21 Novembre 2024 21:25

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21 Novembre 2024 21:25

Imperia: posizionate altre 7 pietre d’inciampo a Oneglia e Castelvecchio. “Per ricordare i nostri concittadini deceduti nei lager nazisti”/ Foto e video

In breve: Le pietre sono state posizionate difronte alla porta di ingresso delle abitazioni in cui abitavano.

Altre 7 pietre d’inciampo (19 in totale) sono state posizionate nel centro di Oneglia e in via Nazionale, per ricordare i deportati imperiesi deceduti nei lager nazisti nel corso della Seconda Guerra Mondiale.

Presenti alla cerimonia il vice sindaco di Imperia, Giuseppe Fossati, i consiglieri comunali Orlando Baldassarre e Antonello Motosso e alcuni parenti delle vittime.

Imperia: prosegue la posa delle Pietre di Inciampo

Le pietre sono state posizionate difronte alla porta di ingresso delle abitazioni in cui abitavano. Si è iniziato da via De Magny, dove è stata posta la pietra in ricordo di Nicolino Savasta, a seguire via Pellegrina Amoretti dove è stato ricordato Curzio Picilocco, Via San Giovanni in ricordo di Riccardo Sala.

Ci si è spostati poi in via Santa Lucia, nei pressi della scalinata che porta in via Don Minzoni, dove abitava Umberto Morandini.

La posa delle Pietre di Inciampo è proseguita in Piazza Rossini, per ricordare Liguorini Nino Angelo ed è terminata a Castelvecchio, in via Nazionale, dove è stato ricordato Eliseo Scarato e Via Cesare Battisti, in ricordo di Natale Stroppa.

La posa continuerà domani con altre 3 a Porto Maurizio. L’ultima sarà posizionata in via Mazzini al termine dei lavori di riqualificazione che attualmente interessano la strada.

Ecco la loro storia:

  • Sala Riccardo, nato a Imperia il 3/4/1924 da Innocente e Manfrin Marta. Deportato a Danzica, quindi a Hohenstein ed infine a Neumarkt, dove è morto il 15/5/1944 in seguito a tubercolosi e cachessia.
  • Stroppa Natale Mario, nato il 4/4/1913 da Giuseppe (lattaio) e Ramoino Ernesta (casalinga). Deportato nel campo di educazione al lavoro di Hunswinkel, muore a Lüdenscheid il 10/2/1945 per esaurimento generale. Aveva un Fratello Marco e una sorella Maria.
  • Savasta Michelino, nato a Oneglia il 20/6/1910 da Antonio (carpentiere) e Rapisarda Natalina (casalinga). Si sposò a Milano con Luigia Raggi nel 1936. Soldato militare, fu deportato a Kaufering e deceduto a Landsberg il 26/3/1945.
  • Liguorini Nino Angelo, nato a Oneglia l’1/5/1919 da Giuseppe e Saglietto Ida. Catturato a Bolzano il 9/9/1943, è deceduto il 19/3/1944 a seguito di malattia di cuore a Dortmund.
  • Morandini Cav. Umberto Attilio, nato a Mantova l’11/1/1898. Si sposa con Caterina Vatteone a Imperia. È deceduto a Dachau il 22/2/1945.
  • Picolocco Curzio, nato a Imperia il 4/2/1920 da Settimio e Viespolo Anna. Marò del reparto di Tolone, è stato catturato il 9/9/1943. È morto per fucilazione il 20/10/1944 a Ggynia.
  • Scarato Eliseo, nato a Oneglia il 5/6/1923 da Giuseppe e Bacchetta Giulia. Deportato a Zoschen, è deceduto in Germania il 23/12/1944.

Giuseppe Fossati – Vicesindaco di Imperia

“Saranno 19 in totale. Questo è il terzo giorno in cui si procede alla posa di queste pietre. Un’iniziativa molto importante del nostro Comune nata da una bellissima idea del consigliere Edoardo Verda, subito accolta favorevolmente da tutto il consiglio comunale, dall’amministrazione e dal Sindaco Scajola in prima persona che ha raccomandato la commissione Toponomastica di avviare questa ricerca storica che è stata impegnativa.

Questa ricerca è riuscita a ricostruire le figure di questi nostri 19 concittadini che sono stati deportati nei lager nazisti e lì sono deceduti. Apporre davanti alla casa di residenza queste pietre d’inciampo è importante perchè quello che accade non è un inciampo fisico ma mentale. Chi passa si ferma, legge, ricorda, magari si documenta e tiene viva la memoria di quello che è successo”.

Milvio e Marco ricordano lo zio Riccardo Sala

“È morto prima che lo conoscessimo, è un ricordo che ci accompagna da tutto la vita. Quando eravamo piccoli e magari non volevamo magiare, ci dicevano ‘vostro zio non aveva niente, avrebbe mangiato l’erba’. Sono ricordi che sono rimasti perenni nella nostra memoria.

Menomale che hanno fatto questa manifestazione per ricordarlo. Ringraziamo tutta l’amministrazione. Speriamo che queste cose non accadono più“.

Orlando Baldassarre – consigliere comunale

“Ringraziamo il consigliere Edoardo Verda che ha posto il problema al nostro consiglio che il Sindaco ha accettato e ha fatto nostra questa iniziativa per ricordare i nostri concittadini che sono stati portati via dalla nostra città nei lager nazisti dove hanno perso la vita.

È un monito che deve servire a noi e ai nostri figli e nipoti per far sì che non avvenga più. Una pietra d’inciampo che serva per porci delle domande: perchè c’è questa pietra di inciampo?

Da questa porta è uscito Scarato Eliseo e non ha fatto più ritorno. Era nato a Oneglia nel 1923 ed è deceduto in Germania nel dicembre del 1944, a 21 anni. 

Un simbolo per far sì che una cosa simile non succeda più”.


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