8 Novembre 2024 22:36

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8 Novembre 2024 22:36

Imperia: mense scolastiche, aumentano prezzi buoni pasto. Insorgono i genitori dell’I.C. Sauro. “Famiglie in difficoltà, nessuna comunicazione dalla Seris”

In breve: Criscuolo ha indirizzato la lettera anche al sindaco di Imperia, Claudio Scajola e al presidente della Seris, la Dott.ssa Barbara Nani.

Mario Criscuolo, Presidente del Consiglio d’Istituto dell’I.C. Sauro, interviene in merito alla comunicazione, da parte della Seris (società partecipata del Comune incaricata della gestione del servizio di refezione scolastica), di aumentare il prezzo dei buoni pasto sia per il primo figlio che per i successivi.

Criscuolo ha indirizzato la lettera anche al sindaco di Imperia, Claudio Scajola e al presidente della Seris, la Dott.ssa Barbara Nani.

Imperia: mense scolastiche, Comune aumenta prezzi buoni pasto. Interviene Mario Criscuolo

“A nome dei genitori dell’Istituto Comprensivo Sauro, dove ho anche l’onore di essere Presidente del Consiglio d’Istituto, desidero esprimere il disappunto per l’aumento improvviso dei buoni mensa scolastici.

Dal giorno di San Valentino le famiglie imperiesi dovranno sborsare 50 centesimi in più per ogni buono pasto, 30 per il secondo figlio; ragionando nell’intero anno scolastico, le famiglie imperiesi pagheranno 100 € in più rispetto agli anni precedenti, arrivando a pagare 1060 €.

È vero che i prezzi della mensa non sono variati da anni, ma i genitori si domandano se sia necessario visto che negli ultimi 3 anni la Seris ha chiuso i bilanci in attivo ( nel 2018 utili per € 115.031 nel 2019 utili pari a € 25.065 nel 2020 utili per €25.201).

Nella giornata in cui i nostri figli hanno mangiato risotto al pomodoro, lenticchie, carote e 1 yogurt, i rappresentanti di classe di tutte le scuole imperiesi, ormai rimasti tra i pochi ad ascoltare le difficoltà delle famiglie, ricevevano le lamentele dei molti genitori che vedevano aumentare il costo di quel pasto, passato da 4.80€ a 5.30€.

Molte famiglie, che già fanno fatica ad arrivare alla terza settimana del mese, stanno ragionando di togliere i propri figli dalla mensa, che ricordo essere comunque un momento di istruzione, altri, invece, non potendolo fare, dovranno fare ulteriori sacrifici, eliminando altre spese, come magari un libro per il proprio figlio.

Questa purtroppo è la dura e cruda realtà di quello che sta accadendo tra le famiglie imperiesi, che vedono aumentare da un giorno all’altro le spese per l’istruzione dei propri figli.

A questo punto mi chiedo se questo provvedimento sia strettamente necessario, soprattutto in questo periodo storico dove le spese per le famiglie crescono notevolmente.

Mi chiedo, inoltre, come mai la Seris non abbia più convocato (anche in videoconferenza vista la pandemia in atto) le varie commissioni mensa presenti nei vari istituti, che in passato sono state un valido confronto tra genitori e società. Questo confronto sarebbe stato utile per farci capire, se esiste, la necessità di questo aumento dei prezzi, aumento che come genitori contestiamo e ne chiediamo la soppressione”.

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