23 Novembre 2024 12:31

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23 Novembre 2024 12:31

Imperia: rientra in Italia nonostante il decreto di espulsione, 27enne assolto il Tribunale. “Il fatto non costituisce reato”/La storia

In breve: Nel 2018 era stato accompagnato coattivamente in Albania dopo essere stato trovato in Italia senza documenti, con il divieto di fare ritorno nel nostro Paese per cinque anni. 

Arrestato per essere rientrato in Italia violando un decreto di espulsione, è stato assolto in Tribunale a Imperia perchè il fatto non costituisce reato. Protagonista della vicenda un 27enne albanese.

Imperia: assolto 27enne in tribunale

Nel dettaglio, il 27enne, incensurato, era stato fermato dalla Polizia nei giorni scorsi nell’ambito di alcuni controlli di routine. A seguito delle verifiche degli agenti, il giovane albanese era risultato interessato da un provvedimento di espulsione. Nel 2018 era stato infatti accompagnato coattivamente in Albania dopo essere stato trovato in Italia senza documenti, con il divieto di fare ritorno nel nostro Paese per cinque anni. 

Ieri mattina, in Tribunale, a Imperia, si è tenuto il processo per direttissima al termine del quale il giovane albanese è stato assolto dall’accusa di essere rientrato in Italia prima del tempo, perchè il fatto non costituisce reato. Il motivo? Il legale del 27enne, l’avvocato Ramadan Tahiri, del foro di Imperia, è riuscito a dimostrare, documenti alla mano, che il giovane albanese prima di rientrare in Italia aveva consultato un avvocato che, dopo un controllo, gli aveva comunicato l’avvenuta cancellazione dal Sistema di Informazione di Schengen (è un sistema d’informazione in cui sono segnalati oggetti rubati e persone ricercate dalla polizia a scopo di estradizione, colpite da un divieto d’entrata o scomparse). Da qui la decisione di far ritorno in Italia. 

In aula è emerso che il Sistema di Schengen provvede a una sorta di backup dei dati ogni tre anni. Probabilmente per un problema tecnico il decreto di espulsione del 27enne albanese non è stato reinserito al riaggiornamento del database . Un errore di cui il 27enne albanese non poteva essere a conoscenza. Da qui l’assoluzione.

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