23 Novembre 2024 03:30

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23 Novembre 2024 03:30

Decreto anticovid: parla Premier Draghi: “Non vaccinati occupano i 2/3 delle terapie intensive. Sono il nostro principale problema”

In breve: Conferenza stampa del Premier Draghi sull'ultimo decreto anticovid. Sulla scuola: "I docenti sospesi perchè hanno deciso di non vaccinarsi sono lo 0,72%".

“La grande parte dei nostri problemi è dovuta ai non vaccinati, che occupano i due terzi delle terapie intensive”. Lo ha detto nel corso della conferenza stampa sull’ultimo decreto anticovid il Premier MarioDraghi, affiancato dal Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, dal Ministro della Salute Roberto Speranza e dal Portavoce del Comitato Tecnico Scientifico Silvio Brusaferro.

Decreto anticovid: la conferenza del Premier Draghi

“Quasi l’80% della popolazione ha terminato il ciclo vaccinale principale – ha spiegato Draghi – Il 40% ha già completato la terza dose. La grande parte dei nostri problemi è dovuta ai non vaccinati, che occupano i due terzi delle terapie intensive. I non vaccinati hanno molte più possibilità di contrarre la forma grave della malattia, per questo, ancora una volta, lancio un appello a vaccinarsi per chi non lo ha ancora fatto.

Con questa occupazione ospedaliera anche chi non ha il Covid si trova in situazioni di difficoltà. Ci troviamo, ad esempio, davanti a cure posposte. I colori delle regioni, il grado di costrizione a cui siamo sottoposti, dipendono dai parametri delle ospedalizzazioni. Quindi quanto più riduciamo la pressione dei non vaccinati sul grado di ospedalizzazione, tanto più saremo liberi

Anche nel 2021 abbiamo avuto un numero di morti tragicamente alto, ma certamente inferiore al 2020, nonostante le tante riaperture. C’è stata anche una crescita dell’economia, pari al 6%, rispetto al -9% dello scorso anno. Per quanto riguarda le scuole, le abbiamo riaperte così come in tutti gli altri Stati europei. 

Siamo stati i primi a introdurre l’obbligo vaccinale per molte categorie professionali. La settimana scorsa siamo intervenuti anche per disciplinare lo smart working, nel pubblico e nel privato. Abbiamo introdotto l’obbligo vaccinale per chi ha più di 50 anni e lo abbiamo fatto sulla base dei dati che ci dicono che chi ha più di 50 anni ha un rischio maggiore di contrarre la malattia in forma grave.

In questi anni abbiamo affrontato tante sfide, superandole con determinazione. Tutti motivi per pensare che ci riusciremo anche questa volta.

Roberto Speranza (Ministro della Salute)

L’ISS ha stilato un grafico costruito sulla base di 100 mila abitanti. Tra i non vaccinati, 23,2 persone su 100 mila finiscono in terapia intensiva. Quando si passa ai vaccinati con 2 dosi da più di 4 mesi, il dato crolla clamorosamente a 1,5. Scende a 1 se la vaccinazione è entro i 4 mesi e con il booster si va a 0,9. Questo grafico spiega il senso del decreto che abbiamo approvato. Se vogliamo ridurre la pressione sui nostri ospedali, salvare vite umane e far ripartire il paese, la strada è ridurre l’area dei non vaccinati. Una scelta che ha piena e compiuta evidenza scientifica”.

Patrizio Bianchi (Ministro dell’Istruzione)

“I docenti sospesi perchè assenti dal 15 dicembre, per più di 4 giorni, in modo ingiustificato, quindi quelli che hanno deciso di non vaccinarsi, sono lo 0,72%, quindi il 99% ha deciso di vaccinarsi. Questo il senso di responsabilità dei nostri docenti. Ad oggi gli assenti perchè positivi o in quarantena sono il 6% , fra gli studenti il 4,5%. Stiamo controllando la situazione perchè abbiamo operato con attenzione in tutto questo periodo. Laddove ci saranno situazioni particolari ci sarà anche la dad, utilizzata in tempi specifici.

I Comuni che hanno firmato ordinanze di chiusura sono lo 3,07 % del totale. Non è dilagante questa questione, è contenuta. Le scuole oggi hanno riaperto tranne in Campania e Sicilia che hanno utilizzato 3 giorni di vacanza disponibili nel calendario. Abbiamo assunto 60 mila insegnanti con concorso e a settembre avevamo tutti i supplenti annuali. Laddove ci sia ulteriore ricorso alla DAD sarà all’interno delle regole che abbiamo stilato. Abbiamo a cuore i nostri ragazzi e le nostre ragazze”.

 

 

 

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