Il commissario ad acta per l’Ambito idrico Gaia Checcucci ha presentato questa mattina il Piano d’Ambito, soffermandosi sulle esigenze economiche per garantire il salvataggio e la prosecuzione dell’attività alla società pubblica Rivieracqua. Senza nascondere la necessità di cedere delle quote a privati.
Previsto un aumento delle bollette dell’8,45%. Tariffa unica nel 2022
Spiega la Checcucci: “L’apporto minimo indispensabile per garantire la continuità di Rivieracqua è di 25 milioni di euro, da recuperare attraverso la cessione a privati del 35% della società”. L’obbiettivo, sempre secondo la Checcucci è di riuscire a risanare la società e pagare i debiti ai molti creditori, per lo più imprese del territorio, “in 3 anni e mezzo, ripagando i creditori nella misura del 100%”. E per raggiungere questo obbiettivo, sempre secondo il commissario ad acta dell’Ambito idrico servirebbe un capitale privato “minimo di 25 milioni” di euro.
Per quanto riguarda le tariffe, si punta a giungere alla tariffa unica nel 2022, procedendo nel frattempo a organizzare e definire con puntualità la riscossione delle bollette attualmente vigenti sul territorio, che dovranno essere omogenizzate fra loro, con un aumento previsto dell’8,45%.
A farsi avanti per l’affitto di impresa è stata la società ingauna Acquedotto di San Lazzaro
C’è però una novità nella vicenda di Rivieracqua. Acquedotto di San Lazzaro, società privata di Albenga, che già nel 2018 aveva avanzato l’inascoltata proposta di un acquedotto alternativo al Roja per mettere in sicurezza il Golfo Dianese dalla crisi idrica, ha infatti inviato una lettera al commissario Gaia Checcucci, proponendo una sorta di affitto di azienda di Rivieracqua, che consentirebbe alla fine del periodo di riavere una società interamente pubblica. Acquedotto di San Lazzaro, fra l’altro, risulta fra i principali creditori di Rivieracqua.
Scrive l’amministratore della società, Camillo Errile: “Acquedotto San Lazzaro S.p.A. sta valutando, unitamente a imprese associate all’ANCE, anch’esse creditrici di Rivieracqua S.c.p.a. per rilevanti importi, la possibilità di presentare una proposta diretta al superamento dell’attuale situazione di indebitamento di Rivieracqua S.c.p.a. mediante una gestione oculata del servizio, comprensiva dell’esecuzione dei pertinenti interventi di manutenzione sulle condotte e gli altri impianti, per un periodo di tempo limitato. AI termine di detto periodo, una volta risanata l’azienda e azzerato il debito, proseguirà la gestione totalmente pubblica del S.I.I. (Sistema idrico integrato).
Entro gennaio possibile la proposta di affitto per cinque anni
Sono in corso di approfondimento l’individuazione dello strumento da utilizzare – si pensa a un affitto d’azienda, ad esempio per un quinquennio – nonché le condizioni da proporre, incluso il canone di affitto. Segnaliamo che al fine di perfezionare la proposta occorre, tra l’altro, acquisire la relazione che KPMG ha avuto l’incarico di redigere per conto di codesta Rivieracqua S.c.p.a., che conterrà elementi utili e indispensabili per le verifiche di carattere economico finanziario e tecnico da porre a base della proposta.
Qualora detta relazione potesse essere usufruibile in tempi brevi, potremmo essere in grado di formulare la nostra manifestazione di interesse per la seconda metà del mese di gennaio”.