Joele Corigliano, portavoce dei Giovani Democratici della provincia di Imperia, interviene, tramite una nota stampa, in merito alle presunte violenze della polizia contro gli studenti in alcune piazze d’Italia.
Scontri alle manifestazione degli studenti: la condanna dei Giovani Democratici di Imperia
“Noi Giovani Democratici della Provincia di Imperia ci schieriamo al fianco delle studentesse e degli studenti che sono stati feriti da parte delle forze dell’ordine durante i diversi cortei che si sono succeduti in questi giorni nelle piazze d’Italia.
Prima a Torino dove centinaia di manifestanti si sono radunati in memoria di Lorenzo Parelli, il diciottenne di Udine morto nel suo ultimo giorno di tirocinio per un corso di formazione professionale, e poi queste piazze, e le successive repressioni, sono continuate anche a Milano, Roma e in altre numerose città del paese.
Abbiamo assistito attoniti a queste violenze perpetrate ai danni di studenti inermi, spesso anche minorenni, intenti solo a lottare pacificamente per la propria categoria le cui esigenze sono aumentate, ma la cui voce viene sempre meno ascoltata.
Come riportato dal quotidiano Domani sono decine le testimonianze di violenze ingiustificate causate dai manganelli della polizia. Tra le tante quella di una ragazza di 18 anni con un’anca rotta a Torino o di una di 14 con sei punti in testa per una manganellata a Roma. Senza dimenticare il ragazzo poco più che maggiorenne ancora ricoverato, sempre a Torino, per un’emorragia cerebrale. Inoltre in un video divenuto virale in rete si sente la voce di una ragazza appena maggiorenne gridare a un poliziotto “potremmo essere vostri figli”.
Questa è solo una parte di un bollettino che ricorda altri tempi a cui speravamo di non dover più assistere. E tutto ciò è avvenuto principalmente mentre tutto il paese guardava dall’altra parte, all’elezione del Presidente della Repubblica. Ma questa faccenda non può essere ignorata.
Consci del fatto che sono in molti nelle nostre forze dell’ordine a svolgere il proprio lavoro seriamente e rispettando la dignità della persona, condanniamo quelle violenze compiute da uomini che disonorano la propria divisa e che abusano del proprio potere manganellando studentesse e studenti inermi.
In tal senso riteniamo sia doveroso sostenere una campagna che Amnesty International porta avanti da tempo in merito all’inserimento dei codici o numeri identificativi individuali.
Come sostiene la stessa ONG “il fatto che i singoli agenti e funzionari siano identificabili è un messaggio importante di trasparenza che mostrerebbe la volontà delle forze di polizia di rispondere delle proprie azioni e allo stesso tempo accrescerebbe la fiducia dei cittadini”.
Nella speranza che tali gesti vengano denunciati e scaturiscano dei seri provvedimenti, ci teniamo a ribadire la nostra piena solidarietà alle vittime e ai manifestanti, esortandoli a non arrendersi di fronte a questo ignobile abuso di potere.”