Luigi De Carlo, presidente del Comitato cittadino per l’ambiente, torna a denunciare la situazione alla foce dell’Impero.
Imperia: fogna scarica nel torrente Impero, la denuncia di Luigi de Carlo
“Il Comitato per la Tutela dell’Ambiente e della Salute Pubblica aveva fatto un esposto, inviato tra il 5 ed il 12 Novembre 2021 alla Procura di Imperia, ai Carabinieri Forestali, all’ARPAL e alla ASL1, nel quale veniva chiesto un intervento da parte di questi organi di controllo perché venisse fatta chiarezza sulle responsabilità della situazione creatisi, causa di grave danno all’ambiente e alla salute dei Cittadini.
Purtroppo dopo quasi 4 mesi non ci risulta che sia stato fatto alcun intervento in merito e la situazione non solo è invariata ma è peggiorata.
Considerato che lo sversamento di reflui non trattati interessa non solo il bacino del torrente Impero ma anche il bacino del porto di Porto Maurizio e il litorale di Imperia a causa del fermo del depuratore, necessario per poter riparare il tubo di rilancio a mare dello stesso, sorgono gravi perplessità sulle scelte fatte dall’attuale Amministrazione e sull’atteggiamento degli organi di controllo sopracitati.
Ci si chiede:
- Come mai la riparazione del tubo rotto del depuratore sia stata messa in cantiere soltanto dopo 13 mesi dall’accertamento del guasto soprattutto perché era stato appurato che a causa della cattiva gestione del depuratore le acque scaricate erano solo parzialmente depurate e quindi causa di grave inquinamento.
- Come mai visto il gravissimo danno ambientale (col fermo del depuratore tutta la fogna di Imperia, di Dolcedo e di parte dell’entroterra viene scaricata tal quale a mare lungo la costa) i lavori dopo 4 mesi dall’avvio non vedano ancora la data di completamento. La scelta dell’impresa per l’esecuzione dei lavori, vista la gravità dell’impatto ambientale, avrebbe dovuto essere tale da poter effettuare la riparazione in tempi rapidi.
- Come mai, a quanto ci risulta, gli Enti di Controllo e la Procura non sono ancora intervenuti per sollecitare l’esecuzione di lavori più rapidi e definitivi e per accertare eventuali responsabilità di questa situazione.
- Come mai un impianto di tale importanza come il depuratore di Imperia che tratta non solo i reflui del bacino di Imperia ma anche quelli di Diano e che in futuro è previsto tratti anche i reflui di Santo Stefano, Cervo e Andora, non abbia un tubo di by-pass di emergenza che in caso di guasto possa scaricare i reflui non trattati ad una distanza di 1,5 Km. dalla costa e a 30 mt. di profondità.
I cittadini chiedono risposte chiare perché in mancanza di lavori di adeguamento del sistema fognario in futuro la situazione non potrà che peggiorare”.