La relazione con la quale la Corte dei Conti contesta i bilanci della Riviera Trasporti e la proroga del contratto di servizio si conclude con quello che è certamente il passaggio più delicato per il futuro dell’azienda, ovvero i dubbi sul mantenimento, da parte della Provincia, delle quote azionarie in Rt (84,44 per cento).
L’Organo di controllo, mettendo in guardia la Provincia sul mantenimento delle quote in Rt usa parole durissime, facendo riferimento alla relazione della Ragioneria Generale dello Stato (“assenza di di ragioni di convenienza economica e mancanza di alcuna concreta possibilità di garantire la continuità aziendale”).
La Corte contesta anche la contrattazione di secondo livello con il personale (“una delle cause determinanti della crisi aziendale di Riviera Trasporti“), ipotizzando la creazione di una “newco” in cui la situazione contrattuale pregressa venga azzerata per poi “sviluppare ex novo una nuova contrattazione di secondo livello su livelli sostenibili e compatibili con l’equilibrio economico-finanziario aziendale”.
Infine, ed è uno dei passaggi chiave dell’intera relazione, la Corte dei Conti invita la Provincia a “approfondire i profili di irregolarità riguardo ai bilanci di Riviera Trasporti” e a valutare “azioni sociali di responsabilità nei confronti degli organi sociali, nonché del revisore legale”.
Imperia: crisi Rt, Corte dei Conti solleva dubbi su mantenimento quote
“Questo Ufficio – scrive la Corte dei Conti – prende in considerazione le osservazioni critiche mosse nella Relazione RGS-MEF in ordine alla decisione della Provincia di Imperia di mantenere la partecipazione (dell’84,44, per cento) in Riviera Trasporti, in quanto ritenute incoerenti con le disposizioni in materia di razionalizzazione delle partecipazioni pubbliche.
Da tale documento si traggono i profili essenziali dei rilievi formulati, i quali possono essere riassunti, rispettivamente:
- nell’assenza di ragioni di convenienza economica nell’erogazione del servizio di TPL tramite la società partecipata, per di più protratta, per lungo tempo e ancora ai tempi correnti, in virtù di numerose proroghe (e, come visto, talvolta irregolari), anziché a seguito di procedura di evidenza pubblica;
- nella mancanza di alcuna concreta possibilità di garantire la continuità aziendale, attesa la precaria situazione economico-patrimoniale della società.
La conferma dell’esigenza che la Provincia di Imperia pervenga ad una seria valutazione in ordine alla possibilità di riconsiderare le proprie precedenti determinazioni arriva proprio dalle recenti evenienze rese conoscibili dalla deliberazione del Consiglio Provinciale n. 47 del 28 dicembre 2021, approvativa del piano di razionalizzazione delle società partecipate al 31/12/2020 e della relazione sull’attuazione del piano di razionalizzazione al 31/12/2019.
Si apprende così che il 27 settembre 2021 Riviera Trasporti ha presentato al Tribunale di Imperia istanza di ammissione alla procedura di concordato preventivo e che, con decreto del 7 ottobre 2021, il giudice adito ha disposto l’ammissione a detta procedura, fissando il termine di 120 giorni per la presentazione del Piano Concordatario. Si nota altresì l’affermazione contenuta nello stesso provvedimento, secondo cui, nel caso non intervenisse l’omologazione del Piano Concordatario, si profilerebbe l’apertura della procedura di fallimento della società.
ll recente scenario si è comunque delineato a valle di una protratta situazione di grave crisi aziendale di Riviera Trasporti, connotata, tra l’altro, da una pesante esposizione debitoria, dall’arenamento di una precedente procedura per mancata presentazione di un Piano di Risanamento e da altri fattori.
In questo quadro, desta forti perplessità l’indirizzo assunto dalla Provincia di Imperia con la deliberazione del Consiglio Provinciale n. 34 del 20 settembre 2021, volto ad avviare il percorso per pervenire, alla scadenza dell’attuale contratto di servizio relativo al Tpl (28 febbraio 2022), all’affidamento in house della futura gestione proprio all stessa Riviera Trasporti.
Ciò soprattutto in quanto, come emerge dal tenore del provvedimento, a fondamento della linea intrapresa viene posta, più che l’acquisizione di elementi certi in ordine all’elaborazione di misure effettivamente idonee al risanarnento della gestione economico-finanziarla della società, l’opposta previsione di un maggior impegno finanziario a carico della Provincia stessa, sotto forma di interventi dì ricapitalizzazione societaria e di adeguarnento del corrispettivo del servizio. Intendimento questo che, peraltro, confligge apertamente con la situazione finanziaria della stessa Provincia di Imperia, che ancora oggi si presenta assai precaria e sottoposta all’attuazione di un Piano di riequilibrio finanziario pluriennale. Si osserva, inoltre, che la determinazione adottata dal Consiglio Provinciale non tiene in alcuna considerazione quanto evidenziato nella Relazione della Ragioneria Generale dello Stato a proposito dell’individuazione di una delle cause determinanti della crisi aziendale di Riviera Trasporti nel peso economico assunto dalla contrattazione di secondo livello con il personale. A tale notazione, la stessa relazione fa seguire la necessità di rinegoziare tali aspetti al fine di salvaguardare la continuità aziendale o, preferibilmente, la necessità per la Provincia di Imperia di valutare la possibilità di disporre sì i futuri affidamenti del servizio di TPL con le modalità dell’in huose providing, tuttavia previa costituzione di una ‘newco’ in cui la situazione contrattuale pregressa venga azzerata per poi sviluppare ex novo una nuova contrattazione di secondo livello su livelli sostenibili e compatibili con l’equilibrio econontico-finanziario aziendale.
Ecco le richiesta della Corte dei Conti alla Provincia
- Tenuto conto dell’ipotesi di responsabilità sanzionatoria di cui all’articolo 148, comma 4 del TUEL, si chiede di chiarire se, gli organi e uffici della Provincia di Imperia preposti all’attività di controllo interno sugli organismi partecipati hanno in passato segnalato agli organi competenti, tra cui senz’altro i rappresentanti della Provincia che hanno partecipato alle sedute delle Assemblee dei soci in cui sono stati approvati i bilanci di esercizio di Riviera Trasporti, alcuna delle sopra evidenziate irregolarità riguardanti tali bilanci, nonché di fornire copia delle eventuali note con cui sono avvenute tali comunicazioni;
- si invita ad approfondire i profili di irregolarià evidenziati riguardo ai bilanci di Riviera Trasporti e si chiede poi di fornire una relazione in ordine alle conclusioniraggiunte, in cui siano comprese anche le valutazioni dell’Ente in ordine alla possibilità di esperire azioni sociali di responsabilità nei confronti degli organi sociali, nonché del Revisore legale;
- copia degli eventuali provvedimenti con cui negli ultimi anni sono state disposte a favore di Riviera Trasporti misure di “soccorso finanziario”;
- copia dell’atto con cui Riviera Trasporti ha assunto gli impegni in ordine alle misure a garanzia dell’efficientamento della gestione del servizio, cui la stessa citata deliberazione consiliare ha condizionato l’estensione temporale del contratto di servizio TPL. nonché una sintetica relazione circa i risultati ottenuti nell’attuazione di tali misure;
- copia della determinazione Dirigenziale n. 182 del 28 marzo 2018, nonché, ove non risultassero da tale provvedimento, l’indicazione dei motivi per cui detta estensione temporale del contratto è stata accordata nonostante non si sia evidentemente avverata l’altra condizione prevista nella citata deliberazione consiliare n. 60/2017, consistente nella ‘rinuncia a qualsiasi richiesta compensaliva non condivisa dalla Provincia’;
- se, e sempre con riferimento alla deliberazione consiliare in questione o comunque, in relazione all’affidamento del servizio di TPL nell’ultimo periodo di proroga, sia stato sollevato contenzioso giudiziale nei confronti della Provincia di Imperia.
- dettagliate notizie riguardo all’esito della segnalata procedura concorsuale concernente Riviera Trasporti
- copia dei provvedimenti adottati per l’affidamento del servizio di TPL nel periodo successivo alla prossima scadenza del contratto in essere (28 febbraio 2022).
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