22 Dicembre 2024 20:51

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Sanremo 2022: i Maneskin tornano da star e Damiano si commuove. Fiorello e l’ironia sui no vax, Achille Lauro si “battezza” sul palco / La prima serata

In breve: Gli attesissimi ospiti, i Maneskin, da vincitori della scorsa edizione, sono tornati sul palco da vere star internazionali, conquistando due meritate standing ovation.

“Bentornati al Teatro Ariston, ci siete mancanti”. Ha esordito così Amadeus all’apertura della 72esima edizione del Festival di Sanremo, commuovendosi per il ritorno del pubblico al Teatro Ariston, dopo l’edizione 2021 a porte chiuse per via della pandemia Covid.

Durante la prima serata si è esibita solo la prima metà (12) degli artisti in gara. Gli attesissimi ospiti, i Maneskin, da vincitori della scorsa edizione, sono tornati sul palco da vere star internazionali, conquistando due meritate standing ovation.

A far corredo a tutti i cantanti che si sono susseguiti, la magnifica orchestra del maestro Leonardo De Amicis, che sarà la colonna sonora di tutte e cinque le serate.

A votare è stata la Giuria dei giornalisti divisa in tre componenti di voto autonome: una giuria della carta stampata e delle tv, una delle Radio e una del web. Da questa prima serata, ne sono usciti trionfanti Mahmood e Blanco con “Brividi”.

Sanremo 2022: ecco la “diretta” della prima serata

Il primo cantante in gara è Achille Lauro, attesissimo, con la canzone “Domenica”, insieme all’Harlem Gospel Choir. Un brano che, a livello sonoro, non stupisce (ricorda molto “Rolls Royce”). Quello che invece non delude è la performance di Lauro, che inscena una sorta di “battesimo” sul palco di Sanremo. Sul suo profilo Instagram, l’artista ha dedicato il gesto a sua madre, pubblicando una foto del proprio battesimo.

Fa ingresso la prima donna che accompagnerà Amadeus durante la kermesse, una delle più note dive del cinema italiano: Ornella Muti.

Esordio al festival per Yuman con “Ora e qui”. Vincitore di Sanremo Giovani, Yuman (nome d’arte per Yuri Santos Tavares Carloia) è originario di Capo Verde, ma è nato a Roma.

Tocca poi a Noemi con “Ti amo non lo so dire”, all’Ariston per la settima volta. Si inizia con canzoni d’amore, le prime di una lunga serie, come preannunciato da Amadeus.

Dopo 22 anni torna in gara il mito della canzone italiana: Gianni Morandi con “Apri tutte le porte”, testo e musica di Jovanotti, e si sente! Emozionato, Morandi si prende il palco con una energia frizzante, senza nemmeno gli auricolari, in vero stile old school che non delude mai.

Arriva Fiorello

Ecco che compare finalmente “il Mattarella dell’intrattenimento”, come lui si definisce, dato che: “nemmeno io volevo essere qui”, riferendosi alle recentissime elezioni per il presidente della Repubblica. Fiorello compare fuori dall’Ariston, armato di pistola per misurare la temperatura ed entra in Teatro misurando per davvero la febbre al pubblico, all’orchestra e al direttore Rai (con un certo brivido).

Il mattatore non ha risparmiato niente e nessuno, scherzando su politica, gestione della pandemia, Amadeus e cantanti. “Mi tamponano tutti i giorni 8/9 volte, infilano e ravanano. – scherza Fiorello – Sono curioso di sapere che voto avrà dato l’Osservatore Romano ad Achille Lauro.

Amadeus è il male assoluto mi ha stalkerizzato per farmi venire – prosegue – se gli confidi un segreto lo va a dire al Tg1 la gente lo ha scambiato per un virologo. Non gli credete quando dirà che un quarto Sanremo non lo farà. Ce l’ho io il nuovo direttore artistico: il generale Figliuolo. Perfino il figlio di Amadeus, Josè ha provato a convincermi presentandosi sotto casa con un cartello: ‘non abbandonare papà’. 

A un certo punto Fiorello ha iniziato a muovere il braccio in modo frenetico per poi spiegare ironicamente: “è il vaccino, sono i poteri forti”.

Torna poi sul palco il gruppo musicale La Rappresentante di Lista con la canzone “Ciao ciao”, di certo il brano più originale fino a questo punto.

Intenso ed emozionante Michele Bravi, con un look iconico e lo sguardo dai mille pensieri. La sua canzone si intitola “Inverno dei fiori”.

Il ritorno da star dei Maneskin

Amadeus va a prendere i Maneskin a bordo di un golf car. A distanza di soli 11 mesi dalla vittoria su quello stesso palco (senza però davanti il pubblico), la band ha vinto i più grandi premi internazionali, ha collezionato 4 miliardi e 300 milioni di streaming, ha venuto 40 milioni di dischi, sono primi nelle classifiche di 60 paesi del mondo, hanno aperto il concerto dei Rolling Stones a Las Vegas. Tutto l’Ariston si scatena al ritmo di “Zitti e Buoni”, dalla quale è iniziato tutto. Meritata la standing ovation.

Si riparte con “Lettera di là dal mare” di Massimo Ranieri, veterano dell’Ariston, dove si è esibito per la prima volta 54 anni fa.

Attesissimi, arrivano sul palco Mahmood, che nel 2019 ha vinto sia Sanremo Giovani sia il Festival di Sanremo, e Blanco, appena 18enne e già in cima alle classifiche. La loro “Brividi” è tra le favorite e fa impazzire i giovanissimi (e non solo).

Il tennista Matteo Berrettini

Sul palco arriva il sesto tennista al mondo che esordisce dicendo: “Non ho la racchetta non mi sento tanto a mio agio”. Tutta la famiglia è presente in sala. Il padre, Luca Berrettini, si scopre essere stato collega di Fiorello in un villaggio turistico in gioventù.

È il turno della cantante e attrice spagnola di 24 anni Ana Mena con “Duecentomila ore”, che non porta, però, aria di novità sul palco.

Altro esordio è quello di Rkomi con “Insuperabile”. Il suo ultimo disco è rimasto un anno intero nella classifica italiana.

Ecco un’altra performance dei Maneskin, questa volta con “Coraline”, una ballata toccante tratta dal loro ultimo disco. Al termine dell’esibizione, Damiano, il frontman del gruppo, non riesce a trattenere l’emozione e scoppia in lacrime, consolato da un abbraccio di Amadeus.

Dargen D’Amico arriva subito dopo questo momento di commozione con “Dove si balla” e fa scatenare davvero l’Ariston con un’inaspettata sorpresa.

Ornella Muti ricorda i grandi attori con cui ha lavorato nella sua lunga carriera, da Ugo Tognazzi ad Alberto Sordi, da Paolo Villaggio a Massimo Troisi e Francesco Nuti.

Colapesce e Di Martino si esibiscono sulla Costa Toscana, accolti da Orietta Berti, con un improbabile vestito rosso fuoco, e Fabio Rovazzi. Conclude Giusy Ferreri, per la quarta volta sul palco di Sanremo, con “Miele”.

Nonostante l’ultimo cantane in gara si esibisca a mezzanotte (forse mai così presto), lo show prosegue ancora per un’ora.

Arrivano i Meduza che trasformano l’Ariston in una “discoteca”, nonostante le vere discoteche, per via della pandemia, siano chiuse.

Gli ultimi ospiti sono Raul Bova e Nino Frassica, quest’ultimo come sempre esilarante, per presentare la nuova edizione di Don Matteo.

In conclusione, un ricordo per Franco Battiato, il grande cantautore, musicista, regista italiano scomparso lo scorso maggio.

Alberto Biancheri ha consegnato ad Amadeus il premio della Città di Sanremo: “Per me è un piacere averti qui per la terza volta, è l’ora che ti compri una casa a Sanremo! Quest’anno c’è il pubblico grazie alle misure prese, ai vaccini. Sono qui perchè ho l’onore di conferire ad Amadeus il premio della Città di Sanremo”.

Non è mancata una frecciata di Fiorello alla condizioni delle autostrade liguri: “Sindaco, mettiamo una buona parola per la strada per arrivare qui. Non è male come idea, la gente si passa la quarantena in coda”.

Prima di chiudere, viene rivelata la classifica parziale dei primi 12 cantanti in gara:

  1. Mahmood & Blanco – Brividi
  2. La rappresentante di lista – Ciao ciao
  3. Dargen D’Amico – Dove si balla
  4. Gianni Morandi – Apri tutte le porte
  5. Massimo Ranieri – Lettera di là dal mare
  6. Noemi – Ti amo non lo so dire
  7. Michele Bravi – Inverno dei fiori
  8. Rkomi – Insuperabile
  9. Achille Laura – Domenica
  10. Giusy Ferreri – Miele
  11. Yuman – Ora e qui
  12. Ana Mena – Duecentomila ore

Fateci sapere come vi è sembrata la prima serata del Festival e quali sono le vostre canzoni preferite! Seguiteci su Instagram (ImperiaPost.it) per commentare insieme la kermesse in diretta.

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