“Il bus ci ha urtato in largo Piana. Ogni giorno, all’uscita da scuola, le pensiline si riempiono di studenti ed si crea una situazione pericolosa”.
Queste le parole di due studenti di 15 e 16 anni che raccontano di essere stati urtati da un bus, nella giornata di martedì 22 febbraio, in arrivo alla fermata dei bus in largo Nannolo Piana, a Oneglia.
Fortunatamente, i giovani non hanno riportato gravi conseguenze per l’accaduto, se non alcuni dolori e molto spavento, ma hanno deciso di rendere nota la vicenda dichiarando l’intenzione di presentare un esposto alla Riviera Trasporti per far segnalare la condizione di precarietà in cui si trovano ogni giorno gli studenti che aspettano i mezzi pubblici presso la fermata nel centro di Oneglia.
Imperia: “Pensiline strapiene di giovani all’uscita da scuola”. Lo sfogo di due studenti
“Martedì verso le 13.30, all’uscita da scuola, io e una mia amica (di 16 e 15 anni) eravamo alla fermata di Largo Piana ad aspettare il bus, insieme a più di 100 studenti. La pensilina era piena ed eravamo proprio a filo del marciapiede.
A causa della calca alla mia amica è caduto il cellulare in strada. Lei si è avvicinata per prenderlo e io e un’altra ragazza presente, accorgendoci dell’arrivo del bus, che non aveva dato un colpo di clacson, ci siamo avvicinati alla mia amica per spostarla, nel timore che potesse colpirla. Non abbiamo fatto in tempo e in quel frangente il mezzo ci ha urtato: a me ha colpito la gamba, alla mia amica la schiena e all’altra ragazza il fianco, oltre ad aver frantumato il telefono.
Siamo andati agli uffici della Rt lì vicino per raccontare l’accaduto e ci hanno detto che la colpa era nostra e che dovremmo fare attenzione, ma è possibile che oltre 100 studenti debbano stare tutti su dei marciapiedi larghi nemmeno 3 metri?
Durante la giornata il dolore per i colpi non passava, così io e la mia amica verso le 19 siamo andati autonomamente in Ospedale a Imperia con i nostri genitori, non so se l’ha fatto anche l’altra ragazza. Dopo le visite, fortunatamente, ci hanno detto che non abbiamo nulla e che il dolore deriva dalla botta.
Ci teniamo però a rendere nota la vicenda perchè ci sembra assurdo che venga data a noi la colpa per una situazione che non dipende da noi. Lì ogni giorno nell’orario di uscita delle scuole si creano delle circostanze pericolose per tutti.
Faremo sicuramente un esposto alla RT tramite le nostre famiglie”.