Il consigliere regionale d’opposizione Ferruccio Sansa si è recato oggi in visita nella provincia di Imperia per affrontare diversi temi di attualità. Primo fra tutti il nuovo ospedale unico. Sansa ne ha parlato al Circolo Arci Camalli sul porto di Oneglia con rappresentati di Rifondazione Comunista e di CittadinanzAttiva.
Ferruccio Sansa: “Stiamo scivolando verso la privatizzazione. Questa regione rende ancor più largo il fossato tra chi ha i soldi e chi non li ha”
Spiega Sansa: “Io sono venuto soprattutto per ascoltare. Imperia ha avuto il record del Covid. È una vergogna che non ci siano le cure adeguate e i pazienti debbano andare a curarsi in Francia o a Genova, semplicemente per partorire. Adesso ci sono problemi anche per Pietra Ligure. Voi avete il diritto di avere delle cure sanitarie di prim’ordine. I cittadini in quanto pazienti, si uniscano in tutta la regione. Stiamo scivolando verso la privatizzazione e un calo gravissimo del livello di assistenza sanitaria. Abbiamo avuto i peggiori dati per quanto riguarda il Covid e soprattutto adesso tutte gli altri tipi di malattia sono stati quasi dimenticati. Per una Colonscopia servono 6/7 mesi di attesa, che sono quello che fa la differenza tra la vita e la morte. L’esame dei nei non lo fanno più. Chi se lo può permettere spende 200 euro dal privato, chi non se lo può permettere incrocia le dita e spera nel Padre Eterno. Qui si dimostra la differenza tra chi ha mezzi e chi non li ha. Una regione come questa, rende ancora più largo il fossato tra chi ha i soldi e chi no“.
Mariano Mij, Rifondazione Comunista: “Occorre investire nel personale e sulla rete ospedaliera già esistente”
Sottolinea Mariano Mij, portavoce di Rifondazione Comunista: “La situazione sanitaria in provincia è ovviamente in continuo peggioramento. Sono passati due anni, il personale oltre ad essere ridotto, è anche più stanco. Non si riesce a fronteggiare tutto ciò che non è Covid. I pazienti non Covid arrivano all’ospedale di Imperia, che sembra essere diventato un ospedale unico. Non dotato di quegli spazi per essere tale, visto l’affollamento al pronto soccorso, la difficoltà a reperire posti per ricoverare i malati, il costante turnover dei reparti per cercare di ottenere dei posti liberi. Allo stesso tempo il ritardo con cui troviamo dei posti di riabilitazione. Cose già dette tante volte e che si incrociano con la questione dell’ospedale unico, che noi non riteniamo assolutamente essere una priorità. Tutti gli investimenti vanno fatti sul personale e sulla rete ospedaliera già esistente, che con tutti i limiti ha comunque garantito una differenziazione delle due tipologie di pazienti. A Sanremo convergono i pazienti positivi al Covid e a Imperia è un’area pulita da questa patologia. Il problema grosso è l’investimento sul personale di formazione, non abbiamo tempo minimamente di formarci, aggiornarci, siamo schiacciati da una routine continua“.
Secondo lei quanto personale manca?
“Per quel che riguarda il presidio di Imperia, direi che mancano decine di medici e forse un centinaio tra infermieri e OSS. Questo è proprio il minimo sindacale. Di fronte ad una mancata programmazione, che magari può essere scusata per la prima ondata, non è più scusabile a distanza di due anni, noi ci troviamo con gli stessi problemi che abbiamo avuto a marzo/aprile del 2020. Questo determina grossi problemi nell’attenzione clinica e ulteriore allungamento delle liste d’attesa“.
Mauro Manuello – CittadinanzAttiva: “L’ospedale unico è fuori tempo. Scendiamo in piazza”
Sottolinea Mauro Manuello portavoce di CittadinazAttiva: “Noi abbiamo chiesto questo incontro con Sansa. È da tempo che ci siamo rivolti a livello regionale, abbiamo capito che qui in provincia di Imperia questo ospedale unico è fuori tempo. Per provare a fare qualcosa, dobbiamo organizzarci a livello regionale. Lo abbiamo fatto, è nato SOS salute pubblica. Abbiamo raggruppato trenta associazioni e comitati liguri, da La Spezia a Imperia. Ci rivolgiamo alle opposizioni, non abbiamo fiducia di chi governa che voglia modificare questa situazione drammatica sulla sanità pubblica. Abbiamo notato che le opposizioni non le sentiamo. Lavorano in un ambito al chiuso all’interno delle istituzioni regionali. Noi ci siamo armati e siamo in una fase di pura contestazione. Sono saltate tutte le proposte che avevamo fatto, la situazione è drammatica veramente. Noi siamo in mezzo alla gente e tutti i giorni ci vengono comunicate delle situazioni insostenibili. Mancano medici, oss, infermiere. Fare l’ospedale unico è una scelta economica. Questa regione continua a tagliare. Questo lo vogliamo dire a Sansa, stiamo cercando di organizzare una manifestazione. Voi minoranze, dai PD, 5 Stelle e al Gruppo Sansa cosa volete fare? Noi ci facciamo vedere, scendiamo in piazza“.