Approvata, ieri in Consiglio Comunale, con 17 voti favorevoli, tre contrari (Ponte, Abbo Verda) e 8 astenuti (Risso, Chiarini, Saluzzo, Gatti, La Monica, Ranise, Lanteri, Savioli) la pratica relativa all’approvazione delle modifiche al Regolamento per la disciplina dell’Imposta di Soggiorno.
Una delle principali novità è contenuta nell’articolo 10 del Regolamento, che prevede la possibilità di “effettuare accertamenti ispettivi presso la struttura ricettiva da parte del Corpo di Polizia Municipale o agenti verificatori di eventuale concessionario, accedendo, ove necessario, alla documentazione conservata presso le singole strutture ricettive e/o presso i soggetti che esercitano attività di intermediazione o gestiscono portali telematici e relativa alle dichiarazioni e ai versamenti effettuati dai responsabili del pagamento dell’imposta”.
Tassa di soggiorno: approvate modifiche al regolamento, la discussione
Assessore Fabrizia Giribaldi
“Il gestore della struttura diventa responsabile del pagamento del tributo. All’articolo 4 viene aggiunto nel regolamento il fatto che, in caso di rifiuto di pagamento da parte dell’ospite, il gestore è obbligato il versamento della stessa in qualità di responsabile del pagamento con diritto di rivalsa sul soggetto passivo, pertanto non dovrà più compilare il modello di rifiuto al pagamento. Che il cliente paghi o non paghi la tassa dovrà essere versata a favore del Comune o dell’eventuale concessionario.
Viene introdotto il sistema pagamento elettronico PagoPa. E viene inserito l’obbligo di indicare il codice identificativo della struttura e il responsabile.
L’articolo 10 istituisce la possibilità da parte dell’amministrazione comunale di effettuare accertamenti ispettivi presso la struttura ricettiva da parte del Corpo di Polizia Municipale o agenti verificatori di eventuale concessionario, accedendo, ove necessario, alla documentazione conservata presso le singole strutture ricettive, per verificare la regolarità della riscossione.
Per irregolarità nella presentazione della dichiarazione, può essere applicata una sanzione amministrativa che va dal 100% al 200% dell’importo dovuto”.
Assessore Turismo, Gianmarco Oneglio
“Vorrei illustrare come viene spesa la tassa di soggiorno e i risultati che stiamo ottenendo attraverso la promozione territorio.
A quanto pare la tassa di soggiorno non ha avuto effetti negativi sulle presenze. Le strutture ricettive sono passate da 525 del 2018 a 701 del 2021, i posti letto da 4180 a 4362.
La permanenza media è passata da 2.8 giorni a 3.8 giorni.
Questo ci fa ben sperare. I turisti rimangono maggiormente in città che diventa sempre più attrattiva e si riesce a essere un punto di riferimento per la provincia.
Sui social siamo arrivati a 10 mila follower su Facebook con aumento 260% e altrettanto siamo cresciuti su Instagram.
Sono stati realizzati video che sono stati visionati più di 3 milioni 200 mila volte”.
Edoardo Verda (Imperia al Centro)
“Ci eravamo già espressi sulla tassa di soggiorno, può portare dei benefici, ma avevamo già criticato alcuni aspetti, come il costo, più alto rispetto ad altre località balneari, e il fatto che venga mantenuta anche durante la stagione invernale.
Su questa pratica, vorrei sollevare una questione: all’articolo 10, negli accertamenti, viene data la possibilità al corpo della Polizia Municipale e al corpo degli agenti verificatori del concessionario, che immagino siano privati, di effettuare accertamenti ispettivi presso le strutture ricettive. Mi chiedevo se fossero state valutate l’opportunità e la legittimità di un’operazione ispettiva effettuata da privati cittadini come possono essere i dipendenti del concessionario”.
Maria Nella Ponte (Movimento Cinque Stelle)
“Pensare che le strutture ricettive aumentino perchè c’è l’imposta di soggiorno è paradossale. Dovremmo chiederci se sarebbero aumentate di più senza l’imposta. Non è un incentivo al turismo. Definite Imperia attrattiva e un punto di riferimento della provincia, ma ci passate da Diano Marina o da Sanremo?
Continuare ad addossare agli esercenti ogni forma di obbligo, come quello di versare l’imposta anche se il cliente non paga, è come continuate a spremere i cittadini. Inoltre non viene considerata l’onerosità a livello burocratico e amministrativo.
La gente è venuta nel 2021 a Imperia perchè non poteva andare da nessun’altra parte perchè c’era la pandemia, ma da quest’anno, forse, si potrà ricominciare a viaggiare e non sarà più così”.
Fabrizio Risso (PD)
“Sono assolutamente favorevole all’introduzione dell’imposta di soggiorno. Imperia sta cercando la sua nuova vocazione nel turismo. È importante. Si potrebbe valutare una sospensione periodica dell’imposta.
Un aspetto che mi preoccupa è che ogni qualvolta si affronta la tematica dei controlli si affida alla polizia locale l’onere di questi controlli. Sono d’accordo, ma occorre ricordare stato di sofferenza del comando della Polizia Locale. Invito l’amministrazione, se occorre affidare i controlli alla Polizia Municipale, che si diano risposte alle problematiche dell’organico”.
Monica Gatti (Lega)
“Mi affianco ai dubbi dubbi che hanno sollevato i miei colleghi in merito all’articolo 10. Bisogna forse distinguere tra chi ha potere di effettuare i controlli. Quali sono le competenze dell’eventuale ispettore verificatore e degli agenti di polizia municipale?”.
Rosa Puglia, Segretario Generale
“L’attività di accertamento e di controllo è di competenza dell’ente locale. Questa attività viene fatta dall’agente di polizia che faccia parte di un nucleo di accertatori in materia di tributi, ovvero soggetti che devono aver fatto un corso di formazione a cura dell’ente.
Anche eventuali agenti verificatori dei concessionari sono proprio quelli che hanno fatto un corso di idoneità. È una facoltà possibile”.