26 Dicembre 2024 08:41

26 Dicembre 2024 08:41

Qualità della vita 2021: Imperia peggiore provincia del nord Italia nonostante il miglior clima. Lo studio

In breve: L’indagine si basa su 90 indicatori provinciali, suddivisi in sei macro-categorie (ciascuna composta da 15 indicatori).

È ancora una volta impietoso per la provincia di Imperia il quadro delineato dalla consueta analisi del “Sole 24 Ore” sulla “Qualità della vita” in Italia.

Ad eccezione del primo posto per la qualità del clima, che si riconferma anche quest’anno, il nostro territorio evidenzia numerose lacune e criticità, specialmente nella categoria “giustizia e sicurezza” e “demografia e società”, ottenendo nella classifica generale il 77° posto (+4 posizioni rispetto al 2020) su 107 province, l’ultima del nord Italia. 

Guadagnate numerose posizioni, invece, nell’ambito di “ambiente e servizi” (+33) e “cultura e tempo libero” (+12).

A condurre la classifica quest’anno è Trieste, seguita da Milano. All’ultimo posto c’è Crotone. L’indagine si basa su 90 indicatori provinciali, suddivisi in sei macro-categorie (ciascuna composta da 15 indicatori): ricchezza e consumi; affari e lavoro; ambiente e servizi; demografia e salute; giustizia e sicurezza; cultura e tempo libero.

Nell’ambito dell’analisi sono stati raccolti alcuni parametri aggiornati al 2021 (a metà anno, se non addirittura a ottobre) con l’obiettivo di tenere conto della recente ripresa post Covid 2020. 

Qualità della vita 2021: Imperia prima in Italia per clima, ma maglia nera per giustizia e sicurezza

Andando a visionare la classifica più nel dettaglio, ecco i dati che riguardano la provincia di Imperia divisi per macro-aree.

  • Ricchezza e consumi: 65° posto (-17 posizioni rispetto al 2020)

I dati peggiori riguardano il reddito medio annuo da pensione per vecchiaia (97° posto) e la retribuzione media annua dei lavoratori dipendenti (81° posto).

  • Affari e lavoro: 71° posto (+4 posizioni rispetto al 2020)

Male per quanto riguarda le start up innovative (99° posto) e i giovani “neet”, il 31,2% dei giovani tra 15 e 29 anni che non studiano e non lavorano (87° posto). In alto in classifica per quanto riguarda gli infortuni sul lavoro (18° posto), con un dato di 8,6 incidenti gravi ogni 10 mila abitanti, in confronto a una media nazionale di 12.9.

Da segnalare anche il risultato non brillante (61° posto) in merito alla qualità della vita delle donne. L’indice si basa su 12 parametri, tra cui: gap retributivo, gap occupazionale, imprese e sport femminile.

  • Giustizia e sicurezza: 103° (-1 posizione rispetto al 2020)

100° posto per numero di delitti, quasi 4.000 denunce ogni 10.000 abitanti, e per truffe e frodi informatiche, 549 ogni 100 mila abitanti. Perfino ultimo posto per quanto riguarda le denunce di scomparsa di minori 67,6 ogni 1000 abitanti under 18, in confronto a una media nazionale di 14.

  • Demografia e società: 104°  (- 13 posizioni rispetto al 2020)

Tra gli ultimi posti per quanto riguarda il numero di laureati, il 16,7% delle persone tra 25 e 39 anni, in confronto a una media di 26,6%; 101° posto per indice di dipendenza anziani, ovvero gli abitanti di 65 anni e più ogni 100 residenti in età attiva (46%). Primo posto invece nell’ambito del saldo migratorio, ovvero la differenza tra iscritti e cancellati dai registri anagrafici per trasferimento di residenza.

  • Ambiente e servizi: 47° (+ 33 posizioni rispetto al 2020)

Primo posto per indice del clima (calcolato su 10 parametri, tra cui: soleggiamento, ondate di calore, umidità, eventi estremi, piogge). Bene anche per quanto riguarda la qualità della vita dei giovani (indice su 12 parametri, tra cui: aree sportive all’aperto, età media del primo figlio, concerti, discoteche, nunzialità), al 12° posto. 42° posto per raccolta differenziata e 43° per qualità dell’aria. Bene anche per il numero di farmacie (20° posto), 4 ogni 10 mila abitanti, e per la spesa sociale dei Comuni (21° posto).

  • Cultura e tempo libero: 15° posto (+ 12 posizioni rispetto al 2020)

Tra i primi posti (3° e 4°) per numero di bar e ristoranti ogni mille abitanti (rispettivamente 5,3 e 5,9). Decimo posto per numero di librerie ogni 100 mila abitanti (10,5). Non molto negativi gli effetti del Covid sui campionati sportivi (21° posto).

Per le classifiche complete:

Condividi questo articolo: