Scintille fra la Asd Dianese e il Gruppo consigliare di opposizione di San Bartolomeo al Mare “Insieme si può”, che fa capo all’ex candidata a sindaco Laura Arimondo. Al centro della diatriba l’affidamento della gestione del campo da calcio di San Bartolomeo, da parte del Comune, alla società sportiva di Diano Marina.
A farsi avanti per primi sono stati gli esponenti di Insieme si può, che hanno pubblicamente criticato il bando promulgato dall’Amministrazione comunale di San Bartolomeo al Mare per l’affidamento della gestione e manutenzione ordinaria del campo sportivo e delle sue pertinenze. Ne è nato un secco botta e risposta fra Gruppo politico e società sportiva.
I dubbi sul bando per la gestione del campo di calcio
Dicono gli esponenti di opposizione: “Il bando a quanto si legge, si ispira ad un principio di libera concorrenza e la convenzione allegata, dovrebbe essere redatta osservando il principio cardine della garanzia di utilizzo anche da parte di altre società ed associazioni sportive non affidatarie. Si chiarisce in grassetto che i soggetti che possono partecipare alla gara devono operare prevalentemente sul territorio di San Bartolomeo, cioè dovrebbero svolgere sul territorio comunale la prevalenza della loro complessiva attività a beneficio dei residenti che con le loro tasse hanno contribuito alla realizzazione e mantenimento degli impianti stessi. La dimostrazione da parte dei candidati del requisito dello svolgimento della propria attività prevalentemente su territorio di San Bartolomeo al Mare è affidata ad una semplice autocertificazione.
Nella convenzione poi, a disattendere il bel principio per cui il campo sportivo di San Bartolomeo al Mare è dedicato ai suoi cittadini, viene concessa all’aggiudicante la possibilità di fondersi o accorparsi con altre associazioni sportive calcistiche – senza prevedere che anche con la fusione permanga la dedizione del soggetto risultante al territorio del nostro Comune.
Ricordiamo infatti che poco dopo l’aggiudicazione della gestione del campo da parte di ADS Golfo Dianese Calcio, avvenuta a gennaio 2016, la stessa società si era fusa con la ASD Dianese, entrambe tra l’altro con la medesima ed identica sede a Diano Marina in località Prato Fiorito (leggasi: presso il campo sportivo di Diano Marina). La nuova associazione Polisportiva Dilettantistica Dianese & Golfo 1923 nata da questa fusione, ha quindi acquisito il controllo di due campi su tre esistenti nel nostro golfo già all’inizio del periodo di concessione e, per quel che riguarda San Bartolomeo al Mare, essa certamente non svolge, né ha mai svolto, la propria attività prevalentemente sul nostro territorio, beneficiando però di tutti i contributi economici versati dal nostro Comune.
“La Polisportiva Dianese Golfo opera in un regime di monopolio”
Se poi vogliamo raccontarla completa, la Polisportiva Dilettantistica Dianese & Golfo ha avuto il controllo di fatto dei tre campi da calcio del golfo, culminato con l’attribuzione formale dell’incarico di Presidente della associazione a Denis Muka, già concessionario del campo da calcio di Cervo, che si è poi dimesso un paio di mesi fa. Un vero e proprio monopolio! Autorizzare un siffatto meccanismo, vanifica totalmente il bel principio scritto sul bando. Non solo impedisce lo sviluppo di realtà alternative (a nessuno è concesso farsi strada nel Golfo in ambito calcistico), ma impedisce più in generale la concorrenza e la competitività sportiva.
A ribadire quanto l’Amministrazione non abbia il controllo della situazione, nella convenzione attuale così come nella passata, si impone che l’unione sportiva aggiudicante si intesti il contatore dell’acqua pagando le bollette, ma questo non è mai avvenuto. Così come per la Tassa sui rifiuti che l’aggiudicatario dovrebbe versare, ma che sino ad ora non ha mai versato. Ancora si legge che i terzi utilizzatori dovranno rimborsare l’uso del campo secondo le tariffe previste dalla Lega Nazionale Dilettanti, che però non esistono! Perciò se altre Associazioni o privati volessero utilizzare l’area non ne conoscerebbero neppure il prezzo.
I contributi versati dalle casse comunali
I soldi che il Comune continua a versare in conto esercizio (magra consolazione che rispetto alla precedente convenzione le cifre siano diminuite) non sono giustificabili, considerato che non vi è alcun riscontro sul fatto che vengano utilizzati per i nostri ragazzi residenti: 15 mila euro per la manutenzione e gestione del campo; sino a 5 mila euro per il consumo di acqua; 10 mila euro per l’attività svolta per la promozione del settore giovanile, indipendentemente dal numero di appartenenti al settore giovanile (quindi da zero all’infinito) e a prescindere dalla loro residenza sul nostro territorio comunale”.
La replica della Golfo Dianese 1923: “Il campo mai negato a nessun’altra Associazione e concesso in forma gratuita”
Pronta la replica della Golfo Dianese 1923. Che scrive in una nota: “La nostra società è totalmente apolitica e non vorrebbe mai essere tirata in ballo in discussioni estranee alla natura per la quale è stata fondata. La Golfo Dianese 1923 ha oltre 200 tesserati tra scuola calcio, settore giovanile, juniores e prima squadra, distribuiti su 14 squadre. I suddetti tesserati sono di tutto il Golfo Dianese, dei quali circa una trentina residenti tra San Bartolomeo al Mare ed entroterra.
L’utilizzo del campo sportivo di San Bartolomeo al Mare non è mai stato negato a nessuna altra associazione sportiva abbia manifestato interesse nel suo utilizzo. Tuttavia, vista una clausola fondamentale del bando che ci obbliga al mantenimento del terreno di gioco e delle pertinenze come “buon padre di famiglia”, cosa che, nessuno può negarlo, è stato fatto fino ad oggi, questo comporta delle spese di mantenimento. Comunque, nella stagione in corso, opera sul campo sportivo una società calcistica (San Bartolomeo) a cui abbiamo concesso in forma GRATUITA l’utilizzo dello stesso ed anche in passato, per il settore giovanile, non abbiamo mai chiesto un contributo.
Per quanto riguarda il contatore dell’acqua, la nostra società aveva già fatto presente che il contatore attualmente presente è unico per tutte le strutture in loco (Campo Arcieri, Area manifestazioni, Campo da calcio). Non possiamo ovviamente farci carico dei consumi di altre associazioni, quindi quando avremo un contatore dedicato solamente alle nostre strutture, provvederemo immediatamente all’intestazione di tale contatore.
La Golfo Dianese 1923 organizza ogni anno la manifestazione COPPA PRIMAVERA, dove solo il Comune di San Bartolomeo è menzionato essendo il proprietario del marchio e che ha portato in periodi pre pandemici, oltre 6 mila persone e un centinaio di squadre dilettantistiche e professionistiche, con un ritorno di immagine per il comune e un ritorno economico per le strutture ricettive del comune”.
Il Gruppo Insieme si può insiste: “Ci sono modi più trasparenti per pensare alla contribuzione sportiva per i giovani e il territorio”
Alla nota della Golfo Dianese 1923 ribatte il Gruppo Insieme si può. Che sottolinea: “E’ ovvio che la questione che a noi interessa è la modalità di affidamento del campo da calcio di San Bartolomeo al Mare e i contributi versati dal Comune, la nota stampa della Polisportiva ha evidenziato che quanto da noi scritto non ha inesattezze da rettificare. Che la Golfo Dianese 1923 sia una buona realtà sportiva è fuor di dubbio. Infatti come potrebbe non esserla avendo a disposizione più campi da calcio e più contributi? Grazie a queste plurime risorse ha prosperato, al contrario di altre realtà sportive meno “fortunate”. Ringraziamo l’associazione per aver dichiarato che la sua attività si rivolge a 200 iscritti, di cui il solo 15% residente a San Bartolomeo e retroterra, con ciò confermando che non svolge prevalentemente la sua attività nel nostro comune, punto focale della questione da noi sollevata.
In merito all’apoliticità della Società, sottolineata nella replica, ci permettiamo solo di notare quanti politici locali abbiano militato nel suo direttivo. Siamo inoltre lieti di aver dato modo alla Golfo Dianese 1923 di rinnovare al Comune la richiesta di attivare un contatore proprio, richiesta che molto probabilmente non trova riscontro da cinque anni.
Sulla “Coppa Primavera”, essendo il Comune detentore del marchio e, da convenzione, riservandosi l’uso del campo per esigenze di manifestazione, sarebbe interessante vedere quale Società presenterà il progetto più interessante per una manifestazione dalle grandi potenzialità, ma ciò non ha nulla a che vedere con il bando in sè. Riteniamo in ultima analisi che ci siano modi più trasparenti rispetto agli attuali per pensare alla contribuzione sportiva, ovviamente non solo in termini finanziari, ma anche in termini di competitività e concorrenzialità, per esprimere al meglio un valore formante per i nostri giovani e una possibile risorsa per il nostro territorio“.