23 Dicembre 2024 13:38

23 Dicembre 2024 13:38

Sanremo 2022: blitz attivisti di Greenpeace davanti all’Ariston, fermati dalla Polizia / Le immagini

In breve: Al vaglio la posizione del proprietario dell’immobile prospiciente all’ingresso del teatro Ariston che ha messo a disposizione l’abitazione.

Sventata azione di protesta di attivisti di Greenpeace da parte della polizia di stato.

I servizi di prevenzione predisposti dal Questore di Imperia a tutela della trasmissione in eurovisione Festival di Sanremo ha permesso di impedire sul nascere l’azione di 10 attivisti di Greenpeace, 4 uomini e 6 donne di età compresa tra i 26 e i 44 anni, tutti italiani (Bologna Roma Biella Venezia Torino Como Bitonto Latina Livorno Salerno) con precedenti per manifestazioni non autorizzate.

Al vaglio la posizione del proprietario dell’immobile prospiciente all’ingresso del teatro Ariston che ha messo a disposizione l’abitazione.

I fermati, tutti condotti al Commissariato di Pubblica Sicurezza di Sanremo, conclusi gli atti di identificazione e segnalazione all’A.G. per danneggiamento, getto pericoloso di cosa, resistenza passiva, saranno oggetto di allontanamento con foglio di via obbligatorio.

Le dichiarazioni sul sito di Greenpeace

“Abbiamo deciso di entrare pacificamente sul “green carpet” voluto da ENI per promuovere il lancio di Plenitude – hanno scritto gli attivisti sul sito di Greenpeace la nuova realtà aziendale presentata come la svolta sostenibile della compagnia energetica. In realtà, nei prossimi anni ENI continuerà a puntare principalmente su gas e petrolio, combustibili fossili che alimentano il riscaldamento globale.

Attiviste e attivisti – proseguono – hanno scavalcato le transenne del “green carpet” e prima di essere fermati dalla sicurezza sono riusciti a mostrare uno striscione con la scritta “ENI green? Se la suona e se la canta!”. Nel frattempo, da un balcone che sovrasta l’ingresso del teatro Ariston sono stati esposti altri due striscioni con le scritte: «Basta pubblicità di aziende inquinanti» e «ENI inquina anche la musica!”.

Foto: sito www.greenpeace.org

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