Il Comitato Provinciale di Imperia del partito della Rifondazione Comunista interviene, tramite una nota stampa, in merito alla questione degli Ospedali.
Imperia: ospedale, parla Rifondazione Comunista
“Il Comitato Provinciale di Rifondazione Comunista non intende entrare nelle sterili e grottesche questioni interne al centro-destra, ma quando esse influenzano i diritti costituzionali della popolazione è dovere nostro prendere posizione.
Le diatribe post elezioni provinciali fra i tre paladini del centro-destra Biancheri, Toti, Scajola, con la sconfitta netta del Sindaco matuziano, testimoniano un’acredine che ricade sugli imperiesi tutti.
La rivendicazione del Sindaco Biancheri probabilmente cadrà nel vuoto per intenzione del Presidente Toti, considerata l’onnipotenza autoconferitasi, che in realtà il reparto lo desidera ad Imperia.
Sottolineiamo con forza l’importanza dell’unità complessa di Ostetricia e Ginecologia in funzione anche della Breast-Unit meglio conosciuta come Senologia che per posti letto e servizi dipende da ostetricia ed ha sede al Borea di Sanremo insieme a oncologia.
Ci ritroviamo a dover sottolineare l’ovvio, ovvero l’importanza della suddetta specialità, che da tempo si tende a relegare a ruolo secondario, in un contesto territoriale dove il tumore al seno continua a registrare numeri considerevoli.
Toti da tempo, strumentalizza in modi talora volgari la pandemia e l’emergenza sanitaria connessa per soddisfare ambizioni di parte. La nostra ASL che è sotto di organico di ben 52 medici ospedalieri, a causa di scellerate riduzioni di spesa, sta affrontando il COVID grazie alla presenza sul territorio di tre unita ospedaliere da tempo strenuamente difese.
È stato infatti possibile dedicare il Borea di Sanremo quasi esclusivamente alla cura di pazienti Covid. Siamo ancora sicuri di volere un Ospedale Unico? Si stanno delineando gli assetti politici per gestire eventuali fondi in arrivo dal Pnrr”.