21 Novembre 2024 16:52

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21 Novembre 2024 16:52

Sanremo 2022: il monologo sull’unicità di Drusilla, l’esordio di Cremonini all’Ariston. Saviano e il ricordo di Falcone e Borsellino, l’omaggio a Mattarella / La terza serata

In breve: La classifica generale, che ha tenuto conto delle votazioni della sala stampa delle prime due serate, ha premiato nuovamente Mahmood e Blanco.

Una serata ricchissima. Tutte e 25 le canzoni in gara, grandi ospiti e tematiche di spessore. La terza serata della 72esima edizione del Festival di Sanremo, seppur lunga (è finita alle 1.45), ha tenuto banco. Ingrediente principale, senza dubbio, la freschezza e l’irresistibile fascino di Drusilla Foer, al fianco di Amadeus, che ha conquistato il palco di Sanremo con grande disinvoltura.

Doveroso e ben fatto l’omaggio ai giudici Falcone e Borsellino, nel trentennale dalle stragi di Capaci e via D’Amelio dove persero la vita nel 1992.

Per quanto riguarda la gara, a votare sono stati i membri della giura Demoscopica 1000 e il televoto da casa. La classifica generale, che ha tenuto conto delle votazioni della sala stampa delle prime due serate, ha premiato nuovamente Mahmood e Blanco che riprendono il primo posto scavalcando Elisa. All’ultimo posto il giovanissimo Tananai.

Questa sera, venerdì 4 febbraio, sarà il momento delle cover e dei duetti.

Sanremo 2022: la cronaca della terza serata

L’omaggio al presidente Sergio Mattarellla

Si apre con l’omaggio al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che proprio ieri ha giurato per il nuovo mandato. “Presidente – afferma Amadeus – le auguriamo buon lavoro e le esprimiamo la nostra gratitudine e il nostro affetto che proviamo per lei. Per tutti noi lei è un punto di riferimento. Nel suo discorso ha ricordato l’importanza della cultura, della bellezza, del cinema, della musica. La  ringraziamo per queste parole. Abbiamo saputo che lei nel 1978 insieme alla sua signora e suo fratello Piersanti era tra i fortunati che hanno assistito all’ultimo leggendario concerto di Mina”.

Inizia la gara e questa volta il 50% dei voti sarà determinato dal televoto del pubblico. Il restante 50% invece dipenderà dalla giuria Demoscopica 1000.

Apre la gara Giusy Ferreri con “Miele”, seguita da Highsnob e Hu con “Abbi cura di te”, Fabrizio Moro con “Sei tu”Aka 7even con “Perfetta così”.

Arriva Drusilla Foer

Drusilla Foer scende le scale con la sua eleganza e va dritta al microfono per cantare, senza curarsi di Amadeus, in perfetto stile nobildonna.

Dopo la gag, i due presentatori annunciano Massimo Ranieri con “Lettera di là dal mare”. Segue Dargen D’Amico con “Dove si balla” che è già una hit.

Arriva Irama con “Ovunque sarai”.

Ecco Cesare Cremonini

“È un viaggio cominciato 20 anni fa – annuncia Amadeus – un artista dalla carriera costellata di straordinari successi, ma non ha mai rinunciato a porsi nuove domande. Ecco a voi ‘Una storia poetica’”.

Per la prima volta al Festival di Sanremo ecco Cesare Cremonini che compare dopo aver presentato la sua nuova canzone, per poi far felici tutti i suoi fan con un medley delle canzoni più amate: “Marmellata #25”, “Logico”, “La nuova stella di Brodway” e “Poetica”. Il cantautore bolognese è stato omaggiato con una standing ovation del pubblico.

Riprende la gara con l’energia e la complicità di Ditonellapiaga e Rettore con “Chimica”. Tocca poi a Michele Bravi con “Inverno dei fiori” che si rivolge a Drusilla dicendo: “Sono davvero felice che tu sia qua. La tua presenza dimostra la meritocrazia”.

Seguono Rkomi con “Insuperabile” e la coppia favoritissima Mahmood e Blanco con “Brividi”.

Drusilla – Zorro

“Ho pensato di fare qualcosa di un po’ eccentrico, per mettere allegria, ma anche per tranquillizzare quelli che avevano paura di un uomo travestitocosì mi sono travestita – afferma Drusilla – Spogliarmi completamente no, avrei delle grandi sorprese”.

Tocca a Gianni Morandi con “Apri tutte le porte”.

Cesare Cremonini

Sanremo mi ha permesso di tornare a cantare dal vivo afferma – Ne sono molto grato. Speriamo che si torni negli stadi perchè significherebbe che l’Italia torna a respirare. Abbiamo tutti lo stesso destino, per questo ho detto ‘Italia abbracciati’.

Sul palco si esibisce con la sua nuova canzone “La ragazza del futuro” e poi accontenta tutti con la classicissima “50 special” che scatena il pubblico.

Si riparte con Tananai e la sua “Sesso occasionale” e la prima in classifica Elisa con “O forse sei tu”.

Roberto Saviano e il monologo su Falcone e Borsellino

“Quest’anno ricorre il trentennale delle stragi di Capaci e via D’Amelioafferma Amadeus – per mano della mafia persero la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro, il giudice Paolo Borsellino e i poliziotti Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. Era il 1992 e quegli attentati fecero scoprire al mondo intero la ferocia di Cosa Nostra”.

“Sono passati 30 anni – esordisce Saviano – Stasera siamo qui a ricordare, ma ricordare non è un atto passivo. Ricordare vuol dire riportare al cuore. Non stiamo semplicemente provando nostalgia, significa rimetterli in vita. La loro storia è parte della nostra memoria collettiva. Il coraggio è sempre una scelta. Abbiamo la possibilità di scegliere. Non scegliere non significa rimanere neutrali ma essere complici. La storia di Falcone e Borsellino significa scegliere sapendo di rischiare.

Ogni volta che Cosa nostra uccide conta sul fatto che dopo qualche giorno non se ne parla più. Questo era sempre accaduto prima di queste due stragi e pensavano che sarebbe successo anche dopo. Falcone e Borsellino erano accusati di spettacolarizzare il loro lavoro. Non c’erano i social ma c’erano gli haters. La deligittimazione serviva a creare diffidenza in chi era dalla loro parte. Ma il fango non è riuscito a sporcare il loro esempio.

Durante il festival di Sanremo del 1992 c’era anche Rita Atria, 17enne della provincia di Trapani, ma lo guardò in un appartamento di Roma. Era figlia di un boss, ucciso quando era bambina. Anche il fratello era morto perchè voleva vendicarlo. Rita aveva compiuto una scelta diversa: denunciare quello che sapeva della mafia. Pur sapendo che si sarebbe messa contro la famiglia. È stata la più giovane testimone di giustizia. Ad accompagnarle in quel percorso era Paolo Borsellino. Non vedeva l’ora di creare il suo futuro. Poi arrivò la strage di via D’Amelio e lei pensò di aver perso anche la seconda possibilità di vita e si suicidò.

Ma la sua testimonianza è stata importantissima e portò alla condanna di molti mafiosi. Ogni volta che non scegliamo è perchè temiamo di essere attaccati, isolati. Ma la neutralità non ci tiene in sicurezza, perchè significa rinunciare alla nostra dignità.

Ogni volta che non ci si occupa di ciò che succede, il silenzio favorisce le mafie. Hanno creduto di seppellire Falcone e Borsellino, ma loro sono germogliati”.

Gaia in collegamento da Costa Toscana

Ospite di Rovazzi e Orietta Berti, Gaia, vincitrice di Amici, canta “Cuore Amaro” sulla Costa Toscana.

Continua la gara La Rappresentante di Lista con “Ciao ciao” Iva Zanicchi con “Voglio amarti”.

Parte un botta e risposta pungente tra Iva e Drusilla. Iva Zanicchi: “Quanto sei alta”. Drusilla: “Più di te”. Iva Zanicchi: “Hai anche altre cose più di me”. Drusilla: “Sono colta”.

Arriva Achille Lauro con “Domenica” e l‘Harlem Gospel Choir, questa volta tutti in nero. Sembra tutto nella norma, finchè, alla fine dell’esibizione Lauro inizia a sbottonarsi i pantaloni, lasciando tutto il pubblico con il fiato sospeso per alcuni minuti.

Matteo Romano con “Virale”, Ana Mena con “Duecentomila ore”, Sangiovanni con “Farfalle”.

Martina Pigliapoco

Ospite particolare è Martina Pigliapoco, Carabiniera giovanissima di 26 anni che ha trascorso più di 3 ore con una donna che voleva togliersi la vita finchè non l’ha convinta a mettersi in salvo.

Emma con “Ogni volta è così”, Yuman con “Ora e qui“, Le Vibrazioni con “Tantissimo”, Giovanni Truppi – “Tuo padre, mia madre, Lucia” e  Noemi con “Ti amo non lo so dire“.

Il monologo di Drusilla Foer sull’unicità

All’alba dell’una di notte arriva il monologo di Drusilla Foer. Resta l’interrogativo: come mai così tardi? 

“Potrei parlare di fluidità, integrazione, diversità. Forse dovrei, ma diversità è una parola che non mi piace. Ha qualcosa di comparativo e una distanza che non mi convince. Sento sempre che tradisco qualcosa che sento o che penso. Trovo che le persone sono come gli amanti, quando non funzionano più vanno cambiati subito. Ho cercato un termine per sostituirla: unicità.

Mi piace unicità, piace a tutti, perchè tutti noi siamo capaci di notare l’unicità dell’altro e pensiamo di essere unici. No, non è facile per niente. Per comprendere e accettare la propria unicità è necessario capire di che cosa è fatta. Certamente delle cose belle, le ambizioni, i valori, le convinzioni, i talenti. I talenti vanno allenati, seguiti. Delle proprie convinzioni bisogna avere responsabilità. I dolori vanno affrontati, le paure esorcizzate, le fragilità vanno accudite. Non è facile entrare in contatto con la propria unicità. Come si fa a tenere insieme tutte queste cose che si compongono?

Si prendono per mano tutte le cose che ci abitano, quelle belle e quelle che pensiamo essere brutte e si portano in alto, alla luce del sole, in un grande abbraccio innamorato. Tutte queste cose sono io. Sarò una figata pazzesca. Sarà bellissimo abbracciare la nostra unicità e a quel punto io credo che sarà più probabile aprirsi all’unicità dell’altro e uscire da questo stato di conflitto che ci allontana.

Sono una persona fortunata ad essere qui, ma chiedo un regalo. Date un senso alla presenza su questo palco e tentiamo il più grande atto rivoluzionario che si possa fare al giorno d’oggi: l’ascolto, di se stessi, degli altri, delle unicità. Ascoltiamoci, accogliamo il dubbio, anche solo per essere certi che le nostre convinzioni non siano solo delle convenzioni. Vi prego.

Facciamo scorrere i pensieri in libertà, senza pregiudizio, senza vergogna. Liberiamoci dalla prigionia dell’immobilità. Immaginate se il mondo non ruotasse e fisso stesse, se tutto il buio fosse nero pesto”.

Sanremo 2022: ecco la classifica generale

  1. Mahmood e Blanco
  2. Elisa
  3. Gianni Morandi
  4. Irama
  5. Sangiovanni
  6. Emma
  7. Massimo Ranieri
  8. Fabrizio Moro
  9. La rappresentante di Lista
  10. Dargen D’Amico
  11. Michele Bravi
  12. Ditonellapiaga e Rettore
  13. Aka 7even
  14. Achille Lauro
  15. Noemi
  16. Rkomi
  17. Matteo Romano
  18. Iva Zanicchi
  19. Giovanni Truppi
  20. Highsnob e Hu
  21. Giusy Ferreri
  22. Le Vibrazioni
  23. Yuman
  24. Ana Mena
  25. Tananai

Rivivi tutte le emozioni di Sanremo 2022:

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