8 Novembre 2024 08:26

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8 Novembre 2024 08:26

Imperia: “gravi irregolarità contabili”. Corte dei Conti, dure contestazioni al Bilancio del Comune. Nel mirino le somme urgenze

In breve: All'amministrazione non è bastato essere in linea con gli obiettivi finanziari intermedi del piano di riequilibrio per ottenere un giudizio positivo dall'Organo Contabile.

La Corte dei Conti ha riscontrato gravi irregolarità contabili nel bilancio 2020 del Comune di Imperia. Lo si evince dall’ultima relazione, depositata lo scorso 23 dicembre. Nel mirino, in particolare, somme urgenze e debiti fuori bilancio.

All’amministrazione guidata dal Sindaco Claudio Scajola non è bastato essere in linea con gli obiettivi finanziari intermedi del piano di riequilibrio per ottenere un giudizio positivo dall’Organo Contabile.

Per quanto riguarda il piano di riequilibrio, si legge nella relazione della Corte dei Conti, il Comune di Imperia sta proseguendo nel suo percorso di risanamento del disavanzo, anche se nel 2020 “la gestione finanziaria non ha prodotto il previsto ripiano di un’ulteriore quota di disavanzo”.

“A fine esercizio 2020 – si legge nella relazione il disavanzo di amministrazione è aumentato rispetto al livello raggiunto al termine del precedente esercizio 2019 e, quindi, la gestione finanziaria dell’esercizio 2020 non ha prodotto il previsto ripiano di un’ulteriore quota di disavanzo. Ciò nonostante, e facendo salva la riserva precedentemente espressa circa l’attendibilità dei risultati finanziari a consuntivo 2020 in relazione alle potenziali criticità riguardanti alcuni debiti fuori bilancio riconosciuti nel 2021, si può al contempo osservare che, grazie alla maggior quota di disavanzo ripianata a fine esercizio 2019 rispetto alle previsioni del Piano di riequilibrio, il risultato di amministrazione al 31 dicembre 2020 si colloca in linea con l’obiettivo intermedio stabilito dal Piano per tale scadenza.

L’attuazione delle varie misure adottate nel Piano sul versante sia delle entrate che delle spese avrebbe dovuto contribuire al riassorbimento del disavanzo di amministrazione per un totale di euro 1.775.103. Secondo le rilevazioni definitive effettuate sulla base delle risultanze del conto consuntivo 2020, i benefici finanziari dei vari interventi, valutati nel loro complesso e comprensivi dei fondi ricevuti a ristoro degli effetti da COVID-19, si sono effettivamente prodotti per euro 3.265.617,35, dando quindi luogo ad un recupero di risorse ai fini del riequilibrio superiore di euro 1.490.514,35 rispetto a quanto preventivato.

La principale causa di questo scostamento positivo è rappresentata dalla riduzione degli oneri dell’indebitamento a seguito della parziale rinegoziazione dei mutui avvenuta nel 2020. Altra voce di spesa in cui sembra essersi realizzato un risparmio superiore alle previsioni è quella relativa agli oneri per il personale”.

Tra le voci nettamente migliorate rispetto al passato, la gestione dei parcheggi, in capo al Comune e non più alla Go Imperia (+ 600 mila euro per le casse comunali), degli asili nido, il cui servizio è stato privatizzato (+ 800 mila euro), e del personale, con la riduzione dei dirigenti (+ 100 mila euro).

Per quanto riguarda, invece, la Tari, la Corte scrive che: “dovranno essere attentamente valutati gli effetti finanziari peggiorativi generati dalla decisione, adottata dal Comune in relazione all’emergenza sanitaria, di aumentare la soglia ISEE per poter beneficiare dell’esenzione totale dal tributo”.

Infine, la Corte si sofferma sulla situazione di cassa. “Nel 2020 -si legge – si registra un nuovo peggioramento della situazione di cassa, con anticipazioni di tesoreria utilizzate per n. 204 giorni complessivi e fino ad un’esposizione massima di euro 11.343.845, mentre alla fine dell’esercizio risultano anticipazioni ancora da restituire al tesoriere per euro 3.595.713, 83 […] sebbene l’indice di tempestività dei pagamenti relativo al 2020 mostri valori virtuosi e in ulteriore miglioramento, la situazione della liquidità dell’Ente continua ugualmente a rappresentare motivo di preoccupazione“.

A influenzare negativamente la situazione di cassa, specifica la Corte nella relazione “l’emissione del ruolo TARI a saldo con previsione del pagamento rateizzato fino al primo trimestre del 2021, nonché gli acconti erogati agli appaltatori in relazione ad opere pubbliche finanziate con contributi statali e/o regionali il cui incasso è subordinato a successiva rendicontazione”.

Imperia: Corte dei Conti, ecco le gravi irregolarità contabili contestate

Nel dettaglio, la Corte dei Conti rileva gravi irregolarità relative a lavori di somma urgenza, per un totale di circa 2 milioni di euro, in particolar modo per la mancanza di copertura finanziaria. Gli interventi nel mirito sono il rifacimento della copertura del Teatro Cavour e i lavori di messa in sicurezza a seguito di eventi alluvionali (in particolare, opere marittime a difesa del Porto di Oneglia).

Le contestazioni del 2020

  • grave irregolarità contabile rinveniente nella deliberazione consiliare n. 3 del 12 febbraio 2020, relativa a lavori di somma urgenza per rifacimento copertura teatro Cavour, per euro 118.616,46,43 (parere Collegio dei revisori n. 93 del 28 gennaio 2020) e nella deliberazione consiliare n. 40 del 25 maggio 2020, relativa a lavori di somma urgenza a seguito eventi calamitosi del 20 dicembre 2019, per euro 1.250.000, (parere Collegio dei revisori n. 109 del 22 maggio 2020), consistente nella mancata appostazione dei mezzi finanziari a copertura delle nuove spese (cfr. art. 193, comma 3 e art. 194, comma 3, del TUEL) e nella mancata indicazione dei capitoli di spesa a cui i nuovi impegni sono imputati.
  • la grave irregolarità contabile rinveniente nella deliberazione consiliare n. 25 del 8 maggio 2020, relativa a lavori di somma urgenza a seguito eventi calamitosi del novembre 2019, per euro 783.458,19 (parere Collegio dei revisori n. 106 del 20 aprile 2020) e nella deliberazione consiliare n. 54 del 30 luglio 2020, relativa a sentenza esecutiva, per euro 3.203,05, (parere Collegio dei revisori n. 126 del 25 luglio 2020), consistente nella mancata appostazione dei mezzi finanziari a copertura delle nuove spese (cfr. art. 193, comma 3 e art. 194, comma 3, del TUEL).

I riflessi sul bilancio

“In sede di contraddittorio il Comune ha dimostrato che tutti i debiti fuori bilancio riconosciuti nel 2020 sono stati effettivamente imputati alla competenza di capitoli di spesa dell’esercizio. Ne consegue che, nelle fattispecie in questione, non ricorre l’ipotesi di fraudolenta traslazione della registrazione di poste di spesa ad esercizio successivo, preordinata all’alterazione dei risultati della gestione finanziaria da porre a confronto con gli obiettivi intermedi fissati nel Piano di riequilibrio. Il Comune non ha invece chiarito se sono stati poi effettivamente acquisiti gli specifici finanziamenti attesi a a copertura dei lavori di somma urgenza relativi, rispettivamente, al rifacimento della copertura teatro Cavour (euro 118.616,46,43), alle opere marittime a difesa del Porto di Oneglia (euro 1.250.000) e agli interventi conseguenti agli eventi calamitosi del novembre 2019 (euro 783.458,19)”.

Le contestazioni del 2021

Per il 2021 la Corte solleva dubbi su debiti fuori bilancio per intervenute sentenze esecutive, pari a 71.282,17 euro (“nessuno dei contenziosi cui si riferiscono i provvedimenti giurisdizionali in questione è stato segnalato, sia nelle relazioni del Dirigente responsabile del Settore Affari Legali e Contratti, sia come passività
potenziali nelle dichiarazioni periodiche dei competenti responsabili di settore”) e debiti fuori bilancio per lavori di somma urgenza pari a 158.500 euro (“il riconoscimento potrebbe ingenerare analoga riserva in termini di inattendibilità dei risultati contabili relativi all’esercizio medesimo, ove si considerasse che il verbale di somma urgenza e la perizia giustificativa intervenute nello svolgimento della procedura recano le date, rispettivamente, del 28 e 29 ottobre 2020. L’ordinazione di tale spesa, infatti, è sostanzialmente avvenuta ancora nel 2020, per essere poi effettivamente imputata all’esercizio 2021, ma avrebbe dovuto essere segnalata come passività potenziali a fine esercizio 2020 nella dichiarazione del responsabile del servizio competente”.

I riflessi sul bilancio

“Gli effetti di tali potenziali irregolarità sono sostanzialmente assorbiti dal già considerato accantonamento prudenziale di euro 1.000.000 disposto come Fondo per altre passività potenziali in aggiunta alla quota accantonata a titolo di Fondo contenzioso. Tale posta, infatti, è stata iscritta a copertura, non solo (come visto) dei rischi di soccombenza giudiziaria remoti ed ulteriori rispetto a quelli considerati ai fini del Fondo contenzioso, ma anche dei rischi di soccombenza in vertenze di minor valore e rilievo non considerate nella relazione del Settore Legale, nonché delle spese per lavori di somma urgenza sostanzialmente ordinate nel 2020, per poi essere riconosciute come debiti fuori bilancio nel corso del 2021″.

Le note di richiamo a Comune e Collegio dei Revisori

La Corte invita:

  • il Comune di Imperia ad osservare puntualmente la disciplina relativa al riconoscimento dei debiti fuori bilancio di cui agli artt. 191-194 TUEL;
  • il Collegio dei revisori a espletare rigorosamente, in sede di pareri di regolarità contabile sui provvedimenti di riconoscimento dei debiti fuori bilancio, le verifiche riguardanti il pieno e puntuale rispetto delle disposizioni di cui agli artt. 191-194 TUEL;
  • il Collegio dei revisori altresì ad adempiere, in occasione dei futuri monitoraggi sullo stato di attuazione del Piano di riequilibrio effettuati sulla base di risultanze consuntive definitive degli esercizi osservati, alle seguenti prescrizioni, aggiuntive rispetto a quelle dettate nella deliberazione di questa Sezione n. 125/2019/PRSP:
  • produrre prospetti analoghi a quelli riportati nella Sezione Seconda del Piano di riequilibrio, rispettivamente, al punto 8.1 (pag. 31), al punto 9.1 (pag. 32) e al punto 10 (pagg. 37-39), in cui le previsioni del Piano stesso siano messe a confronto con i dati omogenei da consuntivo degli esercizi finanziari conclusi;
  • fornire, eventualmente anche tramite richiamo ai previsti prospetti contenuti nella relazione sulla gestione allegata al rendiconto, non solo l’elencazione delle voci specifiche che compongono le quote vincolate e destinate sul risultato di amministrazione, ma anche gli eventuali utilizzi, provvedimenti di svincolo o altri sviluppi intervenuti nel corso dell’esercizio osservato relativamente all’importo di tali quote esistente all’inizio dell’esercizio stesso.

Il bilancio 2020

“Secondo i dati certificati dall’Amministrazione – scrive la Corte – con il parere positivo dell’organo di revisione economico-finanziaria, alla fine del 2020 il Comune di Imperia consegue un risultato nominale di amministrazione di euro 23.829.214,13, nell’ambito del quale, dopo l’applicazione delle varie quote accantonate, vincolate e destinate agli investimenti, si distingue un disavanzo in termini di parte disponibile negativa, pari a euro 15.840.613,95″.

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