24 Dicembre 2024 21:26

24 Dicembre 2024 21:26

Carcere Sanremo: detenuto dà fuoco alla cella, gravissimo. Intossicati cinque agenti di Polizia Penitenziaria

In breve: Ennesimo episodio di violenza nel carcere di Valle Armea, a Sanremo.

Ennesimo episodio di violenza nel carcere di Valle Armea, a Sanremo. Un giovane detenuto magrebino, M.R., con problemi pischiatrici, è rimasto gravemente ustionato nell’incendio della propria cella.

Sanremo: cella in fiamme, detenuto gravissimo

Il detenuto, ritenuto particolarmente violento, secondo una prima ricostruzione, avrebbe dato lui stesso fuoco alla propria cella per protestare contro la mancata concessione di una stufa.

Fondamentale l’intervento di cinque agenti della Polizia Penitenziaria che sono riusciti a strappare il giovane magrebino dalle fiamme prima che rimanesse ucciso. Il detenuto ha riportato ustioni gravissime ed è stato trasporto in elicottero, in codice rosso di massima gravità, al centro grandi ustionati di Villa Scassi, a Genova.

Cinque agenti sono rimasti intossicati, nessuno dei quali fortunatamente in modo grave, e trasportati per accertamenti al Pronto Soccorso. Sul posto sono intervenuti i militi della croce verde di Arma di Taggia e Sanremo e i volontari di Soccorso Sanremo.

“La Casa di Reclusione di Sanremo – si legge in una nota del Segretario Regionale Osapp (Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria) Rocco Roberto Meliha bisogno di un cambiamento totale in tutti punti di vista . Oramai è un dato di fatto questo istituto è una bomba ad orologeria , cosa dobbiamo aspettarci , quanto ancora dobbiamo subire tutto ciò? Abbiamo bisogno del supporto delle istituzioni per cambiare e migliorare la qualità del lavoro all’interno .

Questi soggetti con tali patologie dovrebbero essere allocati in strutture idonee in modo tale da essere seguiti da personale specializzato. Per questi colleghi che ogni giorno con sacrificio e spirito di corpo svolgono e affrontano tali eventi critici , va data una gratificazione, elogio un encomio per come hanno affrontato il tutto”.

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