Anche il Partito Democratico della città di Imperia interviene, tramite una nota stampa, per denunciare la situazione di degrado in città. In particolare, il PD si sofferma sulla foce dell’Impero, dove da quattro mesi, complice lo stop al depuratore, la fogna scarica direttamente nelle acque del torrente, come testimoniato più volte dal nostro giornale.
Dello stesso parere anche Lucio Sardi, segretario provinciale di Sinistra Italiana.
Imperia: fogna scarica nel torrente Impero, la denuncia del Partito Democratico
“Basterebbero i cinghiali? Sì, basterebbero queste fiere che attendiamo ad abbeverarsi alla fontana di Piazza Dante, per dipingere un quadro di non ordinaria ferinitá di una città che stenta ad avviarsi sulla strada non vogliamo dire del turismo, ma almeno del decoro. C’è invece dell’altro. Oltre i crinuti esseri con i quali ogni imperiese può fare incontri ravvicinati non propriamente confortanti, come segnalato sabato, la nostra città offre un panorama davvero poco gradevole.
Vogliamo parlare infatti delle scritte indecenti sui muri? Il fatto che alcune scritte siano state immediatamente rimosse e che in qualche caso i colpevoli, a quanto si dice, siano stati individuati non significa che una pari attenzione sia posta per ogni angolo della città, anzi.
Vorremmo ricordare, e nello stesso tempo ci facciamo portavoce di molti cittadini, che non basta tutelare le zone centralissime e non basta intervenire solo nei casi in cui la scritta colpisca direttamente un bersaglio ( soprattutto se prestigioso).
Vorremo ricordare ancora la situazione indegna, per una città che si osa definire turistica, come il Rio Caramagna quotidianamente presenti odori e sostanze poco raccomandabili, e come il depuratore cittadino che, nonostante i proclami di interventi rapidi, continua a sversare in mare centinaia di litri di liquami fognari tutti i giorni, come ben visibile dal parcheggio Piazza Maestri del Commercio al termine di Via Schiva, con un danno ambientale importante e del quale si preferisce tacere.
Molte zone della città sono abbandonate a sé stesse, offese da un’illuminazione degna del loggiato di un cimitero, regalate a pochi sciamannati che non hanno altro divertimento se non quello di dipingere i riflessi della loro vita su muri che, magari, sono stati appena rimessi a nuovo con esborso di somme considerevoli.
Grazie alla campagna di bonus ristrutturazioni la città si sta rinnovando nel suo look, ci chiediamo se queste pulizie di primavera riusciranno a sopravvivere ai prossimi mesi senza piombare nell’inferno di un inverno di maleducazione da una parte e di incuria e mancata vigilanza dell’altra. Non si chiede molto se non di vigilare, intervenire e…fare luce”