23 Novembre 2024 06:49

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23 Novembre 2024 06:49

Imperia: 53enne muore durante immersione, a processo due istruttori. In aula ricostruiti gli ultimi drammatici momenti di vita della vittima

In breve: Manuela Cantoreggi ha perso la vita il 16 giugno 2018, all'età di 53 anni, in seguito a un'immersione a Capo Nero (Sanremo)

Si è svolta lunedì 31 gennaio, in Tribunale a Imperia, l’udienza nell’ambito del processo che vede sul banco degli imputati Michele D’Arcangelo e Muriel Autunnali (difesi dagli avvocati Aldo Cimino e Filippo Zodda), due istruttori subacquei accusati di omicidio colposo per la morte di Manuela Cantoreggi, medico del pronto soccorso dell’ospedale di Varese.

Cantoreggi ha perso la vita il 16 giugno 2018, all’età di 53 anni, in seguito a un’immersione a Capo Nero (Sanremo) per via di “un’embolia gassosa arteriosa, secondaria, a sovradistensione polmonare”, come stabilito dall’autopsia.

Secondo l’accusa, determinanti per il drammatico epilogo furono le responsabilità dei due istruttori che accompagnarono la donna durante l’immersione con il ruolo di guide subacquee e che avrebbero dovuto svolgere anche assistenza tecnica.

Quel giorno, a bordo del gommone, c’erano altri tre istruttori: due si tuffarono separatamente dai due imputati e dalla 53enne, e il terzo rimase sul gommone.

Quest’ultimo è stato sentito, in qualità di testimone, dal giudice monocratico Francesca Minieri (PM Monica Vercesi).

Imperia: sub 53enne morta durante immersione, a processo due istruttori

La testimonianza dell’istruttore a bordo del gommone

“Quel mattino avevamo un’immersione programmata di quattro amici, Manuela si era aggiunta all’ultimo. Era l’unica al di fuori del nostro gruppo. Quando è arrivata abbiamo parlato parecchio mentre montava l’attrezzatura in un’area apposita. Mi ha esposto i corsi e gli aggiornamenti che aveva fatto. L’attrezzatura era sua, le ho dato solo la muta che aveva già usato l’anno prima. Le ho chiesto se funzionava tutto e mi ha detto di sì. Quando ha finito le ho detto di lasciare lì l’attrezzatura che l’avrei portata io sul gommone.

Sono arrivati gli altri 4 subacquei e siamo partiti per l’immersione già programmata. Nel viaggio lei si è messa sulla parte destra del gommone, parlavamo.

Arrivati sul posto abbiamo buttato l’ancora e ci siamo preparati. Sono partiti prima due istruttori, poi gli altri due (gli imputati, ndr). Io ho aiutato Manuela a vestirsi e le ho chiesto ‘sei pronta?’, ha gonfiato il gav (giubbotto assetto variabile, ndr) e si è buttata. 

A un certo punto è riaffiorato Michele D’Arcangelo e mi ha chiamato chiedendomi aiuto. Poi è arrivata Muriel Autunnali con Manuela, che aveva la bava alla bocca. Mi sono subito occupato di lei.

Ricordo che i due istruttori mi hanno detto che Manuela aveva avuto problemi con il gav, che non si gonfiava, e hanno deciso di risalire. Mi hanno anche detto che nella risalita Manuela aveva perso l’erogatore, non so se una o più volte”.

L’udienza è stata rinviata al 7 marzo 2022, giorno in cui verrà disposta una perizia per ricostruire la causa della morte.

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