8 Novembre 2024 20:28

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8 Novembre 2024 20:28

Sanremo 2022: le pagelle di Stefano Senardi. “Mahmood&Blanco ed Elisa i migliori. Capossela questa sera per la prima volta al Festival, ha voluto la mia ‘benedizione'” / Le immagini

In breve: Per dare degli spunti ai più indecisi, vi proponiamo l'autorevole parere di Stefano Senardi.

Elisa, Mahmood&Blanco e Dargen D’Amico. È questa la triade che il discografico imperiese Stefano Senardi, contattato da ImperiaPost, ha apprezzato di più in questa 72esima edizione del Festival di Sanremo.

Con la seconda serata si sono concluse tutte le esibizioni dei 25 artisti in gara. Sui vari social gli spettatori si dividono tifando ognuno il proprio beniamino.

Questa sera risaliranno sul palco del Teatro Ariston tutti i concorrenti e sarà la prima occasione per far sentire la propria opinione attraverso il Televoto. Per dare degli spunti ai più indecisi, vi proponiamo l’autorevole parere di Stefano Senardi.

Il discografico ci ha rivelato che, nella giornata di ieri, ha ricevuto a casa la visita del celebre cantautore, polistrumentista e scrittore Vinicio Capossela in cerca di una scherzosa “benedizione” in vista della sua prima apparizione in assoluto al Festival di Sanremo che avverrà questa sera. Capossela duetterà insieme a Giovanni Truppi sulle note del capolavoro di Fabrizio De Andrè “Nella mia ora di libertà”.

Sanremo 2022: le pagelle di Stefano Senardi

I momenti migliori del Festival

“Innanzitutto, vorrei fare una riflessione sulla durata delle serate. Pur comprendendo che allungando i tempi del programma si aumentano gli indici di audience, penso che si potrebbe realizzare uno spettacolo più compatto e interessante anche riducendolo. Dal mio punto di vista ci sono parecchi momenti non interessanti che potrebbero essere tagliati proprio per la bellezza dello spettacolo. Un’ora in meno farebbe bene al programma.

Uno dei momenti migliori fino adesso è stata sicuramente l’esibizione di Mahmood e Blanco. Ritengo che la loro sia una canzone bella e pulita, un segno di civiltà senza ideologie nè provocazioni. Due uomini che parlano d’amore in un modo così pulito e sereno.

Un altro momento che ho apprezzato è stato il gesto “femminista” e delicato di Francesca Michielin, che si conferma un’artista matura e intelligente, che ha regalato il suo mazzo di fiori al primo violino dell’orchestra. Un gesto in avanti, progressista e anche di gentilezza, compiuto con sincerità e garbo. Purtroppo abbiamo visto, soprattutto nell’ultimo periodo, che sia l’ideologia e la mancanza di garbo hanno generato solo danni per il nostro paese”.

I momenti peggiori

“Un aspetto che non mi è piaciuto è il politically correct a tutti i costi. Si sente se viene proposto in maniera forzata e non produce nessun effetto positivo, anzi potrebbe suscitare reazioni opposte. Un’altra cosa che stride è la promozione delle energie alternative che, da una parte, sembra caratterizzare molti discorsi della conduzione del festival e uno degli sponsor, dall’altra viene sbandierata una nave gigantesca. Il collegamento con la Costa Toscana non aggiunge niente al festival, al di là degli ospiti che sono validi ma che si esibiscono con pezzi già stra-sentiti. È utile solo in quanto sponsor, ma l’inquinamento che produce e la pochezza e l’inutilità dello spettacolo che offre non valgono il minutaggio che viene aggiunto alla kermesse.

Non mi è piaciuto l’intervento di Checco Zalone perchè per quanto la sua ironia voglia mostrare la parte peggiore di noi italiani, questa volta credo che abbia esagerato al punto di non essere assolutamente compreso e di ottenere l’effetto opposto, per cui per me il bilancio è negativo. È invece assolutamente positivo, per la sincerità, la classe e l’approccio diretto, il bilancio su Drusilla Foer. Mi è piaciuta molto, nonostante purtroppo il suo monologo sia stato confinato dopo l’una e mezza. Se ci fosse stata veramente la volontà di farlo sentire a più persone, avrebbero dovuto collocarlo molto prima nel palinsesto.

Per non parlare dell’omaggio a Franco Battiato, per il quale sono molto sensibile, che ho trovato gratuito, fatto male, troppo corto, senza un momento di riflessione e pensiero. Non penso sia stato un omaggio sentito, sia per durata, che per approccio e intensità. Sembrava volessero riempire un buco, tanto per farlo.

Mi spiace essere così negativo ma questa è la sensazione che ho avuto”.

Mahmood e Blanco – Elisa – Dargen D’Amico

“Come ho già detto, la canzone e l’interpretazione di Mahmood e Blanco sono state una delle cose più belle in assoluto del festival. Quando Mahmood era ad Area Sanremo io e il mio amico Mauro Pagani abbiamo capito subito che eravamo di fronte a un talento molto al di sopra della media. Si è meritato di essere il vincitore. Fin dalla prima volta l’ho sempre apprezzato molto e, quando ho potuto, ho cercato di spingerlo il più possibile. Elisa è stata straordinaria, penso sia stata tra le artiste che ha cantato meglio, anche se non sono completamente sicuro della forza della sua canzone. Mi è piaciuto molto anche Dargen D’Amico. Ha un pezzo ‘da stadio’, si capisce che dietro c’è lavoro ed esperienza”.

Gianni Morandi – Massimo Ranieri

“Mi è piaciuto molto Gianni Morandi perchè mi ha trasmesso un senso di leggerezza e si vede che lo ha fatto proprio con voglia ed entusiasmo. Mi è piaciuta l’intensità del brano e l’eleganza di Massimo Ranieri, mi piacerebbe vincesse il premio della critica. Ci sono tante ragioni per cui se lo meriterebbe. Sarà fantastico sentire Ranieri che interpreta il brano di Pino Daniele ‘Anna verrà’.

Giovanni Truppi

“Mi piace molto come artista anche se la canzone di Sanremo non sono riuscita a capirla fino in fondo, però ha cose importanti da dire e sono convinto che sentiremo ancora parlare di lui, all’interno del mondo della canzone d’autore. Non vedo l’ora di vederlo di insieme a Vinicio Capossela, sono sicuro che faranno una bella esibizione reinterpretando il brano di Fabrizio De Andrè. Ieri pomeriggio è passato da casa mia perchè voleva farsi dare una ‘benedizione’ dato che non è mai salito sul palco dell’Ariston per il Festival di Sanremo, fino ad oggi c’è stato molte volte per il Club Tenco. Così, un po’ per scaramanzia, un po’ per divertimento, un po’ perchè ci conosciamo da tanti anni, è passato da me per farsi dare una scherzosa ‘benedizione’.

Sangiovanni

“Sangiovanni mi piace peccato che la sua canzone non sia forte abbastanza, ma è un artista che ha già dimostrato molto seppur giovanissimo, ha un grande futuro davanti. Sono molto curioso di vederlo con Fiorella Mannoia che canteranno “A muso duro” di Pierangelo Bertoli, mi intriga molto. I gesti di coraggio che hanno del pensiero dietro mi interessano”.

Achille Lauro

“Achille lauro mi piace sempre. Anche se questa volta il pezzo non è forte, è una versione minore di ‘Rolls Royce’, è ammirevole il fatto che si sia rimesso in gioco. Sono curiosissimo di vederlo duettare insieme a Loredana Bertè, potrebbe succedere di tutto”.

Emma – Noemi – Irama

“Li ho apprezzati, sono professionisti, mi sono piaciuti molto. Anche loro meriterebbero di piazzarsi bene nei primi posti del Festival, oltretutto sono tra i pochi che hanno cantato veramente bene. Anche in questo caso, con eccezione di Noemi che ha un bel pezzo, forse Emma e Irama si meriterebbero una canzone più forte”.

Ditonellapiaga e Rettore – La rappresentante di Lista

“Mi è piaciuto modo di mangiare il palco e l’energia di Ditonellapiaga e Donatella Rettore. Anche la canzone de La rappresentante di Lista è probabilmente destinata a diventare un tormentone”.

Altri artisti

“Per quanto riguarda tutti gli altri credo che non ci siano nè brani memorabili e interessanti, nè destinati a rimanere, nè interpretazioni degne di note. Questo lo dice il mio gusto personale, ma credo di non sbagliarmi. Credo che non ci siano tante possibilità per questi artisti di avere tanto successo con i brani che hanno presentato al Festival.

Inoltre, non mi sembra che nessuno si stia occupando molto del look degli artisti. Mi rifiuto di pensare che sia il look delle nuove generazioni. Una cosa è come si sta in casa e uno è come si sta su un palco, qualunque esso sia. L’abbigliamento ha importanza quasi come l’interpretazione in un contesto televisivo. Non mi piace il fatto che non ci sia molta cura su questo aspetto. Per alcuni fa parte del personaggio, per altri si vede che non c’è un pensiero dietro”.

Chi vince?

“Per quanto mi riguarda, se vincessero Mahmood e Blanco o Elisa sarei soddisfatto, ma anche Noemi e Emma non mi dispiacciono. Non so cosa succederà perchè il televoto può cambiare tutte le carte, dato che è molto frequentato dai teenager che votano i loro eroi dei talent non giudicando la canzone ma per una questione di tifo, quindi potrebbero scatenarsi sul telefono generando sorprese inaspettate. Immaginerei una buona posizione anche per Morandi e Ranieri, ma il televoto potrebbe penalizzarli. Sicuramente Morandi si rifarà perchè il suo brano è un tormentone e sarà sicuramente molto suonato. Entrambi si meriterebbero un riconoscimento ufficiale da parte del festival”.

Festival e pandemia

“Un’ultima riflessione che vorrei fare è che mi auguro che, come l’Ariston, anche tutti i locali e i teatri d’Italia possano essere aperti con piena capienza. Non ci possono essere due pesi e due misure, specialmente visti tutti i sacrifici fatti dagli italiani, gli ospedali pieni, i problemi sanità e i decessi che ci sono stati.

Se da una parte si chiede prudenza a tutti noi e si chiede di tenere le mascherina anche all’aperto, il distanziamento fisico ed evitare gli assembramenti anche per tutti i vaccinati, non trovo bello vedere all’Ariston, in diretta su Rai Uno, che è servizio pubblico, tutti che si abbracciano e si baciano, anche se sappiamo che sono tamponati e controllati continuamente, come niente fosse. È poco rispettoso per i milioni di spettatori che sono tre anni che fanno sacrifici”.

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