Malcontento nel centro di Oneglia per il posizionamento dei nuovi bidoni per i rifiuti (le nuove isole ecologiche automatizzate ISECO) in piazza Goito, proprio dove, al mercoledì e al sabato, si svolge il mercato settimanale.
L’Iseco in questione, inoltre, si trova proprio sotto alle finestre di un’abitazione.
Imperia: bidoni in piazza Goito, scoppia la polemica
L’installazione delle Iseco in città è iniziata lo scorso novembre in vista della partenza della nuova modalità di conferimento dei rifiuti nei centri cittadini di Oneglia e Porto Maurizio, al posto dei mastelli. Servizio che, in base a quanto era stato annunciato dall’amministrazione, sarebbe dovuto partire con l’inizio dell’anno nuovo, ma che al momento è ancora in stand-by.
Sebbene le nuove isole ecologiche non siano ancora in funzione, cittadini e commercianti hanno già sollevato preoccupazioni e lamentele in particolare per il posizionamento dei nuovi bidoni in piazza Goito a fianco ai banchi del mercato settimanale e adiacenti alle finestre di un palazzo.
“Da quando sono stati posizionati i nuovi bidoni – raccontano alcuni residenti a ImperiaPost – siamo rimasti molto stupiti. Non c’erano mai stati dei bidoni dell’immondizia nella piazza del mercato. Il malcontento degli ambulanti è forte perchè i banchi sono proprio adiacenti all’ISECO e molti di questi sono banchi che vendono generi alimentari. Già adesso che non sono in funzione c’è qualcuno che ha lasciato dei sacchetti, prontamente rimossi dalla ditta. Non osiamo immaginare, però, quando partirà il servizio. Per quanto si possa essere attenti nel conferire e scrupolosi nel pulire, si tratta pur sempre di immondizia vicino a del cibo.
Inoltre, sono stati messi proprio sotto alla finestra di un’abitazione – continuano – non credo che possa essere accettabile.
Durante queste settimane abbiamo provato a chiedere all’amministrazione di trovare una soluzione alternativa, ma pare che non si sia trovata e i bidoni sono ancora lì. Ora temiamo che, da un giorno all’altro, parta il servizio e non ci sia più nulla da fare. Per questo abbiamo pensato di rendere pubblica la nostra preoccupazione per sensibilizzare la cittadinanza e sopratutto l’amministrazione affinchè venga trovata una posizione più idonea per questa ISECO”.