23 Novembre 2024 22:43

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23 Novembre 2024 22:43

IMPERIA. RT A UN PASSO DAL BARATRO. L’ASSESSORE ARIMONDO: “DISDETTA CONTRATTAZIONE SECONDO LIVELLO NON SAREBBE UNA TRAGEDIA”

In breve: Il presidente della Provincia Luigi Sappa: "Abbiamo chiesto un incontro ufficiale a livello di Regione Liguria per cercare di arrivare a una quadratura di accordo che consenta di andare con la dovuta serenità incontro al futuro"

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Al termine del tavolo tecnico, poi bruscamente interrotto, tra Provincia di Imperia, Regione Liguria, Riviera Trasporti e Sindacati, i vertici della Provincia (il presidente Luigi Sappa e gli assessori Antonio Parolini e Ornella Arimondo) e della Riviera Trasporti (il neo presidente Gianfranco Benzo, il consigliere Giancarlo Ghinamo, il direttore generale Sandro Corrado e i restanti componenti del cda) hanno incontrato i giornalisti.
Argomento lo stop alle trattative per la messa in sicurezza finanziaria della Riviera Trasporti. Per coprire il disavanzo di 2 milioni e 800 mila euro, mancano all’appello gli 800 mila euro promessi dalla Regione Liguria (gli altri 2 milioni sono frutto di un accordo già sottoscritto tra azienda e lavoratori) che, però, questa mattina, ha annunciato, tramite l’assessore Enrico Vesco, di non essere in grado di reperire.

LUIGI SAPPA, PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI IMPERIA

“Le parti avevano preso degli impegni. Cosa deve fare la Provincia? Cosa deve fare l’azienda? Cosa devono fare i soci e i sindacati? Cosa le Regione? In particolare la Provincia doveva avviare allineare tutti i Comuni all’accordo di programma che sostanzialmente vede la partecipazione di tutti i Comuni, nessuno escluso, per contribuire al Trasporto Pubblico Locale. Noi abbiamo in tempi molto ravvicinati fatto quattro riunioni con i Sindaci del territorio e alla fine siamo arrivati a una bozza di intesa molto equilibrata, già condivisa da alcune amministrazioni e prese in esame da una plularità di Sindaci, soprattutto quelli dell’entroterra”.

I Comuni dell’entroterra pagano importi di entità contenuta. Chiusavecchia paga 3 mila euro, Montalto 2 mila euro, Montegrosso 869. In sostanza tutto questo consentiva di mettere insieme un importo che, congiuntamente all’azione dell’azienda e delle organizzazioni sindacali, consentisse di recuperare quella differenza che rappresenta il disequilibrio aziendale e che si aggira intorno ai 2 milioni e 800 mila euro. I sindacati e l’azienda hanno fatto un egregio lavoro e sono arrivati a un protocollo d’intesa, recuperando 2 milioni di euro. Noi con i Comuni abbiamo messo in cantiere un importo di circa 700 mila euro, di cui 200 mila per i piccoli Comuni e 500 per i Comuni grossi. Tutto questo per consentire alla Regione di ricercare o di individuare forme di sostegno economico anche attraverso anticipazioni o contribuzioni al fine di accompagnare il percorso intrapreso relativo al tpl a livello regionale. A regime, dal 2015, nessuno escluso, tutti i Comuni della provincia pagheranno. Va da se, che nel 2014, questa fase di accompagnamento richiedeva l’intervento da parte della Regione Liguria. Così eravamo rimasti e così pensavamo che stamane saremmo andati a definire. Purtroppo noi, l’azienda e le organizzazioni sindacali ci siamo trovati in difficoltà a fronte di un manifestata indisponibilità della Regione a intervenire in questo percorso”.

La riunione è stata così aggiornata per dare modo alle parti, noi di approfondire con i Comuni questa fase, perché ci si confronta con 67 Comuni e ci vuole il tempo necessario per definire tutti gli aspetti, la Regione al suo interno vedrà come intervenire su sollecitazione di Sua Eccellenza il Prefetto. Abbiamo chiesto un incontro ufficiale a livello di Regione Liguria per cercare di arrivare a una quadratura di accordo che consenta di andare con la dovuta serenità incontro al futuro”.

GIANFRANCO BENZO, PRESIDENTE RIVIERA TRASPORTI

Come mai Rt è andata in difficoltà? Perché sul trasporto pubblico locale c’è una legge, chiamiamola di riferimento, che nel regolamento europeo viene formalizzata nel 2007, e dice che i proventi per un’azienda di trasporto pubblico locale devono essere determinati per il 35% dalla vendita dei biglietti, mentre il 65% è una compensazione, legata alla contribuzione, da parte del pubblico. E’ evidente che nel giro dell’ultimo anno e mezzo c’è stata una riduzione del percorso kilometrico di quasi un milione e mezzo di chilometri. Ora, se voi fate un contro banale. Per la velocità commerciali degli autobus della Riviera Trasporti, che è mediatamente di 25 km all’ora, tenete presente cosa vuolidire una riduzione di un milione e mezzo di kilometri. Pensate quanto personale è in eccedenza. Tutto questo comporta una sottoutilizzazione del lavoro. Questa è stata la motivazione che si arrivati alla riduzione dei ricavi. Senza diminuire i costi, dunque, non si può andare avanti”.

ORNELLA ARIMONDO, ASSESSORE PROVINCIALE AI TRASPORTI

L’assessore Vesco era venuto qui con noi a incontrare i sindacati per vedere di scongiurare la disdetta della contrattazione di secondo livello. Dinnanzi al Prefetto aveva preso formalmente l’impegno. La disdetta, preciso, sarebbe un modo per evitare i licenziamenti, riducendo una serie di accordi, sottoscritti dal ’77 a oggi, magari eliminandone anche alcuni. Quindi non è che sia una tragedia enorme la disdetta della contrattazione di secondo livello. Può significare anche qualche perdita in denaro di stipendi, però non sarà di grandi dimensione. Ad ogni modo, per scongiurare i licenziamenti, che già l’azienda aveva scongiurato pensando alla disdetta, l’assessore Vesco aveva proposto di trovare altre strade e aveva preso l’impegno come Regione di intervenire, dando atto che l’azienda continua a perdere mensilmente una cifra considerevole. Aveva preso l’impegno di reperire i fondi in Regione. Noi pensavamo che avendo promesso vagamente questa cosa i margini potesse averli in casa propria. Contestualmente è stato proposto alla Provincia di convincere i Comuni a trovare un equilibrio condiviso contribuendo, ognuno per la propria parte, con una quota nel 2015 in modo tale da rimettere in senso l’azienda”.

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