“Quella del Torrente Impero è una situazione inqualificabile. Il Sindaco Scajola dia delle risposte”. Lo ha dichiarato al nostro giornale Lucio Sardi, segretario provinciale di Sinistra Italiana, presente questo pomeriggio alla foce del torrente insieme ai tecnici di Arpal e ai Carabinieri Forestali per verificare lo stato dell’arte.
Imperia: fogna scarica nel Torrente Impero
Dal 1° ottobre scorso, infatti, con ordinanza contingibile e urgente, il Sindaco Claudio Scajola ha vietato la balneazione su tutto il litorale e autorizzato l’attivazione degli scarichi fognari di emergenza per permettere i lavori, affidati alla società Marittima Service Group, di riparazione del tubo di mandata del depuratore (che almeno dal settembre 2020, complice una rottura, scaricava reflui fognari non perfettamente depurati a due passi dalla costa, invece che a 1.5 km al largo e a 30 metri di profondità). Di fatto, dunque, le fogne, complice lo stop al depuratore, scaricano direttamente nei corsi d’acqua, per lo più al largo.
Tra gli scarichi di emergenza ne esiste però uno proprio alla Foce del Torrente Impero. Una volta ogni ora, per circa 15 minuti, scarica nel torrente, proprio dove negli ultimi anni si è formato un vero e proprio ecosistema naturale con germani, oche, garzette, aironi e gatti.
L’odore è insopportabile, e sull’acqua, tanto torbida da non vedere il fondale del torrente Impero, sia alla foce che più a monte, spuntano bolle e macchie, come evidenziato chiaramente dalle immagini.
Una situazione che si protrae ormai da mesi (dall’ottobre scorso) e che non ha tempistiche certe. Teoricamente illegale, ma resa “temporaneamente legale” dall’ordinanza del Sindaco, giustificata dall’urgenza dei lavori al depuratore.
A riguardo, però, i dubbi sono tanti, come evidenziato dal segretario provinciale di Sinistra Italiana Lucio Sardi. Dalle modalità di scarico, attraverso un tubo penzolante, allo stato dei lavori, iniziati oltre 3 mesi fa e fermi al momento del sopralluogo di Arpal e Carabinieri Forestali, sino alla tempistica. Per quanto tempo ancora l’Impero (e il tratto di mare di fronte, che costeggia il parco urbano, collegato al Torrente da una tubatura) potrà sopportare il continuo scarico di reflui fognari senza andare incontro a gravi fenomeni di inquinamento?
Quello che è certo, al momento è che Arpal e Carabinieri Forestali relazioneranno gli organi competenti sull’esito del sopralluogo.
Torrente Impero: i dubbi di Lucio Sardi e l’appello alle istituzioni
“Ci dovrebbe essere un cantiere per i lavori, ma in verità abbiamo riscontratoche non c’è – dichiara Sardi – Abbiamo visto una situazione in cui non esiste un’area di cantiere attrezzata, c’è una ruspa che ogni tanto si muove. Non si riesce a capire quali possano essere i tempi di conclusione di questo intervento. Nel frattempo abbiamo registrato quella che è una situazione che va avanti da mesi. Gli scarichi del depuratore scaricano direttamente nel letto del fiume, dove esiste un sistema di scarico per il troppo pieno.
Ho assistito a più di uno scarico. Ogni ora si attiva uno scarico da un tubo miseramente penzolante sulla riva dell’Impero, e per un quarto d’ora vengono scaricate acque che lasciano un odore terribile. Un odore che toglie letteralmente il respiro, evidentemente c’è una nebulizzazione di sostanze che non lasciano respirare. Questa è la qualità dell’acqua che viene scaricata. Non è un’acqua trattata, dall’altro lato del fiume c’è un altro scarico del troppo pieno della fogna che scarica direttamente. È una situazione inqualificabile.
Da mesi facciamo i conti con un intervento annunciato, che doveva essere già realizzato, invece c’è un cantiere fantasma. C’è un sistema di emergenza per cui si scarica la fogna direttamente nel letto delfiume. Questa è cosa nota a tutti, ma non trova alcun tipo di esito. Una situazione inaccettabile che va avanti da mesi e temiamo possa andare ancora avanti per mesi.
Che cosa chiediamo alle istituzioni? Bisogna fare chiarezza. Il Sindaco deve dire la verità, troppe volte ha annunciato la realizzazione dei lavori. La situazione è assolutamente nebulosa. Dobbiamo avere risposte chiare e precise sui tempi di realizzazione di questo intervento. Ci vuole chiarezza e serietà. Qua c’è una situazione inaccettabile”.