È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del presidente del Consiglio dei ministri (DPCM) che ripartisce il Fondo per la progettazione territoriale. Si tratta di 161.515.175 euro utili a rilanciare e accelerare la progettazione dei piccoli Comuni, delle Province e delle Città metropolitane delle regioni del Sud, Marche e Umbria, nonché dei centri delle aree interne.
Alla Liguria sono stati assegnati quasi 2 milioni di euro, di cui 413 mila ai Comuni interni della provincia imperiese.
Nel dettaglio, i comuni interessati (destinatari di fondi che vanno da 14 mila a 23 mila euro) sono Aquila d’Arroscia, Armo, Aurigo, Bajardo, Borghetto D’Arroscia, Caravonica, Castel Vittorio, Cesio, Cosio d’Arroscia, Diano Arentino, Lucinasco, Mendatica, Molini di Triora, Montegrosso Pian Latte, Olivetta San Michele, Perinaldo, Pieve di Teco, Pigna, Pornassio, Prelà, Ranzo, Rezzo, Triora e Vessalico.
Il dettaglio dei fondi assegnati è consultabile al seguente link:
Pnrr, Carfagna: ripartiti i fondi per la progettazione, quasi 2 milioni alla Liguria, 413 mila nell’imperiese
“È uno dei principali strumenti che abbiamo studiato per sostenere lo sforzo di progettazione degli enti locali: una misura innovativa che aiuterà 4.845 amministrazioni a dotarsi di progetti per partecipare ai bandi e all’assegnazione delle risorse del PNRR e delle politiche di coesione nazionali ed europee”: così il ministro per il Sud e la Coesione Territoriale Mara Carfagna spiega le finalità del Fondo, istituito con il Decreto Infrastrutture nel 2021.
Alle sette Città metropolitane del Sud (Reggio Calabria, Napoli, Bari, Cagliari, Catania, Messina e Palermo) andrà un milione di euro ciascuna. Alle 38 Province del Sud più Marche e Umbria 500mila euro ciascuna. Ai 4.800 Comuni del Sud e delle aree interne con meno di 30mila abitanti cifre variabili in relazione alla popolazione. In totale, alle amministrazioni del Sud è attribuita una quota di 98.977 milioni e a quelle del Centro Nord di 62.537 milioni.
Alla Liguria sono assegnati complessivamente 1.993.136,56 euro. “Con questo provvedimento – spiega Carfagna – rispondiamo a una delle domande ricorrenti nel dibattito sul Piano di Ripresa: come faranno le amministrazioni più fragili a partecipare ai bandi? Gli Enti locali da oggi hanno consistenti fondi a disposizione per rivolgersi a professionisti esterni e definire un parco progetti in ambito urbanistico o di innovazione sociale utile a salire sul treno dei bandi PNRR, dei Fondi strutturali europei o del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione”.