionale assiste trincerata dietro un vergognoso silenzio al massacro brutale del popolo palestinese ad opera delle forze d’occupazione sioniste che con violenza inaudita compiono stragi quotidiane senza risparmiare donne e bambini: i bombardamenti continui, infatti, stanno facendo crescere in maniera esponenziale il numero di morti e feriti tra la popolazione civile ed è aberrante che la comunità internazionale abbia ancora il coraggio di giustificare questo orrore appellandosi al “diritto di difesa” israeliano o alla palese e quanto mai scandalosa menzogna dell’utilizzo di scudi umani (civili) da parte dei palestinesi.

Ad un mese dall’insediamento del governo di unità nazionale palestinese, l’omicidio dei tre giovani israeliani, le cui dinamiche rimangono ancora oscure, è stata l’occasione per dare il via all’escalation di violenza nei confronti del popolo palestinese a cui stiamo assistendo in questi giorni che altro non è se non l’ennesimo atto di pulizia etnica da parte di Israele ed al quale il popolo palestinese tenta disperatamente e con coraggio di resistere oggi come ormai da decenni. Il progetto sionista è fin troppo chiaro: estirpare la memoria della Palestina sgretolando la comunità civile e frammentando il popolo avvalendosi dell’ausilio e della complicità delle potenze neo-imperialiste che caratterizzano la storia contemporanea.

Queste dinamiche hanno purtroppo trasformato il movimento di liberazione in un apparato semi- statale, dipendente dall’occupante e dai suoi alleati, costretto a scendere a compromessi con il colonizzatore e, infine, paradossalmente, obbligato a garantire gli interessi economici e la sicurezza, divenendo così, di fatto, incapace di sostenere la resistenza popolare palestinese, sia in Palestina, sia tra le comunità in esilio. Queste drammatiche trasformazioni sono frutto di chi opprime il popolo palestinese e sono da inserire all’interno di una strategia che ha tentato di mutare la dispersione geografica in dispersione politica mediante una costante marginalizzazione dei profughi rinchiusi nei campi dei paesi arabi o emigrati in Europa e nel resto del mondo.

Chi lotta quotidianamente al fianco della popolazione palestinese è consapevole di farlo con la dignità di chi sta resistendo per ottenere giustizia e che questa non è solo la lotta del popolo palestinese ma di tutti gli oppressi. Vogliamo manifestare insieme a tutto il popolo palestinese, ovunque esso sia ed incitarlo a resistere con coraggio: invitiamo tutti ad aderire e sostenere la campagna di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni (BDS) cercando di dare voce alla nostra profonda indignazione contro la politica oppressiva sionista ed i suoi sostenitori. Manifestiamo tutti contro la politica coloniale israeliana e ci poniamo al fianco della resistenza palestinese per chiedere giustizia e liberazione del popolo palestinese“.

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