“A due anni dall’inizio della pandemia ci troviamo nuovamente impossibilitati ad andare a trovare i nostri cari. Possibile non ci possa essere un modo per organizzarsi meglio?”. Queste le riflessioni dei parenti di una degli ospiti della Casa di Riposo Imperia di via Agnesi, dove sono emersi alcuni casi positivi al Covid e, di conseguenza, sono state interrotte le visite.
Imperia: casi positivi in casa di riposo via Agnesi, stop alle visite. L’amarezza dei parenti
“Dopo l’estate in cui siamo riusciti ad andare a trovare i nostri cari nel giardino, in autunno siamo tornati alle visite attraverso un vetro, molto difficili, considerando l’età avanzata e le difficoltà nel sentirsi. Ora, purtroppo, sono state stoppate tutte le visite dopo che sono emersi alcuni casi positivi, tra cui quello di mia zia 92enne (per la seconda volta). Fortunatamente al momento ci fanno sapere che sta bene, ma è un grande dispiacere ritrovarsi in questa situazione.
Sono due anni che ormai i nostri cari devono sopportare un isolamento quasi totale a fasi alterne – raccontano alcuni parenti – è davvero triste questa situazione, specialmente considerando il fatto che ormai l’emergenza non si può più definire tale, in quanto ci conviviamo dal lontano marzo 2020.
Sappiamo che tutto questo non è colpa della Casa di Riposo di via Agnesi in particolare e che loro devono rispettare i protocolli di sicurezza, ma viene da chiedersi come sia possibile che nonostante i dipendenti siano tutti vaccinati e nonostante le visite (fino a quando erano possibili) venissero effettuate attraverso i vetri, il virus è tornato nella struttura. Ora i casi positivi sono perlopiù asintomatici quindi è più difficile identificarli, non sarebbe opportuno fare il tampone agli operatori sanitari ogni due/tre giorni in modo da evitare possibili contagi?”.
La direttrice generale Paola Piatti
“È sufficiente un caso positivo tra gli ospiti per interrompere le visite per tutti e in questo caso ce n’è più di uno – spiega a ImperiaPost la direttrice generale Paola Piatti – Rispettiamo i protocolli di sicurezza dell’Asl. Capiamo assolutamente la preoccupazione e il dispiacere dei parenti, ma lo facciamo per il bene degli stessi ospiti, che sono costantemente seguiti e monitorati. Cerchiamo anche di tenerli in contatto con i parenti tramite le videochiamate. Speriamo si possa tornare al più presto alla normalità”.