Yannick Renzetti, portavoce del sindacato studentesco “Rete degli Studenti Medi Imperia“, interviene in merito alla tragica scomparsa di Lorenzo, 18 anni, travolto e ucciso venerdì scorso da una barra d’acciaio di 150 chili durante uno stage in periferia di Udine.
Muore a 18 anni durante uno stage: intervengono gli Studenti Medi di Imperia
“Nella giornata di oggi in tutta Italia sono presenti presidi e manifestazioni di solidarietà nei confronti della tragedia a cui abbiamo assistito a Udine, poco più di una settimana fa, nell’ambito del PCTO (ex alternanza scuola-lavoro); come Rete degli Studenti Medi di Imperia non possiamo rimanere indifferenti d’innanzi a tale disgrazia: di lavoro non si può morire e di scuola nemmeno.
Questo non è che l’apice del fallimento di una scuola e di un ministero che non garantiscono in nessun modo il diritto allo studio e che scaricano sulle spalle di studenti e professori il peso di tale inefficienza cronica; è dunque ora più che mai necessario ridefinire le prorità di questo paese mettendo finalmente al primo posto l’istruzione, in quanto essa è anche e soprattutto la palestra della nostra democrazia.
L’esito delle nuove sfide che stiamo affrontando e affronteremo nel prossimo futuro, in particolare relative alla crisi climatica, sarà deciso sicuramente dalla capacità della scuola di formare una generazione di cittadini istruiti alla solidarietà e alla sostenibilità; tale compito allo stato attuale delle cose è però impossibile.
Per conquistare il nostro futuro allora, dobbiamo fondare un nuovo modello di scuola che sappia ripartire dagli studenti stessi, divenendo così inclusiva, giusta e solidale: questa è la grande sfida che gli noi in primo luogo dobbiamo raccogliere, così da poter arrivare un giorno a parlare dell’istruzione come vanto, e non più come una vergogna. Che la scuola riparta dagli studenti”.